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Nave Po “la Spedaliera” e Maria Federici “la Crocerossina”

tratto da http://www.valtrompiastorica.it

I marinai di lungo corso la chiamavano “la Spedaliera”. 14  missioni, 2300 feriti e naufraghi portati in salvo, oltre 4000 ammalati o infermi fatti rientrare dai fronti africano e greco. Adesso nave Po giace adagiata sul fondale sabbioso della baia di Valona.
Era il 14 marzo 1941 quando la ex nave passeggeri, trasformata in ospedale galleggiante, venne centrata da un siluro inglese: un colpo secco alla poppa sparato da una squadriglia di cinque Fairley Swordfish (pescecane) e  “la Spedaliera” colò a picco in meno di dieci minuti.

La vicenda, quasi ignorata sui libri di storia, all’epoca mandò in fibrillazione i vertici del Governo fascista perché la nave Po non era una normale nave ospedaliera bensì quella su cui prestava servizio la crocerossina Edda Ciano, primogenita di Benito Mussolini e moglie dell’allora Ministro degli Esteri conte Galeazzo Ciano, che ne uscì illesa.
Maria Federici, nata a Villa di Cogozzo il 29 settembre 1908 fin dalla prima giovinezza dimostrò una vera vocazione per l’assistenza ai poveri, agli ammalati, ai sofferenti e  frequentò con successo un corso della Croce Rossa divenendone crocerossina.

Quando l’Italia entrò in guerra nel 1940, si mise subito a capo dell’aiuto ai militari e organizzò le donne per la confezione di indumenti di lana da inviare a chi si trovava al fronte. Questo però non gli bastava e si offrì quindi come crocerossina volontaria. Partì da Gardone ai primi di febbraio del 1941 e venne assegnata alla nave ospedale Po che faceva servizio tra l’Italia e l’Albania.
Ma torniamo per un momento sul teatro dell’attacco aereo inglese: alle 23,00 buona parte dell’equipaggio si era già ritirato nelle cabine, comprese le crocerossine, alle 23,13 uno degli swordfish sganciò un siluro (l’unico che aveva in dotazione), che colpì il lato destro della nave ospedale. La nave cominciò a sbandare e venne dato l’ordine di abbandono. Vennero calate le scialuppe, ma una di queste si rovesciò. Due crocerossine rimasero ferite (Emma Tramontani e Wanda Sechi ) Maria Federici si gettò in acqua nel tentativo di salvarle, ma annegò insieme alle compagne.
I morti in quell’occasione furono 23 come risultò anche dalle comunicazioni desecretate di Supermarina.

Tali comunicazioni rivelano anche che la nave ospedale aveva le luci spente e questa forse fu la motivazione per cui gli aerei inglesi aprirono il fuoco, non potendo vedere le croci rosse dipinte sui fumaioli.
Per questo atto di coraggio la crocerossina Maria Federici (nipote dell’industriale Pietro Beretta) fu insignita di ben 3 onorificenze: Medaglia d’argento al Valor Militare, Medaglia d’oro della Croce Rossa Italiana, medaglia di bronzo al Valor Civile.
La motivazione della decorazione recita:

Infermiera volontaria della C.R.I. imbarcata in missioni di guerra sulla nave ospedale PO, colpita durante un attacco aereo notturno, teneva contegno fermo e sereno, incoraggiando e sostenendo i naufraghi con ammirevole altruismo e spirito di sacrificio. Perdeva la vita inabissandosi con la nave, sulla quale con dedizione assoluta al dovere, compiva la sua alta missione di bontà verso i soldati in armi, dei quali era sorella silenziosa e serena.Baia di Valona, 14 marzo 1941.

28 commenti

  • SALVATORE SPOTO

    Ezio, è un piacere leggerti. Il tuo grande cuore di Marinaio, sa sempre toccare l’anima, ricordando pagine dimenticate, ma scritte dall’impegno che nasce dal senso del dovere ispirato dalla nuvola profumata di gloria del sacrificio.

  • LUCIANO SANTORO

    INFATTI SE NON ERRO SULLA NAVE PO’ AL MOMENTO DELL’AFFONDAMENTO C’ERA ANCHE LA FIGLIA DEL DUCE EDDA IMBARCATA COME CROCEROSSINA, E LA NAVE FU SILURATA DA UN AEREO SILURANTE INGLESE SICURAMENTE UN BIPLANO………E SE NON ERRO ANCORA CREDO ALMENO A MIA MEMORIA CHE I MALTI O FERITI O COMUNQUE DICIAMO COSI I PASSEGGERI TUTTI FURONO MESSI TUTTI IN SALVO MA CIO LO LASCIO ALLA FACOLTA’ DEL DUBBIO…….

