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Mario Marino (Salerno, 27.3.1914 – 11.5.1982)

a cura Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

(Salerno, 27.3.1914 – 11.5.1982)

Nacque a Salerno il 27 marzo 1914. Volontario nella Regia Marina dal gennaio 1934 ed assegnato alla categoria Palombari, frequentò il corso presso la Scuola C.R.E.M. del Varignano (La Spezia) ed al termine fu destinato presso il Comando Marina di Gaeta. Imbarcò poi sul regio cacciatorpediniere Freccia e nel 1936 sul regio sommergibile H.6 sul quale frequentò il 1° Corso Sommozzatori ed effettuò le prime sperimentali uscite da sommergibile immerso.
A corso ultimato s’imbarcò sul regio esploratore da Recco, col quale partecipò a missioni di guerra durante il conflitto italo-etiopico e nella guerra di Spagna.
Nel 1938 prese successivamente imbarco sulle regi navi appoggio Teseo e Titano e su quest’ultima frequentò il Corso per Alti Fondali.
Il 4 giugno 1940 sbarcò dal Titano a passò in forza alla 1ª Flottiglia MAS quale operatore subacqueo dei mezzi d’assalto ideati dal Maggiore del Genio Navale Teseo Tesei, e partecipò a missioni di guerra con i MAS.
Promosso 2° Capo Palombaro Sommozzatore, nel maggio 1941, partecipò, nella notte tra il 26 ed il 27 luglio 1941, all’impresa di forzamento della base navale inglese di Malta nell’incarico di 2° operatore del mezzo di riserva a disposizione del Capitano delle Armi Navali Vincenzo Martellotta.
Sempre con Vincenzo Martellotta partecipò, col semovente 222, al forzamento della base navale inglese di Alessandria del 18 e 19 dicembre 1941, coronato dal successo con l’affondamento di due navi da battaglia e di una grossa petroliera ed il danneggiamento di un cacciatorpediniere.
Tratto in prigionia dopo la riuscita missione, rimpatriò nell’ottobre 1944, partecipando poi alla guerra di liberazione nel Gruppo Mezzi d’Assalto.
Promosso Capo di 1ª Classe nel 1949, Sottotenente del C.E.M.M. nel 1962, ebbe il comando del Gruppo S.D.A.I. di La Spezia che mantenne fino al suo collocamento in ausiliaria, avvenuto nel grado di Capitano di Corvetta (CS) nel marzo 1977.
Il Capitano di Corvetta (CS) Mario Marino è morto a Salerno l’11 maggio 1982.

Onorificenze
Medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione:
Eroico combattente, fedele collaboratore del suo Ufficiale, dopo averne condivisi i rischi di un tenace, pericoloso addestramento, lo seguiva nelle più ardite imprese e, animato dalla stessa ardente volontà di successo, partecipava con lui ad una spedizione di mezzi d’assalto subacquei che forzava una delle più potenti e difese basi navali avversarie, con un’azione in cui concezione operativa ed esecuzione pratica si armonizzavano splendidamente col freddo coraggio e con l’abnegazione degli uomini.
Dopo aver avanzato per più miglia sott’acqua e superato difficoltà ed ostacoli di ogni genere, valido e fedele aiuto dell’Ufficiale; offesa a morte con ferma bravura, la nave attaccata, seguiva in prigionia la sorte del suo Capo, rifiutandosi costantemente di fornire al nemico qualsiasi indicazione.
Superbo esempio di ardimento nell’azione e di eccezionali qualità morali” (Alessandria, 18 – 19 dicembre 1941)

Altre decorazioni a riconoscimenti per merito di guerra:
– Medaglia di Bronzo al Valore Militare (Canale di Sicilia, 1941);
– Promozione a Capo Palombaro di 3a Classe.

A lui è stata dedicata la nave, che appartiene al Gruppo Navale Speciale del Comando Subacquei ed Incursori. L’unità è destinata ad assicurare attività operativa/addestrativa del Gruppo operativo incursori ed è anche impiegata per le esigenze addestrative della Scuola incursori e le  attività sperimentali dell’ufficio studi.

Caratteristiche tecniche

Cantiere Crestialia Ameglia
Dislocamento: 97 t p.c.
Lunghezza: 25,8 m
Larghezza: 6,9 m
Immersione: 1,2
Apparato motore: 2 D Isotta Fraschini ID-36-SS12V
Potenza: 1520 KW (2038,35 HP )
Velocità: 28 nodi
Equipaggio: 8

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