Bersaglio a ore 11, sono in fila

di Piero Giunchiglia

Era un caldissimo pomeriggio estivo…
Nave Po navigava nel bel mezzo del Mediterraneo, rotta per Lampedusa.
Di guardia in plancia vi ero io ed il mio fedele Grunding (ancora funzionante) che trasmetteva musica in modulazione di frequenza stereo e rallegrava l’ambiente sonnolento.
Dalla contro plancia, la vedetta avverte:
– “bersaglio a ore 11!”.
Non vedo niente…
Dopo un po’ la vedetta:
“I bersagli sono in fila…Uno dietro l’altro!”.

Schizzo dal seggiolone, con il binocolo sull’aletta di plancia di Sinistra, effettivamente comincio a vedere degli scatoloni enormi semi sommersi che si estendevano per oltre un miglio. Erano tutte casse di sigarette Marlboro, Kent e Winston…
Fermo l’elica, chiamo il Comandante e si scatena il più veloce recupero mai visto…
Tutti i mezzi galleggianti furono messi a mare. I Marinai ad essere sinceri volevano tuffarsi per aiutare ma non era igienico. Da li a breve la coperta era sepolta da casse di sigarette. Il Comandante onestamente era perplesso:
– “che ci dobbiamo fare?”
– “Le fumiamo” dissi sincero.
Le fece chiudere nella stiva…

Arrivati a Lampedusa telefonammo alla Guardia di Finanza di Palermo con il recupero di quei cartoni scaricati in mare dalla nave contrabbandiera che, vistosi raggiunta dalla motovedetta, cercò di disfarsi del carico.
Alla domanda:
“mo’ che ci dobbiamo fare?”
La risposta dei dei finanzieri fu:
– “fumatele, per noi sono a mare”.
Fu effettuata una distribuzione equa, fumammo gratis per mesi, come turchi…