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Fatevi giudicare, in nome del Popolo Italiano

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Vivo ed ho servito un paese che è più interessato a tenere in vita lo spread e le banche, le poltrone e i lacchè, le parrocchie e le religioni, che i due fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Dopo un anno, finalmente, l’opinione pubblica parla, parlano le istituzioni, parlano persino gli alti gradi militari che per chi conosce il linguaggio prudente sono “usi ad obbedir tacendo e tacendo morir”.
Il nostro ministro della difesa è stato in verità meno loquace, quasi un fantasma, in questo pantano di merda dove ci siamo infilati per non aver affrontato subito il problema, Finmeccanica, dove viene spontaneo pensare che abbia taciuto per un suo eventuale prossimo incarico alla guida del colosso di stato.
Il balletto del governo italiano dei cosiddetti “tecnici” ha messo insieme cedimenti, tradimenti della parola data, sussulti di orgoglio tardivi ed ancora cedimenti.
Qualcuno mi ricorda anche che siamo di fronte ad un “nuovo 8 settembre” e forse non hanno del tutto torto se i militari, figli prediletti dello stato a cui hanno giurato “fedeltà incondizionata”, non si sentono più tutelati da quello stato e, soprattutto dai politici che decidono da “mandanti” sulle missioni e sui loro destini. I militari avvertono un senso di disorientamento così come lo avvertono gli onesti cittadini che si riconoscono ancora nella Costituzione.
In questa confusione c’è persino chi ha proposto ed ottenuto “gli sponsor dell’immagine e promozione” per fare quadrare i conti in rosso della difesa che poi non sono altro che una parte dei dissestati conti di questo stato.
Ormai la catena degli errori e degli orrori è così lunga che non basta un periplo di nave Vespucci per rimediare alle malefatte dell’attuale governo tecnico voluto da tutte le istituzioni ma non dal Popolo Sovrano.
Ma i governi hanno paternità e maternità ed è giunta l’ora di dissipare ombre.
Mario Monti non può lasciare a terzi (…anzi a Terzi e Di Paola) di riferire in parlamento. Dimissioni i due ministri, prenda immediatamente l’interim dei due ministeri esteri e difesa, si assuma la responsabilità e vada lui a riferire al Popolo Italiano e alla Magistratura (Militare e Civile) che cosa è realmente accaduto nella disputa Italia – India.



141 commenti

  • Fiorella Vivi

    IO HO DETTO QUELLO CHE PENSO ,PURTROPPO IN QUESTO MOMENTO HO PAURA CHE ACCADE QUALCOSA DI INREPARABILE .SPERIAMO IN BENE .BUONANOTTE E UN SERENO RIPOSO

  • Marco Ximenes

    I mass-media stanno martellando sul fatto che ci sono assicurazioni scritte che i nostri Fucilieri non saranno condannati a morte. Bella consolazione…..magari dovemmo ringraziare se li condannano a 30 anni di reclusione. Ho paura che anche la stampa italiana si stia appiattendo sulle ragioni e posizioni Indiane. Siamo alla FOLLIA.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Follia pura, nuda e cruda. Marco carissimo ci sono abissi siderali tra come la pensiamo noi marinai di una volta e come la pensano oggi.

  • Don Gino delogu

    Beh? Se ci sono assicurazioni scritte, le facciano vedere, almeno ai famigliari.

  • Marco Ximenes

    Carissimi riflettevo: Saremo in questa situazione se avessimo avuto l’Ammiraglio Gino Birindelli?

  • giovanni bradano

    Caro MX, non siamo alla follia; questa e lItalia anzi litalietta giolittiana e badogliana che in senso vichiano ci viene riproposta e riconfezionata ad hoc, visto il momento storico, dove quello che e` tuo,
    e anche mio; quello che e` mio, e soltanto mio. Insomma quello Stato tanto acclamato di oggi, terreno di conquiste, di lobby e di entourages, ovvero quello Stato illusoriamente agognato invece e fatto cos: Popolo (allo sbando), territorio (comprensivo di no-TAV) e Potere di (In)sovranita (dove sappiamo bene chi detta legge).-

  • Don Gino delogu

    Tutti noi chi più chi meno, ha vissuto nell’orgoglio di questa meravigliosa Nazione, ha lavorato per questa ineguagliabile Patria, ognuno di noi ha sempre operato nell’intento di esaltare l’Italia… e poi? E poi un branco di somari ci ha fatto sprofondare nella più miserabile delle figuracce.

