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30.5.1901, varo della regia nave Regina Margherita

foto e omaggio a Beltrame per le sue bellissime copertine

a cura Antonio Cimmino e Carlo Di Nitto

11 dicembre 1916,
la regia corazzata Regina Margherita viene affondata da mine nella Baia di Valona. I sopravvissuti furono 126. Il motto della nave era “per l’onore dell’Italia” …per non dimenticare, mai.

Regia nave Regina Margherita f.p.g.c. Carlo Di Nitto a www.lavocedelmarinaio.com

REGIA NAVE DA BATTAGLIA REGINA MARGHERITA
Nave da Battaglia di 1a. classe, classe omonima, dislocamento 14574 tonnellate, varata nei Cantieri dell’Arsenale Marina Militare  di La Spezia nel 1901, entrò in servizio nel 1904. Affondò l’11 dicembre 1916 per urto contro mina nei pressi di Valona (Albania). Nell’affondamento perirono 674 uomini di equipaggio.

11.12.1916, Regia Nave REGINA MARGHERITA - www.lavocedelmarinaio.com

Una bella foto della prua della nave da battaglia di 1a. classe Regina Margherita, eseguita (come recita la didascalia originale scritta a mano) durante la Rivista Navale tenutasi a Napoli il 29 aprile 1904.
Questa unità, classe omonima, dislocava 14574 tonnellate.

Regia nave Regina Margherita
di Carlo di Nitto

La regia nave da battaglia di 1a. classe (corazzata) “Regina Margherita), classe omonima, dislocamento 14574 tonnellate a pieno carico, fu ideata dal grande progettista Benedetto Brin.
Varata nei Cantieri dell’Arsenale Marina Militare di La Spezia il 30/05/1901, entrò in servizio il 14/04/1904.
L’11 maggio successivo ricevette a La Spezia la Bandiera di Combattimento, offerta dalla Regina madre Margherita.
Nei primi anni fu intensamente impegnata in esercitazioni, crociere e servizi di ordine pubblico. Nel gennaio 1909 partecipò alle operazioni di soccorso alle popolazioni calabro – sicule colpite dal disastroso terremoto di Messina del 28 dicembre 1908.
A causa di lavori alle caldaie, non partecipò al primo ciclo di operazioni nel conflitto italo – turco. Successivamente venne destinata nel mar Egeo in azioni contro il naviglio ottomano e, con i propri reparti da sbarco, alle azioni per l’occupazione di Rodi e contro le coste della Marmarica. Nei primi mesi del 1913, dopo un ciclo di lavori fu inviata nuovamente in Egeo per sorvegliare i territori occupati. Nell’aprile 1914 venne dislocata a Messina per motivi di ordine pubblico.
Dopo lo scoppio del Primo conflitto Mondiale, dislocata a Taranto, effettuò diverse uscite di vigilanza nel Basso Adriatico. Nell’aprile 1916 raggiunse Valona, in Albania.
Il giorno 11 dicembre ricevette l’ordine di partire da Valona ma a causa delle cattive condizioni del mare e di una scarsissima visibilità, usci fuori dalle rotte di sicurezza e scarrocciò verso un campo minato. Qui, alle ore 21.34, venne colpita dall’esplosione di due mine che ne provocarono il rapido affondamento.
Nell’affondamento perirono 675 uomini di equipaggio.
Amministrativamente venne considerata radiata il 4 febbraio 1917.
Il suo motto fu: “Per l’onore d’Italia”
ONORE AI CADUTI!

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