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Rocco Tavelli (Boffetto, 18.1.1921- Mare, 10.8.1942)

Giorgio Gianoncelli

(Boffetto, 18.1.1921- Mare, 10.8.1942)

Sottocapo silurista Rocco Tavelli, croce al Valor Militare alla Memoria.
Rocco nasce il 18 gennaio 1921 nel borgo di Boffetto, al piede delle Alpi Orobie sulla sponda sinistra del fiume Adda. Figlio dei fiori, e come Gesù Bambino, viene al mondo nel tepore della stalla. La madre, Caterina, è poco più di una bambina, presa da un uomo vuoto, per soddisfare i suoi istinti sessuali. Il bimbo, più che dalla giovane mamma è accudito dall’amorevole nonna Margherita, che vive nella santa miseria dell’epoca e per questo motivo è aiutata dalla famiglia Balbini, e Rocco, divide il letto con il coetaneo Pasquale. La mamma, dopo appena quattro anni dalla nascita del figliolo, se ne va nelle americhe in cerca di fortuna con un uomo del luogo e di loro si perdono le tracce. Il ragazzo frequenta i corsi scolastici regolari, ma cresce con il sogno costante di andare in cerca della mamma lontana. Per questa ragione, forse anche altre, nell’anno 1938 si arruola volontario nella Regia Marina Militare. Corso silurista, imbarchi, poi, la guerra.

Il Sottocapo silurista Rocco Tavelli è parte del nuovo Equipaggio del Sommergibile Sciré affidato al Comandante Bruno Zelich. Il mattino del 6 agosto 1942, il battello lascia la base di Lero, ronfando si avvia verso il porto di Haifa (Israele), dove arriva la sera del giorno 10 e si posa sul fondo in attesa della notte per rilasciare gli operatori dei “Maiali”, scoperto, è vittima delle bombe di profondità delle Unità inglesi. È il sacrificio di 60 uomini, tra cui Rocco Tavelli, il figlio dei fiori, che ha spento il sogno di ritrovare la mamma lontana, nel giardino del mare.

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