  • giancarlo marras

    E’ un altro 8 settembre, ci ridono tutti dietro. massimiliano, col quale siamo stati in Albania assieme mi ha detto al telefono che sono INNOCENTI e che sono stati cinque ore, assieme ai vertici della Marina, per convincerli a rientrare in India. E’ un tradimento e chi tradisce un militare, e di quella razza, non merita di essere chiamato italiano!

  • Morgese Claudio

    i e come fa? Ormai il boccino è nelle mani degli adoratori di vacche, per i due noi possiamo solo pregare e sperare, e spellare i responsabili che in Patria hanno reso possibile questa vergogna immensa. Circola un nome a proposito, il ministro Riccardi, presidente della S.Egidio pare sia l’ispiratore di questa nefandezza.

  • Franco Schinardi

    io propongo un referendum su tutte le piazze d’Italia per la messa a giudizio di chi ha fatto rientrare i due ragazzi

  • Morgese Claudio

    Piuttosto, visto che nessuno si dimette e sbatte il berretto in faccia a qualche ministro dei miei……, del resto verrebbe immediatamente sostituito da un altro più simile al loro, allora sarebbe il caso che l’ANMI a cominciare dal combattivo presidente organizzassero una azione dimostrativa di forte impatto, davanti ai massimi palazzi istituzionali, tutto il resto, fax,dichiarazioni, raccolta firme ed altra cazzate non spaventano nessuno.Da segnalare che già oggi dopo appena due giorni, la notizia sulla sorte dei due sottufficiali, non marò vi prego, è già in secondo piano.

  • Morgese Claudio

    Franco l’idea mi sembra buona, ma io la farei concentrata sulla piazza del Quirinale o alla farnesina con la simulazione di una impiccagione.

  • Roberto Tento

    Mi piace fra’ Morgese Claudio sarebbe una buona inziativa da prendere in considerazione…Buona serata a te e Franco Schinardi…

  • Morgese Claudio

    Allora diciamola tutta, visto che Binelli è impossibilitato per quanto ho detto, ad esprimere quello che sente e vorrebbe fare, l’Ammiraglio Pagnottella nostro Presidente deve prendere una iniziativa, costi quel che costi, anche la sua posizione. Grazie ma mi pare difficile, visto la situazione in cui versa e rischia il nostro Paese.

  • Roberto Tento

    Quando si parlava di un Ammiraglio fra’ Claudio che aveva picchiato i pugni sul tavolo questo era il nostro Pagnottella…se sei iscritto all’A.N.M.I mensilmente arriva il giornaletto ” Marinai D’Italia ” da un anno e oltre c’e’ una pagina dedicata e scritta di suo pugno….credimi di uomini della Marina come lui che scrive quello che pensa sono pochi…

  • Morgese Claudio

    Certo che sono iscritto e conosco Pagnottella, ma non basta battere i pugni sul tavolo in questa situazione, bisogna fare dell’altro, almeno per costringere qualcuno alle dimissioni.

  • Roberto Tento

    Sono d’accordo con te fra’….prendere certe iniziative ma…..non farmi scrivere quello che io non voglio….credo nella Marina e voglio credere che ci siano ancora degli uomini con sani principi….Ciaoo fra’ Morgese Claudio..

  • Morgese Claudio

    il primo grave errore di questa storia è stato il tipo di catena di comando ed impiego errati, ragazzi lasciati soli in mano agli armatori e ad un comandante civile, le navi andavano militarizzate e andava imbarcato un ufficiale di Stato Maggiore dal prelevare dai tanti nella posizione di Ausiliaria. La responsabilità politica di questo la faccio ricadere su La Russa il peggior ministro della Difesa degli ultimi 60 anni, peggio di Zanone e Martinazzoli per intenderci; un personaggio degno solo di stare al processo di Biscardi.

