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2 dicembre 1942, regio cacciatorpediniere Folgore

di Antonio Cimmino

…per mai dimenticare.

Il cacciatorpediniere Folgore faceva parte di un convoglio formato da 9 navi con un totale di 3.300 marinai e soldati imbarcati. Furono attaccati da soverchianti forze inglesi, il convoglio fu distrutto e trovarono la morte 2.200 uomini nel Canale di Sicilia – Banco di Sherki.

12 commenti

  • Tore Sechi

    Grazie Ezio, se non me lo ricordavi sarebbe passato anche in sordina, ora aspetto fiducioso gli altri che verranno sempre se Dio vuole, ciao Ezio a presto..

  • EZIO VINCIGUERRA

    Dirti grazie è poco, dirti bravo è poco, dirti marinaio di una volta e quindi marinaio per sempre è semplicemente la verità. Complimenti e grazie per questa bellissima storia che fa comprendere che cos’è per noi la Marina Militare. Un abbraccio

  • Bruno V. Bardelli

    Grazie un ‘altra storia “VERA” prende corpo……. tutti i racconti riguardanti le navi sono autentici perchè sono storie di vita vissute con grandi sacrifici dai marinai che hanno preso parte a questo stupendo sogno…

  • Antonio Caputo

    Il “corridoio della morte” ovvero la scorta dei convogli è una delle pagine più amare della nostra storia. Senza togliere la giusta importanza, soprattutto per il numero delle vittime che causarono, ci si ricorda molto spesso e con più facilità, di battaglie come quella di capo matapan o dell’affondamento del Roma, tralasciando questa infinità di azioni, spesso di vero eroismo, che costellarono tutte le unità impiegate a proteggere i convogli che dall’italia partivano per raggiungere il nord africa. Si arrivò a dire che la sconfitta del regio esercito sullla sponda africana, dipese dall’impreparazione della nostra marina nella scorta convogli mentre poi si è dimostrato di recente che la catena logistica non veniva interrotta dagli attacchi degli inglesi ma bensì, dalla mancanza cronica di benzina, rifornimenti, equipaggiamenti ecc. Se non c’era niente non poteva che arrivare il niente.

  • Marino Miccoli

    Sì, Antonio Caputo ha perfettamente ragione, soprattutto nella sua affermazione finale. La Regia Marina, anzi i valorosi MARINAI che ne costituvano gli erquipaggi fecero il possibile e, in certi casi, anche ciò che sembrava essere impossibile nella scorta dei preziosi convogli che partivano dall’Italia meridionale per rifornire le armate italo-tedesche sulla “Quarta sponda”.
    Onore a tutti loro.

  • Marco Ximenes

    Grazie Ezio, gloriosa Unità; i suoi Equipaggi hanno scritto bellissime pagine di storia della nostra Marina.

  • TONY PICCOLO

    GRAZIE FRA”””QUESTI IMMAGINI CI FANNO ONORE IN TUTTO IL MONDO ,ERAVAMO .SIAMO ,E SAREMO SEMPRE I MIGLIORI BUON FINE SETTIMANA!!!

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