Giovanni Cafiero, guardiamarina
di Antonio Cimmino
Marinaio di Meta (Napoli), appartenente al Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia, fu un valoroso puridecorato:
– Croce di Guerra al Valor Militare come ufficiale di rotta della nave torpediniere La Farina;
– Medaglia d’Argento al Valor Militare su M.A.S. 557 “…Comandante di MAS, si lanciava contro un convoglio nemico fortemente scortato e silurava una grossa unità mercantile affondandola. Sotto violento fuoco nemico riconduceva la sua unità alla base” (Mediterraneo centrale 16.8.1942);
– Medaglia di Bronzo al Valor Militare quale comandante MAS 519 dopo l’8 settembre 1943 “…assolveva con sereno coraggio, sprezzo del pericolo e sentimento del dovere”.
11 commenti
Fabio Stinchelli
è L ONORE….è QUELLA LA RAGIONE CHE TI SPINGE A FARE O NON FARE QUALCOSA DIPENDE DA CHI SEI TU,E FORSE DA CHI HAI DECISO DI ESSERE…SE MUORI PER QUALCOSA CHE RITIENI IMPORTANTE,ALLORA AVRAI AVUTO SIA L ONORE CHE IL CORAGGIO,E QUESTA è UNA BUONA COSA…..
SPERARE NEL CORAGGIO…E PERSEGUIRE L ONORE
Andy Holyred
Ciao Marinaio.
Mario Memoli
“che figata “operativa” !!!!!!!!!”
Bruno Caleffi
CARI RICORDI
Nicola Faino
Ormai e’ “roba” d’altri tempi.
Bruno Caleffi
Nicola, forse per te ma non per chi ci ha creduto e continua a farlo.
Antonio Zambardino
Bravo Bruno ,questi sono altri tempi,quelli erano meravigliosi.
Corrado Feudo
Se non sbaglio manca il fazzoletto
Giovanni Brandano
Caro solino azzurro ( col bleu), cordone e chapeau blanc, per me una data e un numero indimenticabili (18.8. 1961 – matr.024548/VO), poi altri 45 (quarantacinque) anni di ininterrotta vita di mare. Un caro abbraccio a tutti i miei compagni di Corso della vecchia Scuola SPART/Maricentart di Taranto ed il mio inchino per quelli scomparsi nell’adempimento del loro dovere.- Un saluto, inoltre, a tutti i gentiluomini di mare.- P.S. Se avete anche il nodo piano color rosso o dorato vedete di pubblicarlo per favore.-
Simba
BUONGIORNO AL GRUPPO
Vincenzo Cafiero
Giovanni Battista Cafiero (Giobatta all’anagrafe, lo volle la nonna che era Genovese) era mio zio….. un uomo schivo e tranquillo che a fatica parlava della guerra e, quando riuscivamo a fargliene parlare, nei suoi occhi si leggeva tanta tristezza