  • Di Lorenzo Giuseppe

    molto chiara la lettera del Generale Termentini, ben scritta, mi ha toccato il cuore le sue parole, sagge, e molto veritiere, il sig Monte non la leggerà sicuramente, lui ha ben altro a cui pensare, deve curare la sua poltrona, e servire i suoi padroni, non a certo tempo da dedicare alle lamentele di chi veramente la patria c’e la nel cuore, il Sig. Monti ha calpestato il suo paese, la sua non posso dirlo perche lui della bandiera non sa nemmeno come e fatta, per lui e sicuramente un pezzo di straccio dipinto con tre inutili colori, ha calpestato tutto questo, si e comportato da misero traditore.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao a tutti sin dal primo minuto sia Termentini che Pagnottella ed altri pochissimi militari di una volta si sono schierati per i due fratelli. Dii questo che sto dicendo chiedo l’approvazione di Ciro Laccetto, anche lui come il sottoscritto ricorderà la prima adunata il giorno dopo a Piazza del popolo e l’unico articolo lo pubblicò Toni Capuozzo e il suo format…
    P.s questo per far comprendere quando da tempo dico che il male maggiore di questi “m….” è il decidere di non decidere e nascondersi come i traditori.

  • Nicola Faino

    Come ho avuto modi di dire ieri su altri post che se chi ci ha comandato e continua a comandare uomini e donne con le stellette non incomincia a battere i pugni sul tavolo x la difesa di quanti SERVONO la NAZIONE nel nome del POPOLO SOVRANO da parte di una banda di politicanti “MENTECATTI” che hanno pensato solo ed esclusivamente gli interessi “LORO” e non dei due fucilieri.

  • Sebastiano PARISI

    Io non conosco questo Gen. TERMENTINI, se è in servizio o in pensione, ma di sicuro so che l’Amm. PAGNOTTELLA è in pensione e nulla gli costa esprimersi a favore dei due FUCILIERI, come ha fatto in televisione l’Amm. LERTORA. Ma quelli che ….. conterebbero…. che fine hanno fatto? Dove stanno? E i politici, nuovi e di lungo corso, che cosa pensano di fare? Nessuna parola è arrivata da loro nella campagna elettorale, anche perchè il sig. Monti ha azzerato l’argomento con la farsa appena andata in onda togliendo un argomento ai suoi oppositori …. meditate gente meditate soprattutto quando penserete di andare a votare!!!!!

  • Marino Miccoli

    In questa Italia putrida, corrotta, marcia fino alle budella e succube degli “affari” e degli interessi finanziari non mi riconosco e non mi riconoscerò mai. Non riesco più a leggere un giornale (che sia uno…) e poi a dire che amo il mio paese. Vedo sempre più giovani che se ne vogliono andare perché non trovano lavoro, perché stanchi di una Italia paludosa dai contorni indistinti, subdoli, nebbiosi… e taglienti.
    Un’Italia che disgusta quando abbandona al loro destino due tra i suoi più fedeli servitori come Latorre e Girone.

