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12.9.1943, regio sommergibile Topazio

di Carlo Di Nitto

Il regio sommergibile “Topazio”, classe “600 – serie “Sirena”, dislocava 681/842 tonnellate (emersione/immersione). Era stato impostato il 26 settembre 1931 presso i Cantieri C.N. Quarnaro di Fiume. Varato il 15 maggio 1933, entrò in servizio il 28 aprile 1934.
Dopo un primo periodo durante il quale fu impiegato in crociere addestrative, allo scoppio della guerra di Spagna venne inviato in quelle acque per partecipare clandestinamente al conflitto.
Nel giugno 1940, all’ingresso dell’Italia nel Secondo Conflitto Mondiale, faceva base a Tobruk da dove iniziò immediatamente ad operare. Durante una missione, il 12 luglio 1940, avvistò una scialuppa alla deriva con sei superstiti del Cacciatorpediniere “Espero” affondato in combattimento tredici giorni prima. Nei mesi successivi operò attivamente in acque libiche, greche e del Mediterraneo orientale, compiendo diversi arditi attacchi contro formazioni nemiche, subendone la violenta reazione. Nel corso di una missione, affondò al largo di Beirut il piroscafo britannico “Murefte” dopo averlo fatto abbandonare dall’equipaggio.

Il 10 aprile 1943 mentre si trovava in porto a La Maddalena, durante un violento bombardamento aereo, perse due suoi Marinai (un morto ed un disperso).
Il 7 settembre 1943, con altri battelli, venne inviato nel Basso Tirreno per contrastare lo sbarco alleato a Salerno. La sera dell’8, a seguito della proclamazione dell’armistizio, ricevette l’ordine di sospendere le ostilità e di dirigere con altri tre sommergibili verso il porto algerino di Bona. Ma nel pomeriggio del 10 perse il contatto con tali unità e da allora non se sono avute più notizie. Informazioni di fonte ufficiale inglese riportano che un aereo il 12 settembre, a 28 miglia a SW da Capo Carbonara, avvistò ed affondò con lancio di bombe un sommergibile che navigava in superficie senza segnali di riconoscimento. Non vi è dubbio che si trattava del “Topazio, ma non si spiega perché si stesse dirigendo con rotta diversa da quella ordinata e avesse ritirato la bandiera nera, dopo due giorni che eseguiva gli ordini.
Con il battello scomparve l’intero equipaggio, composto da 49 uomini.
Il suo motto fu : “Virtus in periculis firmior” (Il valore si rafforza nei pericoli).
ONORE AI CADUTI !

di Nicola Tucci e Antonio Cimmino

Questo articolo è dedicato alla memoria di Gaetano Rallo.

Il 7 settembre ’43, alla vigilia dell’armistizio, il regio sommergibile Topazio lascia La Maddalena per andare a formare, con altri nove battelli, uno sbarramento nel Tirreno meridionale (“Operazione ZETA”) per contrastare le ormai prevedibili azioni degli Alleati.
L’8 settembre coglie il battello in quelle acque. Lo stesso giorno il Comando dei Sommergibili (MARICOSOM) ordina a tutti i battelli di cessare ogni ostilità, di immergersi subito a 80 metri e di riemergere alle 08.00 del giorno 9, rimanendo poi in superficie con la bandiera nazionale a riva e un pennello nero al periscopio, in attesa di ulteriori ordini; ordini che diranno di dirigere verso Bona (Algeria), avendo sempre ben visibili i segnali di riconoscimento. Cosa che, insieme con altri tre battelli (Diaspro, Turchese e Marea), il Topazio esegue puntualmente nei giorni 9 e 10, come risulta dalle testimonianze rese dai comandanti degli altri sommergibili. Poi, dalla sera del giorno 10, il battello non dà più notizie di sé.
Nel dopoguerra, dalla documentazione inglese si è appreso che il giorno 12, a circa 28 miglia a sud-ovest di Capo Carbonara (Sardegna), un aereo britannico ha attaccato, colpito e visto affondare rapidamente (nel punto di latitudine 38°39’N e longitudine 09°22’E) un sommergibile che navigava in superficie senza alcun segno di riconoscimento e non in rotta per Bona. Nessun superstite, anche se nel rapporto inglese si riferisce di aver visto alcuni naufraghi in mare.

