Marinai,  Marinai di una volta,  Racconti

12.8.1999, un tragico giorno

di Vincenzo Campese (*)

Termoli, 12 agosto 1999
in ricordo di Paolo Saracino e Stefano Pelliccioni.

Buongiorno Ezio,
ti porto a conoscenza di quanto segue.
La tristissima notizia giunse a Termoli la sera del 12 Agosto 1999 quando, a causa di un incidente stradale, persero la vita Paolo Saracino di Mesagne insieme al suo amico e collega Stefano Pelliccioni di Rimini.
I marinai in servizio a Campomarino (delegazione di spiaggia), rientravano in sede alla Capitaneria di Porto di Termoli al termine del loro servizio quando il fato ha deciso che i due bravi marinai dovevano diventare angeli al servizio delle anime lassù in cielo.
Paolo era riuscito a coronare il suo sogno, entrare a far parte della Marina Militare aveva lasciato Mesagne, la sua famiglia, il basket  per seguire il suo sogno.
Stefano, lasciava la sua Rimini per seguire il sogno di tanti giovani, diventare ufficiale in carriera della Marina Militare Italiana.
Un sogno interrotto bruscamente quella sera, sulla strada di ritorno dal servizio che avevano svolto, assicurando la sicurezza ai bagnanti ed ai diportisti.
A Termoli l’associazione di volontariato L’Arca, ha intitolato loro la sua sede operativa, all’ingresso vicino all prima aiuola, si trova il cippo.
A loro, a oltre 21 anni di distanza, va il personale ricordo affinché rimangano vivi, per sempre, nei nostri cuori Vincenzo.

Stefano Pelliccioni era nato il 22/09/1975 a Rimini;

Paolo Saracino era nato il 30/12/1977 a Mesagne.

2 commenti

  • Giovanni Presutti

    E’ una storia di morte, non mi sento di esprimere un commento. Sarei più disposto a parlare di eventi belli, matrimoni, nascita di bambini, nipotini che sono felici di fare il cavalluccio sulle nostre ginocchia… Insomma amiamo la vita, le sue bellezze in tutti i sensi, la gioia di vivere che è il bene più grande che Dio ci ha donato. Perchè dovremmo lasciarci sfuggire di mano, come una saponetta bagnata che ci cade tra i piedi, l’occasione di godere della fortuna di essere in vita. Godiamoci questo regalo.

  • GIOVANNI DDE PASCALE

    DA PREMETTERE CHE NON MAI CONOSCIUTO MIO CUGINO PASQUALE INABISSATO CON L’AFFONDAMENTO DELL’INCROCIATORE “POLA” E SOLO DOPO CIRCA SETTANTA ANNI HO AVUTO IL CORAGGIO DI PUBBLICARE TALE INFAUSTO EVENTO PER ONORARE IL SUO SACRIFICIO ESTREMO. GIOVANNI DE PASCALE.

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