  • Ciro Laccetto

    Caro Ezio come si può dimenticare la prima manifestazione a Piazza del Popolo a favore dei nostri Fucilieri! Eravamo in 7/8 mi pare e per la vegogna poi ce ne siamo andati al bar. La M.M. assente come è stata assente nelle altre manifestazioni (a parte quella a Montecitorio) e continua ad essere assente con tutte le Associazioni ANMI sparse per l’Italia |! Certo, ho avuto offerte per entrare nell’ANMI (anche alla Presidenza Nazionale in passato) ma come ho già detto io sono “free” ! Ornai sulla vicenda che ci sta coinvolgendo è stato detto tutto dagli amici, io che te devo di ? Ho vissuto per anni a fianco delle più alte cariche della MM e mai mi sarei aspettato un silenzio cosi assordante! L’altro giorno quando ho letto le parole dell’Amm.Binelli Mantelli ho avuto un sussulto ed ho scritto: “non finisce qui” ! Spero che anche altri vertici di tutte le FF.AA. abbiamo un sussulto di orgoglio e che facciano sentire la loro voce! Ridiano dignità alle Forze Armate con pacatezza ma con energia.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Ciro ti ho nominato in un commento al mio articolo che hai anche commentato sul mio profilo fb e non hai tardato nemmeno un attimo a rispondermi e a rispondere a tutti gli amici che ci seguono e che è sacrosanto che sappiano come si è evoluta la solidarietà nei confronti dei nostri Frà Massimiliano e Salvatore.
    Adesso attendiamo un altra puntata di questa interminabile “farsa” come finalmente l’ha descritta il marinaio Binelli e, soprattutto, vediamo che dicono domani per discolparsi con il Popolo Italiano i politicanti e poi aspettiamo il 2 aprile nella speranza che non ci facciano il 1° aprile.
    Marinai di una volta, marinai per sempre!

    P.s. Quella volta che in chiesa per la celebrazione dell’ultima S.Barbara in pompa magna nella basilica di San Giovanni, hai risposto che tu eri un “free” e ti ho apprezzato.
    A me invece devono ancora rispondere perché erano assenti i politici, il minestrino della difesa finalizzato alla meccanica così come mi devono rispondere perché in una associazione dove i presidenti vengono eletti tramite votazioni (anche quelli dei gruppi) il presidente nazionale A.N.M.I. viene imposto dal C.S.M.M.

    Ciao a tutti sin dal primo minuto sia Termentini che Pagnottella ed altri pochissimi militari di una volta si sono schierati per i due fratelli. Dii questo che sto dicendo chiedo l’approvazione di Ciro Laccetto, anche lui come il sottoscritto ricorderà la prima adunata il giorno dopo a Piazza del popolo e l’unico articolo lo pubblicò Toni Capuozzo e il suo format…
    P.s questo per far comprendere quando da tempo dico che il male maggiore di questi “m….” è il decidere di non decidere e nascondersi come i traditori.

  • Morgese Claudio

    Si anche Di Paola ha fatto una magra figura, ha fatto poco imbarco, giusto il minimo sindacale ed è stato troppo con politici democratici

  • Francesco Miroddi

    Vorrei avere la facoltà di entrare nella mente della gente,per vedere in quale stato d’animo si trovano i nostri marinai,e riuscire a tirarli un po su.Ma auguro a tutti i nostri politici e a chi ci governa di provare le stesse sensazioni,e che poi gli si fotta il cervello.

  • Ciro Laccetto

    Dall’Ambasciatore Sergio Romano (lettere al Cds) – La lettera del giorno | Lunedì 25 marzo 2013

