Le parabole e ritratti di Toty Donno
-
Il Capitano
-
Lettera a Gesù: Signore sono un giudice e faccio rispettare le leggi
Signore, io sono un giudice e faccio rispettare le leggi.
Dopo la laurea sono partito con le idee chiare, volevo essere imparziale, poi… Signore lo sai anche tu come vanno certe cose. Mi sono accorto molto presto che i grandi delinquenti sono difesi da ottimi avvocati e se la cavano sempre con poco, di solito per un cavillo. Invece la povera gente, i “ladri di polli” per intenderci, pagano pesantemente: perché bisogna risparmiare sulle indagini, perché non hanno amici potenti, perché non hanno i soldi per corrompere i giudici. Ci sono caduto anch’io. Quando ho capito di avere un po’ di potere mi sono scatenato, non ho più ascoltato la mia coscienza, non ho guardato in faccia a nessuno. E ho fatto carriera per meriti. Non mi bastava la ricchezza, non mi bastava dimenticarmi di Dio. Ho voluto mettermi al suo posto, diventare l’arbitro.
Oggi tu sei condannato dalle nostre leggi.
La tua condanna la pronuncio io e mi mette in crisi. Per la prima volta dopo tanti anni vedo uomini vicino a me, non solo pratiche. Chi sono io per pronunciare sugli altri un giudizio definitivo?
Io che avrei dovuto essere un pallido riflesso della tua giustizia sono in realtà un uomo meschino e presuntuoso.
Non voglio finire così.
Oggi mi sono ricordato di Te, guardando negli occhi un poveretto arrestato perché aveva rubato del pane e l’ho assolto. Ti prego Signore abbi misericordia di me. Aiutami a ricominciare. Aiutami ad essere un uomo giusto.Dal Vangelo di Luca
Pilato voleva liberare Gesù. Perciò lo disse di nuovo ai presenti. Ma essi gridavano ancora più forte “In croce, in croce!”. Per la terza volta Pilato dichiarò “Ma che male ha fatto quest’uomo? Io non ho trovato in lui nessuna colpa che meriti la morte. Perciò lo farò frustare e poi lo lascerò libero”.
Essi però insistevano a gran voce nel chiedere che Gesù venisse crocifisso. Le loro grida diventarono sempre più forti.
Alla fine Pilato decise di lasciar fare come volevano. Avevano chiesto la liberazione di Barabba, e Pilato lo liberò. Invece consegnò Gesù alla morte come essi volevano. -
Il fiume va… non ha paura dell’oceano
di Toty Donno
Dicono che persino un fiume prima di riversarsi nell’oceano, tremi di paura. Guarda all’indietro per tutto il suo percorso le cime, le montagne, la lunga strada sinuosa attraverso le foreste e attraverso i villaggi e vede davanti a sé, un oceano così vasto, che entrarci dentro, sarebbe come sparire per sempre.
Però non c’è verso, il fiume non può tornare indietro. Nessuno può farlo. Tornare indietro è impossibile nell’esistenza. Puoi solo andare avanti.
Il fiume deve rischiare ed entrare nell’oceano. E soltanto quando entra nell’oceano, la sua paura sparisce. Perché solo allora, il fiume capisce che non si tratta di sparire nell’oceano, ma di trasformarsi in oceano.
Da un lato c’è la sparizione e dall’altro c’è la rinascita. Noi siamo così. Possiamo andare avanti e rischiare.
Coraggio! Avanza deciso e trasformati in Oceano! -
Lupetto di Mare
a cura Toty Donno
...ovvero piccolo marinaio con la salsedine nel sangue, la pelle di squalo e il cuore che batte al ritmo delle onde.
Ciao Ezio, erano in una vetrinetta in vendita a Otranto. Appena le ho viste mi sono ricordato di te, ed ho pensato di salutarti in questo modo penso originale, qui il tempo si è messo a nuvoloso con poca pioggia, tira un vento forte di scirocco. Ti mando un abbraccio fraterno amico mio, sperando che questo mio messaggio ti trovi in ottima forma e salute, ciao fratello…..stammi bene.
-
Capitano di lungo sorso
a cura Toty Donno
Ciao Ezio, erano in una vetrinetta in vendita a Otranto. Appena le ho viste mi sono ricordato di te, ed ho pensato di salutarti in questo modo penso originale, qui il tempo si è messo a nuvoloso con poca pioggia, tira un vento forte di scirocco. Ti mando un abbraccio fraterno amico mio, sperando che questo mio messaggio ti trovi in ottima forma e salute, ciao fratello…..stammi bene.
-
Paesaggio ligure (Toty Donno olio su tela 80×60)
Ciao Ezio, il mare è insieme padre e figlio, desiderio di ritornare in lui. Il mare è l’origine della vita, la gioia, la completezza. Il mare ha lunghe braccia protettive che ti possono ricevere sempre. Il mare è un fratello che dà molto senza ricevere niente. Buona giornata amico mio.
Toty - Attualità, Che cos'è la Marina Militare?, Le parabole e ritratti di Toty Donno, Marinai, Marinai di una volta, Racconti, Recensioni, Sociale e Solidarietà
I sogni dei marinai di una volta
di Toty Donno
I sogni dei marinai di una volta sono fatti di tanta fatica. Forse, se cerchiamo di prendere delle scorciatoie, perdiamo di vista la ragione per cui abbiamo cominciato a sognare e alla fine scopriamo che il sogno non ci appartiene più. Se ascoltiamo la saggezza del cuore il tempo infallibile ci farà incontrare il nostro destino, quello trascorso a bordo di questa vita e che ci fa riflettere e ricordare che:
“Quando stai per rinunciare, quando senti che la vita è stata troppo dura con te, ricordati chi sei: un marinaio di una volta. Ricorda il tuo sogno“.
A domani, buona ninna.