  • Antonio Girardi

    Storie di straordinario coraggio/eroismo di un epoca che fù e che hanno reso grandi gli uomini e le donne in armi che perirono per la difesa della Patria.

  • Sergio Cardia

    non partirono per la difesa della patria ma per aggredire altre nazioni, anche se sono comq grandi eroi.

  • Marino Miccoli

    Delle cosiddette NAVI BIANCHE (navi ospedale)faceva parte la nave PO e su di esse effettuavano il loro prezioso quanto importante servizio le Crocerossine, veri e propri ANGELI IN DIVISA che portavano soccorso ai naufraghi.
    Non basteranno tutte le più belle parole della nostra pur ricchissima lingua Italiana per esprimere un GRAZIE a tutte loro!

  • Antonio Girardi

    Erano comunque in guerra e quindi difendevano il “suolo italiano” (la propria nave).

  • Giuseppe Sciannamea

    A differenza di questi cialtroni “professorali”. E’ vero che c’è un proverbio che dice: (Chi sa fa, chi non sa insegna)!

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buon pomeriggio carissimi amici e grazie per i commenti.
    Come passa in fretta il tempo e come in fretta ci dimentichiamo di chi, prima di noi, ha lasciato una scia indelebile del suo passaggio. Meno male che ho in voi un gruppo di amici e fratelli che non si arrendono mai…Marinai di una volta!

  • Girolamo Trombetta

    Grazie Ezio di questa bella Testimonianza. L’anno scorso è mancato un nostro Socio ANMI Il Sottocapo Infermiere che prestava servizio su Nave “Arno” la Nave Ospedale nella quale fu girato anche un famoso Film “La Nave Bianca” Io quel film (il DVD) l’ho relalato a lui, prima che mancasse per ricordargli quei anni. Sono sempre stato molto vicino ai nostri Soci Anziani, chi è scampato all’affondamento della Roma (anchesso da qualche anno non è più con noi) a tanti altri imbarcati sul Duilio, e varie Navi dell’epoca di mio padre. Ti ringrazio ancora per queste cose che leggo molto volentieri e le tengo preziosamente con me. Girolamo Trombetta Vicenza.

  • Concetta Vinciguerra

    …le parole aiutano o distruggono e tu sei un costruttore di vita, bontà ed onestà!

  • Martina Benetti

    Si è vero il mare è una cosa meravigliosa e la tua è una bellissima ricerca storica
    🙂 un bacio sei sempre carinissimo!

  • claudio marulli

    ciao Ezio e Voi tutti,visionando il tuo articolo,posso dirti che noi quì a Torino sede A.N.M.I. abbiamo sempre presente alle nostre cerimonie una certa sorella Cibrario volontaria crocerossina che anzi non molti mesi fà mi ha portato una bella foto incorniciata della sua nave ospedale da offrire al nostro Museo,dove ci ha raccontato delle storie incredibili,Adesso avrà credo 92 anni ma se la vedi è sempre attivissima come da giovane.é il caso di approfondire un contatto con Cibrario per conoscere qualcosa in più? Resto a tua disposizione! un abbraccio da Torino a tutti Claudio Marulli.

  • LUCIANO SANTORO

    ADESSO NON VOGLIO ESSERE RETORICO MA RICORDIAMOCI CHE L’ATTUALE GOVERNO DI INCAPACI E LADRI CHE STANNO AFFAMANDO IL POPOLO LEGGITTIMO E SFAMANDO IL POPOLO INLEGGITTIMO DI EXTRACOMUNITARI CHE TUTTI I GIORNI CI INVADONO!!!!!!!!!!!!!!!!!!………………….. MA OLTRE QUESTO C’E’ UNA COSA ANCORA PIU ABBERRANTE SI STANNO O SI SONO GIA DIMENTICATI DI NOSTRI 2 FRATELLI CHE NELL’ ESPLETAMENTO DEL LORO DOVERE SONO STATI CARCERATI IN TERRITORIO STRANIERO MENTRE DIFENDEVANO A TUTTI GLI EFFETTI UN PEZZO DELLA NOSTRA PATRIA!!!!!!!!!!!!!!!!!……………….. MI RIFERRISCO A NOSTRI 2 MARO DEL BTG. SAN. MARCO!!!!! FRA MIEI!!!!!!!! LA TV NON NE STA PARLANDO PIU E L’ULTIMA NOVITA USCITA DAL MINISTERO DELLA DIFESA, HA COMUNICATO CHE GLI VVERRA DECURTATO LO STIPENDIO DI 600/800 EURO SE ENTRO UNA CERTA DATA NON RIPRENDERANNO SERVIZIO IN ITALIA PRESSO IL LORO COMANDO OPERATIVO!!!!!!!!!!!!!!………….. OLTRE QUESTO SE CIO NON AVENISSE ENTRO QUELLA DATA IL MINISTERO DELLA DIFESA PROVVEDERA A SOPSENDERE LORO LO STIPENDIO!!!!!!!!!!E LE FAMIGLIE DEI NOSTRI FRATELLI???????????????? CARISSIMI FRA HO IL VOMITO SONOPROFONDAMENTE DELUSO E AMREGGIATO!!!!!…. NEL PROFONDO DEL CUORE!!!!!!!……….. SPERO MAI MA SE DOVESSE MAI SUCCEDERE CHE CI TROVIAMO UN CONFLITTO IN CASA SAREI IL PRIMO A SALIRE IN MONTAGNA!!!