La fine del Topazio resta incerta. La cosa più probabile è che l’aereo inglese non abbia visto i segnali di riconoscimento, nonostante questi fossero esposti come prescritto, e abbia così commesso un tragico errore. Ma se il rapporto fosse corretto, perché il battello avrebbe ammainato i segnali e cambiato rotta – E perché dalla sera del 10, per due giorni, avrebbe rotto ogni contatto anche con gli altri tre battelli- D’altra parte, quand’anche avesse deciso, ad un certo punto, di non ottemperare agli ordini di MARICOSOM, perché si sarebbe fatto sorprendere in superficie – Il dubbio rimane.
Nel corso della sua vita operativa il regio sommergibile Topazio ha compiuto 41 missioni di guerra, percorrendo quasi 26.000 miglia.
Con il battello sono scomparsi:

– Ten. Vasc. Pier Vittorio CASARINI, Comandante
– Ten. Vasc. Bruno CIPRIANI, Ufficiale in 2ª
– Cap. G.N. Pietro GEMELLARO, Direttore di Macchina
– S.Ten. Vasc. Aldo MASCARDI
– Guardiamarina Nicola BATAZZI
– Asp. Guardiam. Alberto LAURO
– C°1^ cl. Aldo NICOLAI
– C°2^ cl. Pietro VIOLA
– 2°C° Ignazio CATALANO
– 2°C° Ludovico CICCARELLI
– 2°C° Bruno DALTO
– 2°C° Francesco LOVERSO
– 2°C° Tommaso MARINO
– Sgt. Carmine APOSTOLICO
– Sgt. Wilson BORDONI
– Sgt. Andrea CAFAGNO
– Sgt. Marco GIAMMANCO
– Sgt. Fausto PARMEGGIANI
– Sgt. Silvio SALZILLO
– Sgt. Umberto STEFANELLI
– Sc. Carmine BARRA
– Sc. Gennaro GALDI
– Sc. Pietro GUIDUCCI
– Sc. Eugenio MAMINI
– Sc. Giordano PIVA
– Sc. Quirino QUAGLIERI
– Sc. Giacomo TONIUTTI
– Sc. Antonio USAI
– Com. Sante ALBERTI
– Com. Eugenio BATTISTINI
– Com. Attilio BOREANAZ
– Com. Miro BUHA
– Com. Giuseppe CESARIA
– Com. Giuseppe COSENTINO
– Com. Bruno FERUGLIO
– Com. Emilio GAMBACURTA
– Com. Giuseppe GAMBARANA
– Com. Vincenzo GIOIA
– Com. Aldo LAGOMARSINO
– Com. Marico LAZZARINI
– Com. Gaetano MILONE
– Com. Luigi NOVELLINO
– Com. Bartolomeo RAFFAELE
– Com. Rino ROMANI
– Com. Giovanni SBLENDORIO
– Com. Orazio SGROI
– Com. Vito STUCCI
– Com. Bartolomeo TEDESCO
– Com. Antonio TUCCI
Onore a Loro!

Gaetano Rallo
di Antonio Cimmino

PER GRAZIA RICEVUTA

Gaetano Rallo marinaio marinaio sommergibilista di Castellammare di Stabia, imbarcato sul regio sommergibile Topazio per tutta la durata delle ostilità, sbarcò fortunatamente pochi giorni prima dell’affondamento dell’unità.
Quell’errore di messaggistica gli salvò la vita.
Il regio sommergibile Topazio fu affondato da un aereo inglese il 12 settembre 1943 nel Canale di Sicilia
…4 giorni dopo la firma dell’armistizio!

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