    IL CASO DEI MARÒ IN INDIA PER FAVORE, RACCONTATECI TUTTO

    Dire che il caso dei due fucilieri di Marina lasci sconcertati è dire poco. Davvero il governo pensa di poter essere credibile dopo che, a distanza di pochi giorni, ha sconfessato se stesso, scadendo in una farsa, con la giustificazione della «garanzia» che non c’è rischio di pena di morte? Tra l’altro, non si può certo dire che l’atteggiamento delle autorità indiane, finora, sia stato così rassicurante. La verità è che già dall’inizio sono emersi errori madornali nel gestire la vicenda, che invece sono stati trascurati anche dalla stampa. In primo luogo, non si comprende perché il capitano del mercantile, ignorando le leggi tra gli Stati, abbia deciso di fare rotta per il porto indiano quando la nave si trovava in acque internazionali al momento del fatto. Davvero singolare! Sembra poi che i vertici della Marina non abbiano saputo o voluto manifestare con decisione la propria contrarietà a tale assurda scelta. Inoltre, perché i due fucilieri si sono lasciati convincere A scendere a terra? Chi li ha convinti? Intanto, sono queste, credo, le domande da cui bisognerebbe partire, prima di fare discorsi alati.
    Renato Lorena , relo.spe@libero.it
    Caro Lorena, esistono altri quesiti sui quali non è stata fatta chiarezza. È ora che il governo italiano vada al di là delle dichiarazioni del ministro degli Esteri in Parlamento e pubblichi su questa vicenda un «Libro bianco», vale a dire una raccolta di documenti da cui risulti con maggiore chiarezza quali siano i termini della questione. Ecco alcuni dei punti su cui vorremmo essere meglio informati. Il luogo dell’incidente. Dov’era esattamente la nave italiana quando i due sottufficiali di Marina hanno sparato? Dov’era il peschereccio indiano? Se un omicidio si consuma là dove è la vittima (come ha scritto recentemente Roberto Toscano su La Stampa), non è indifferente sapere dove fosse il peschereccio. Né l’una né l’altra imbarcazione erano probabilmente nelle acque territoriali indiane. Ma esiste anche una zona economica esclusiva che si estende per duecento miglia oltre la costa. Vorremmo sapere quali sono, all’interno di questa zona, i diritti e le prerogative dello Stato che ne è responsabile. Mancato ritorno dei sottufficiali in India dopo la seconda licenza. È stato detto che la decisione dei due ministeri maggiormente interessati (Esteri e Difesa: il governo, a quanto pare, è stato informato molto sommariamente) sia dovuta al timore di una condanna amorte. Vorremmo sapere perché il problema non fosse stato preso in considerazione precedentemente. Se la questione è emersa mentre i sottufficiali erano in Italia, il governo avrebbe potuto limitarsi ad annunciare che li avrebbe trattenuti soltanto per il tempo necessario a un chiarimento. Cattura dei sottufficiali. È stato detto che sono stati arrestati con un sotterfugio e che il comandante della nave non sarebbe dovuto entrare in un porto indiano. Ma il «Libro bianco» dovrebbe dirci come sia stato affrontato e risolto il problema del doppio comando nelle navi mercantili protette da un distaccamento armato. Chi ha il diritto di decidere la rotta della nave nei casi in cui la scelta può pregiudicare la sorte dei militari? Responsabilità legali dell’ambasciatore italiano. Secondo la convenzione di Vienna del 1961, gli agenti diplomatici sono immuni da azioni giudiziarie, ma non nel caso in cui siano «attori». È possibile che il documento firmato dall’ambasciatore Mancini (una certificazione giurata) sia considerato dalla Corte suprema indiana un coinvolgimento e che la sua presenza in aula fosse per questa ragione ritenuta indispensabile? Possiamo conoscerne il testo?

  • Marco Ximenes

    Ringrazio Dio per avermi fatto vivere appieno la Marina degli Ammiragli Michelagnoli, Spigai, Rosselli Lorenzini, Gino De Giorgi, tanto per citare i più significativi…..la Marina degli anni 60-70-80 era un’altra cosa……in quelli anni la politica aveva un atteggiamento più rispettoso verso l’Istituzione Militare.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Marco e ciao a tutti. Erano marinai di una volta e quindi marinai per sempre…mica erano della generazione del 6 politico o degli incarichi equipollenti o delle lauree coi crediti formativi o…

  • Mario Taramelli

    leggete cosa scrive il direttore dell’Unuci della Toscana, e che i vertici della Difesa imparino!!. Perché si vuole dare l’impressione all’opinione pubblica che i due fucilieri siano colpevoli? Quali sono state le omissioni sull’intera faccenda? quali sono state ( o non sono state date) le regole d’ingaggio date ai fucilieri, se pur vi sono state? Sono state condivise a livello di accordo internazionale?
    Perché non si è continuato con la linea dura di giudicare in patria i nostri militari, come avrebbe fatto qualsiasi stato e forza militare che opera in acque internazionali?

    http://www.calameo.com/read/000124021ae4f0c7e9335

  • Franco Schinardi

    Mario, ho letto l’articolo e questo conferma in pieno il mio pensiero che non smetterò mai di ripetere e confermare. Partendo da questo presupposto la gente può anche immaginare che sotto ci siano antiche beghe e naturalmente anche motivi economici che, comunque, mai e poi mai si possono barattare con la pelle di due ragazzi