  • Sergio Cardia

    niente da recriminare sui nostri soldati che in tutte le guerre hanno dimostrato vero e sincero attaccamento alla patria sia quando l’hanno libarata dall’invasore e sia quando sono stati inviati ad occupare nuovi territori, la tiratina di orecchie è per i i governati di quel periodo che mandarono a morire tanti nostri eroi.

  • LUCIANO SANTORO

    MA QUALE TIRATINA DI ORECCHIE MI FACCIA IL PIACERE MA IL CONTESTO STORICO NON SI PUO DIMENTICARE EVITIAMO DISCUSSIONI INUTILI DICIAMO CHE NOI ABBIAMO PERSO LA GUERRA PER DEGLI SBAGLI STRATEGICI CHE SEMBRANO FATTI APPOSTA E NON MI VENGA A DIRE CHE NON SI SA NULLA PERCHE SONO TALMENTE PALESI CHE ANCHE UN NON VEDENTE LI AVREBBE NOTATI…………….

  • Sergio Cardia

    calma calma, mi sa che l’unica cosa giusta che ha scritto sia proprio quella ” evitiamo discussioni inutili” io qui esprimo solo un mio parere giusto o sbagliato che sia, e non faccio piaceri a nessuno, grazie anche per la visita oculistica fornitami, chiudo buona serata a tutti

  • EZIO VINCIGUERRA

    Carissimi Luciano Santoro e Sergio Cardia penso che state dicendo le stesse cose ma con toni diversi. In buona sostanza, rispetto all’articolo che ho postato che parla di marinai di una volta, oggi sembra di vivere, per parafrasare ironicamente un film, “Il silenzio dei deficienti”.

  • EZIO VINCIGUERRA

    ‎…dimenticavo di aggiungere il silenzio o, peggio, l’indifferenza uccidono l’anima lentamente.

  • Sergio Cardia

    Carissimo Ezio vorrei sottolineare che la mia prima nota indirizzata al caro amico e collega Girardi specificava l’utilizzo dei nostri soldati nell’ultima guerra, al che è seguita una inutile polemica che nulla aveva a che vedere col tema del post, per giunta espressa con toni piuttosto imperativi. Torno a evidenziare che i commenti sono tutti bene accetti nel rispetto della libertà di parola e delle persone. Buona giornata a tutti.

  • Antonio Girardi

    Buongiorno Sergio. Io non credo di aver fatto alcuna polemica. Faccio solo un osservazione: “la guerra è finita da tempo”, cerchiamo di esternare le proprie opinioni e/o commenti senza trascendere e rispettandosi vicendevolmente. Un abbraccio a tutti.

  • Sergio Cardia

    Nessuna polemica da parte tua, scusami Antonio probabilmente mi sono espresso male, concordo pienamente con quanto esponi , la polemica è avvenuta dopo. Un abbraccio ciao

  • Riccardo Chen Lazzeri

    …o qualsiasi altra barca che si rispetti, insegnera’ sempre una qualita’ che oggi si e’ persa: la capaci
    ta’ di soffrire, di portare il proprio corpo oltre il limite ed andare avanti solo grazie alla volonta’. Mi piace, tantissimo

  • Chiara Benevento

    L’amore e’ l’orologio della vita, scandisce i suoi rintocchi senza mai fermarsi, attraverso i battiti del cuore….♥

  • Marulli Claudio

    Ezio ti ricordo della possibilità di contattare una ex volontaria ancora per fortuna tra noi che può essere una grande testimonianza di umiltà e sacrificio.resto a tua disposizione come sempre ciao.

  • Andrea Nobili

    Grazie.. Grazie.. Grazie.. Ogni tanto il passato va’ ricordato per rendere migliore il futuro.. Grazie ancora..

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