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22.2.1931, Elena Cerio

di Antonio Cimmino

e Augusta Perone Pacifico

Il 22 febbraio 1931 la signorina Elena Cerio, figlia diciannovenne del colonnello del Genio navale Oscar Cerio, direttore del cantiere navale di Castellammare di Stabia, ebbe l’onore di essere la madrina del varo della regia nave scuola Amerigo Vespucci.
A distanza di anni, e più precisamente il 22 ottobre 2016 nel corso del raduno degli ex caserma San Rosa La Storta, la signora Augusta Perone Pacifico, figlia di Elena Cerio, con il marito ammiraglio Andrea De Micheli, ci ha fatto dono di una gioia immensa partecipando al sopra menzionato raduno per testimoniare l’affetto che accomuna la gente di mare ai Marinai per sempre.

Nota di Piero Carpani sui commenti
Ci sono alcune inesattezze: Oscar Cerio era il Comandante Marittimo del porto di Napoli in divisa con i gradi da Capitano di vascello accanto alla figlia (gradi con il giro di bitta) mentre dall’altro lato c’è il Tenente Colonnello Francesco Rotundi progettista della nave, in divisa con i gradi senza giro di bitta. Il direttore del Cantiere di Castellammare era il Colonnello del Genio Navale Odoardo Giannelli e suoi collaboratori i Ten. Col. del Genio Navale D’Esposito e Di Nola.

Si consiglia la lettura dei seguenti link:
https://www.lavocedelmarinaio.com/2011/02/buon-compleanno-signora-dei-mari/
https://www.lavocedelmarinaio.com/2011/02/buon-compleanno-signora-dei-mari-2-parte/

14 commenti

  • Giuseppe Orrù

    Quella nave che divenne mia per 14 mesi e che mi portò in giro per due grandi e significative crociere.

  • Giuseppe Orrù

    Crociera 1959, nord europa(Oslo.Stoccolma ,Hamburg,Amsterdan, Cadice e Ponte Del Gara. Crociera 1960, trasporto della fiaccola olimpica dal Pireo a Siracusa e poi a Roma per inizio giochi olimpici.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Grazie Antonio Cimmino è stata una giornata piena densa di emozioni indelebili. Un abbraccio a te e ai fratelli di mare stabiesi.

  • Augusta-Framacamo

    Perché siamo marinai di una volta, quelli che ci siamo arruolati non per carriera ma per vocazione.

  • Giuseppe De Micheli

    Cari Amici
    durante la mia consueta lettura del vostro sempre interessante sito, ho notato, quale titolo della rievocazione dell’anniversario del varo del VESPUCCI nel 1931 il nome di mia suocera Elena CERIO, che ne fu appunto la Madrina, nonchè la riproduzione della bella fotografia che noi abbiamo, tra altre, in originale.
    La vostra iniziativa è stata, per mia moglie e per me, fonte di grande emozione e sorpresa. GRAZIE
    Ricordando con piacere il nostro incontro a Sante Rosa, spero di rivederci in qualche altra circostanza.
    Con l’occasione vorrei farvi pervenire il mio personale messaggio a bandiere (sperando di ricordare bene)
    BRAVO ZULU
    per il vostro quotidiano e straordinario lavoro di rievocazione storica ed umana della nostra marineria
    Cordiali saluti
    Beppe De Micheli

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buongiorno Ammiraglio De Micheli, grazie. Ricevere elogi fa sempre piacere, specie se da Gentiluomini e Gentildonne come
    voi. Cerchiamo nel nostro piccolo di non fare cadere nell’oblio la storia della nostra marineria in modo che anche lettori più giovani
    possano incuriosirsi e, speriamo, perorare la nostra volcazione per il mare.
    Gradisca un abbraccio grande come il mare e grande come il suo immenso cuore di Marinaio Alpino.

  • Piero Carpani

    Ci sono alcune inesattezze: Oscar Cerio era il Comandante Marittimo del porto di Napoli in divisa con i gradi da Capitano di vascello accanto alla figlia (gradi con il giro di bitta) mentre dall’altro lato c’è il Tenente Colonnello Francesco Rotundi progettista della nave, in divisa con i gradi senza giro di bitta. Il direttore del Cantiere di Castellammare era il Colonnello del Genio Navale Odoardo Giannelli e suoi collaboratori i Ten. Col. del Genio Navale D’Esposito e Di Nola.

  • Ezio Vinciguerra

    Buongiorno signor Piero Carpani,
    grazie della segnalazione e delle precisazioni che abbiamo inserite in calce all’articolo.
    Riceva gradito un abbraccio grande come il mare della Misericordia e grande come il cuore suo
    e quello delle persone care menzionate nell’articolo e da Lei stesso nella precisazione.
    Cordialità
    Ezio Vinciguerra

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