  • Enea Remo

    hò ! letto, e ,mi dispiace sempre più dei governanti italiani e del ministro della difesa in particolare

  • Morgese Claudio

    ntanto, tutto questo grazie a La Russa, il peggior ministro della Difesa degli ultimi 60 anni, nemmeno Zanone e Martinazzoli erano riusciti a far peggio! Un impiego raffazzonato e dilettantesco; le navi mercantili andavano militarizzate, i sottufficiali dovevano essere coordinati da un ufficiale di Stato Maggiore MM da prelevare a gratis tra i tanti in ausiliaria ed il comandante del mercantile fermo restando la navigazione e la condotta agli scopi commerciali avrebbe dovuto sottostare, nel caso, agli ordini del comandante militare imbarcato che in caso di rifiuto ad obbedire alla catena di comando poteva porre agli arresti il comandante civile.

  • Ciro Laccetto

    PAre che la L. 130 non sia stata modificata in tal senso ! Circa la militarizzazione delle navi non credo sia possibile.
    Servono ROE precise che contemplano ogni eventualità .

  • Ciro Laccetto

    L’ “OPZIONE MILITARE”

    alla data odierna (fatta esclusione per il regime derogatorio introdotto con le citate recenti modifiche alla legislazione vigente di non immediata applicazione) la mancata emanazione del decreto attuativo regolamentante l’impiego di guardie armate private, rende percorribile, per le imprese armatoriali intenzionate ad avvalersi di protezione armata a bordo, la sola opzione dei NMP forniti dal Ministero della difesa;

    NMP, la missione
    i presupposti all’impiego dei NMP si riassumono nei seguenti punti: l’impiego solo su navi battenti bandiera nazionale, l’adesione alla convenzione Difesa-CONFITARMA, e l’adozione da parte della nave mercantile, delle best management practices (ovvero di tutte le norme di sicurezza e di difesa passiva per il transito nell’area a rischio di pirateria). Punti dai quali discende la missione assegnata al nucleo militare di protezione: assicurare, nell’ambito delle capacità disponibili, la protezione diretta dei mercantile, allo scopo di elevare il livello di sicurezza e garantire la libertà di navigazione;

    la protezione dei NMP è pertanto incentrata sulla difesa della nave mercantile e non si spinge a debellare il fenomeno della pirateria in senso lato;

    i compiti di missione dei NMP possono riassumersi in quattro punti essenziali, ovvero: proteggere gli equipaggi e i vettori navali nazionali, acquisire e condividere informazioni operative, concorrere all’addestramento degli equipaggi all’applicazione delle pratiche per la messa in sicurezza dell’unità mercantile, supportare il Comandante nelle attività decisionali di evasione per evitare un attacco;

