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Regia nave Lupo

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

 e Carlo Di Nitto

ALLA MEMORIA DI GIOVANNI SIGNORETTO, PIETRO BRESCIA E DEI MARINAI CHE NON FECERO PIU’ RIENTRO ALLA BASE

Il regio torpediniere Lupo fu varato a Fiume e fu affondato in combattimento il 2.12.1942 presso le secche di Kerkennah (Canale di Sicilia). Il tragico evento è da inserire nella cosiddetta Battaglia dei Convogli.
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Dell’equipaggio, solo 29 uomini uomini furono salvati dalla regia torpediniera Ardente, mentre scomparvero in mare il comandante Folli ed altri 134 tra ufficiali, sottufficiali e marinai.
Nel maggio del 1941, l’allora Capitano di Corvetta Francesco Mimbelli, di scorta ad un gruppo di pescherecci carichi di truppe tedesche, attaccò una formazione inglese composta da tre incrociatori e cinque cacciatorpediniere. Dopo aver steso una cortina fumogena, per nascondere le piccole imbarcazioni, il “Lupo” attaccò da solo, con i suoi tre cannoni e col lancio di siluri. Nella mischia che ne derivò, gli inglesi si scambiarono tra di loro diverse cannonate mentre il cacciatorpediniere riuscì a fuggire, raggiungere Taranto con lo scafo sforacchiato in più punti dai colpi inglesi e mettere in salvo i feriti che trasportava. Per quell’impresa Francesco Mimbelli fu decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare.

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Il relitto della regia nave Lupo è stato ritrovato nel dicembre 2011, ad una profondità di circa 130 metri, privo della prua e della poppa.
Fu una piccola nave che fece grande la nostra Marina e i suoi Marinai.
Il suo motto era “fulmineo sulla preda“…

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Hugo Paul Hübner
di Dr. Michael Hübner

… riceviamo e con immenso orgoglio misto a commozione pubblichiamo certi che stiamo navigando sulla giusta rotta che ci farà approdare al porto della Misericordia Divina.

Caro Segniore Vinciguerra,
per favore scusa il mio cattivo italiano. Ho appena visto il tuo sito web.
Dopo l’articolo sulla torpedinierne “Lupo” (*) voglio scriverti subito.
Ho letto molto su questa nave e sul suo destino negli ultimi anni. Anche la scoperta del relitto da parte del tuo connazionale Mario Arena 2011.

Mio zio Hugo è morto su questa nave il giorno dell’incidente. Probabilmente era un marinaio di segnalazione- come tedesco. Aveva 19 anni.
Come le madri dei suoi compagni italiani, non c’era tomba dove mia nonna potesse piangere questa perdita. Il mio padre, il fratello più giovane di Hugo, che è ancora vivo oggi, si è commosso molto emotivamente quando mi è stato permesso di mostrargli il risultato della mia ricerca.

Quindi sono molto contento che tu mantenga vivo il ricordo della nave e del suo equipaggio.
In allegato trovate una foto di mio zio.Ti auguro tutto il meglio per il futuro
In amicizia il tuo
Michael Hübner
2.9.2020