    NMP, il dislocamento
    al fine di assolvere la missione assegnata ai NMP, la Marina ha appositamente qualificato del personale del Reggimento San Marco, che alimenta le squadre operanti a bordo delle navi militari in nuclei costituiti da 6 fino a 9 militari, a seconda della tipologia della nave, i cui turni di dispiegamento in teatro sono di circa 2-3 mesi per nucleo, trascorsi per circa tre quarti in attività in mare;
    un rapporto sull’attività degli NMP fornito dall’ammiraglio De Giorgi, audito nell’ambito dell’indagine conoscitiva collegata all’affare assegnato in titolo, indica che -al mese di aprile 2012- vi sono 12 team (composti da 6-8 militari a seconda del tipo di mercantile) impegnati nelle attività di contrasto alla pirateria, di cui 8 dislocati in area di operazioni (tra cui 5 pronti ad imbarcare e 3 impegnati nelle attività di protezione in atto) e 4 nuclei attualmente in Italia (nella sede di Brindisi della forza da sbarco) per ricondizionamento, ed 8 attività future di protezione già pianificate;
    dall’avvio dell’operazione, avvenuta il 28 ottobre 2011, alla data del 14 settembre sono state eseguite 105 attività di protezione su un complessivo di 134 richieste. Le 29 richieste valutate come non eseguibili derivano, per 15 casi dalla mancata osservanza dei termini stabiliti della convenzione per avere accesso al servizio e, per 14 casi, dall’indisponibilità di team al momento del transito della nave in area;
    relativamente ai costi per l’opzione di protezione militare armata, gli stessi sono a carico dell’armatore che procede al rimborso degli oneri connessi con l’impiego dei NMP, incluse le spese accessorie per il personale, il funzionamento e il sostegno logistico in area, di cui all’articolo 2 dell’Addendum allo schema di convenzione tra il Ministero della difesa e i singoli armatori, allegato al Protocollo di intesa tra il Ministero della difesa e la Confitarma, che risultano pari a 467,00 euro a persona giornalieri, ovvero 3.882,00 euro al giorno per un nucleo di 6 unità;
    relativamente al passaggio a terra dei NMP sono stati individuati in prossimità dell’area riconosciuta a rischio pirateria dalla Comunità internazionale- alcuni porti nei quali l’imbarco e lo sbarco dei nuclei è regolato mediante richieste di diplomatic clearance formulate di volta in volta per ciascun nucleo, in vista tuttavia della sottoscrizione di duraturi accordi con i singoli paesi rivieraschi per lo stazionamento ed il transito dei militari italiani impiegati nei NMP;

    NMP, la catena di comando e controllo
    la catena di comando e controllo dei Nuclei Militari di Protezione prevede che il comando operativo sia detenuto dal Capo di Stato maggiore della Difesa che ha delegato il controllo operativo al Comandante del Comando operativo di vertice interforze (COI). Il Comandante del COI, a sua volta, esercita il controllo operativo per il tramite del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) che a sua volta dispone l’imbarco dei team e segue in modo continuo l’attività condotta dal personale a bordo, fino al loro sbarco per una successiva missione, mentre il comando tattico viene esercitato dal comandante (capo team) del Nucleo stesso;
    la citata Convenzione, all’articolo 4, paragrafi 4.1 e 4.2, prevede espressamente che le scelte inerenti alla navigazione e alla manovra della nave siano di competenza del comandante del mercantile, laddove altresì l’articolo 4, paragrafo 4.6 prevede che, in caso di minaccia e rischio determinato da attacco armato, il comandante della nave non possa addurre ragioni di sicurezza per cedere alla minaccia, senza un’espressa manifestazione di volontà da parte del comandante del NMP;

    NMP, le responsabilità
    l’articolo 5, comma 2, del decreto-legge n. 107 del 2011, convertito con legge n. 130 del 2011, prevede che al comandante di ciascun NMP faccia capo la responsabilità esclusiva dell’attività di contrasto alla pirateria. Per cui, al personale militare sono attribuite le funzioni di ufficiale e di agente di polizia giudiziaria ai soli fini dei reati di cui agli articoli 1135-1136 del Codice della navigazione, concernenti gli atti di pirateria, mentre, al di fuori del suddetto contesto, il controllo e la responsabilità della nave sono del comandante della stessa, facendo salve le attribuzioni del comandante del mercantile in ordine a tutti gli aspetti dell’attività di navigazione non correlati alla funzione militare di tutela;
    sotto il profilo assicurativo l’armatore è tenuto a mantenere idonee coperture per responsabilità civile verso terzi, e specificatamente per i danni al personale NMP che dovessero derivare per colpa imputabile all’armatore o i suoi ausiliari; rinunciare ad ogni azione di rivalsa per responsabilità contrattuali in cui dovesse incorrere l’Armatore in ragione delle deviazioni dalla rotta commerciale effettuate per consentire l’imbarco e/o lo sbarco del NMP, nonché delle esigenze di custodia e sbarco delle persone eventualmente arrestate o fermate; nonché informare tempestivamente la predetta centrale operativa e il NMP di ogni possibile implicazione per lo sbarco del predetto NMP in relazione alla rotta della nave;

  • Mauro Torta

    Ma scusate, come ha fatto il Governo italiano ad estradare i nostri Marò senza una Sentenza della Magistratura italiana? Mica il Governo ha potere giudiziario? Una volta su suolo italiano i due Marò erano liberi di fare quello che volevano, salvo una sentenza di estradizione della Magistratura italiana. Se si sono fatti estradare di loro volontà, allora sono 2 …. Dovevano dimettersi dalla marina e mandare tutti a quel paese, visto il trattamento riservato loro dalle Forze Armate italiane per le quali loro hanno svolto il compito di cui alle relative regole di ingaggio: “proteggere la nave da chiunque si avvicini”. Qui si sta diventando tutti pazzi. Ognuno fa quello che vuole senza alcuna regola, lo Stato non mantiene i suoi impegni con i cittadini, le forze armate e le forze di pubblica sicurezza e i politici continuano a … Chi mi spiega meglio?

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Mauro Torta, forse se la magistratura italiana fosse stata messa a conoscenza e a corrente fin da subito avrebbe potuto richiedere di istruire il processo ma hanno preferito la strada diplomatica…

  • Franco Schinardi

    Caro Enea, questa volta non difendo più l’Amm. Di Paola in quanto, dando le dimissioni, avrebbe dimostrato che aveva sempre difeso i ragazzi. Hai pienamente ragione Enea

  • Sebastiano PARISI

    Scusate ma noi parliamo parliamo, ma concludiamo qualcosa? No. Questi commenti verranno visti da qualcuno che potrebbe avere voce in capitolo in qualche modo e rendersi conto delle ca….te fatte fino a questo momento? No? E allora perchè non stamparle e mandarle via fax a qualce media non allineato (qualora ci fosse) e far fare un pò di rumore?

  • Sebastiano PARISI

    Ho! Dio. Ma in questa faccenda pare che sia stato dimenticato un personaggio alquanto importante, IL CAPO SUPREMO DELLE FORZE ARMATE, cosa fa, cosa dice, quali ordini emana. E’ vero che ormai è a fine mandato ma è sempre lui in carica finchè non viene sostituito dal prossimo pupazzo eletto da un parlamento (badate ho usato volutamente il carattere minuscolo perchè minuscolo lo è per davvero) composto solo da personaggi che pensano solo a salvarsi il culo o la poltrona. E questo futuro personaggio (pare sarà mortadella) sarà capace di fare, dire o ordinare qualcosa?

  • Sebastiano PARISI

    Il ministro degli esteri, oggi alla camera si è dimesso dal governo, dichiarando che la decisione, di rimandare in India i due fucilieri, è stata presa dal governo al completo con il suo solo voto contrario. Allora a questo punto visto che i vertici militari si stanno piano piano, ad uno ad uno scontrando con il governo e sicuramente saranno rimossi dal prossimo governo e visto che la comunità internazionale se ne è lavata le mani, a chi aspettano a richiamare in patria tutti i nostri ragazzi impegnati nelle missioni all’estero? Lo sapete che siamo la terza nazione per numero di militari impegnati nelle varie missioni di pace? Cosa succederebbe se l’ONU si trovasse senza questi uomini? Meditate gente Meditate.

  • Enzo Rago

    le patrie galere piangono perchè i meritevoli idonei ad essere ospitati sono tutti fuori e continuano a rubare soldi a noi poveri italiani, solo per il fatto di come di come si sono dimostrati ed hanno hestito la storia dei due Marò meritano l’ergastolo, propongo di far uscire i carcerati che rubano per sfamare la propria famiglia per far posto a loro, che ne pensate? sarebbe questo un modo per liberare il popolo itaniano dalla tirannia bianca?

  • EZIO VINCIGUERRA

    Mi hanno insegnato che fra il “peccato” e il “perdono” c’è di mezzo l’espiazione. Si pentiranno di quello che hanno fatto?

  • Sebastiano PARISI

    Caro Ezio, considerata la storia politica Patria, ne dubito altamente, questi escono dalla porta e rientrano dalla finestra, Grillo non è servito a niente!!!!!!!!!!

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