LA MITICA REGIA TORPEDINIERA “LUPO”
di Carlo Di Nitto

La regia torpediniera “Lupo”, classe “Spica”, dislocava 1050 tonnellate. Costruita nei cantieri C.N. Quarnaro di Fiume, fu impostata il 7 dicembre 1936, varata il 7 novembre 1937 ed entrò in servizio il 28 febbraio 1938.
All’inizio del secondo conflitto mondiale, facendo base a Rodi, venne impiegata con compiti di scorta al traffico mercantile fra le isole italiane del Dodecaneso. Nei mesi successivi iniziò missioni contro la Grecia. Nel dicembre 1940, ne assunse il comando il Capitano di Fregata Francesco Mimbelli.
Il 30 gennaio 1941, la “Lupo” si rese protagonista di una prima ardita azione contro un convoglio britannico diretto verso il Pireo. Riuscendo ad eludere la vigilanza di una forte scorta avversaria, costituita da un incrociatore ausiliario e tre cacciatorpediniere, centrò con due siluri una nave cisterna carica di benzina e cherosene danneggiandola gravemente.
Il 25 febbraio successivo cooperò fattivamente, con altre unità allo sbarco per la riconquista dell’isola di Castelrosso. Tuttavia l’azione che la rese celebre, la vide protagonista la notte tra il 21 ed il 22 maggio 1941 quando, destinata a scortare un gruppo di motovelieri con truppe germaniche dirette all’occupazione di Creta, difese arditamente il convoglio contro una forte formazione nemica che l’aveva attaccato. Nonostante il concentratissimo fuoco avversario, si lanciava all’attacco e durante una mischia vivacissima, colpiva con due siluri un incrociatore avversario. Con le sue manovre audaci condotte all’interno dello schieramento nemico, confuse a tal punto gli avversari che questi giunsero a colpirsi fra di loro. La “Lupo”, pur colpita lievemente e con due morti a bordo, riuscì ad evitare la distruzione e ad allontanarsi. Grazie all’azione della nostra torpediniera, buona parte del convoglio sfuggì all’attacco, mentre la “Lupo”, tornata più tardi sul posto dello scontro, provvide al salvataggio di numerosi naufraghi. A seguito di questo avvenimento, il comandante Mimbelli venne decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, mentre la bandiera della “Lupo” ricevette la Medaglia d’Argento.
Il 19 ottobre 1941, dopo aver inutilmente cercato di rimorchiare la torpediniera Altair, gravemente danneggiata da una mina, ne recuperò la maggior parte dell’equipaggio.
Il 23 novembre 1941 nella difesa di altro convoglio, si rese ancora protagonista di una ulteriore memorabile azione in situazione di netta inferiorità di forze.
Nel marzo 1942 il comandante Mimbelli ne lasciò il comando perché trasferito ad altra destinazione e la “Lupo” iniziò ad operare intensamente anche sulle rotte per le acque libiche, impegnata nella scorta di convogli per il fronte nord africano.

Il 30 novembre 1942 partì da Napoli per scortare due piroscafi diretti a Tripoli.
Il 2 dicembre successivo, a sud di Pantelleria, il convoglio subì ripetuti attacchi aerei. La “Lupo” si trattenne sul posto per recuperare naufraghi. Alle ore 23.47 venne sorpresa da una forte formazione navale nemica, (la famosa forza K) che la investì con salve di cannone e raffiche di mitragliere prima che potesse reagire. I colpi giunti a bordo ne provocarono l’affondamento in pochi minuti alle ore 24.00 del 2 dicembre 1942.
Nell’affondamento persero la vita il comandante C.V. Giuseppe Folli ed altri 134 uomini dell’equipaggio.
Il suo motto fu: “Fulmineo sulla preda”.
ONORE AI CADUTI !

Pietro Brescia
di Cornelia Brescia

(Monopoli (BA), 23.11.1921 – Mare, 2.12.1942)

… riceviamo e con immensa commozione e orgoglio pubblichiamo.

Buonasera Sig.Vinciguerra.
Non ci conosciamo di persona, ma c’è probabilmente un storia del passato ci accomuna.
Sono la nipote di Pietro Brescia nato a Monopoli (BA) il 23 novembre 1921, imbarcato sulla regia torpediniera “Lupo” affondata il 2 dicembre del 1942 nel canale di Sicilia. Di lui purtroppo ho solo memoria, perché tra i 134 morti, risultò disperso nella sciagura.
Oggi mi sono ritrovata per caso, tra le mani, il suo certificato di morte. Mia madre figlia unica, nonché sua unica figlia, non ha mai potuto abbracciarlo perché la nonna fu lasciata incinta e nonno non tornò più.
So che ci sono stati dei sopravvissuti forse già deceduti, ma vorrei regalare a mia madre la possibilità magari di potersi confrontare con parenti che hanno potuto sentire, dalla voce viva di un loro parente sopravvissuto, la storia tragica ma meravigliosa della regia nave Lupo.
Confido in una sua risposta, affinché la memoria possa rimanere scolpita per sempre nei nostri cuori in onore di questi grandi uomini.
Grazie

Buongiorno signora Brescia,
grazie per avermi/ci coinvolto in questa bellissima testimonianza.
Se desidera e col suo consenso possiamo farne un articolo (a similitudine degli altri) per ricordarlo nella banca della memoria.
Possiamo fare un appello se ci sono sopravvissuti o magari coinvolgere parenti e dicenti degli imbarcati sulla regia nave Lupo.
Qualora decidesse per la pubblicazione mi/ci invii su questa mail foto e materiale di Pietro Brescia e qualsiasi altra cosa che voglia sia pubblicata su di Lui.
In attesa di una risposta riceva gradito un abbraccio grande come il mare.
Ezio

Buonasera questo è mio nonno Pietro Brescia di Monopoli (Ba) scomparso il 2 dicembre 1942 nel golfo di Sicilia.Imbarcato sulla regia nave Lupo.
Oggi più che mai mi manca poter portare un fiore sulla sua tomba. Per non dimenticare mai.
Grazie. Buona serata. Cornelia

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