Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Recensioni,  Storia

13.6.1919, entra in servizio la regia nave Enrico Cosenz

di Carlo Di Nitto

Il regio cacciatorpediniere “Enrico Cosenz”, classe “La Masa”, ex nave Agostino Bertani, dislocava a pieno carico 875 tonnellate. Fu impostato il 23 dicembre 1917 e varato il 6 giugno 1919 nei Cantieri Odero di Sestri Ponente ed era entrato immediatamente in servizio il 13 giugno successivo.
Il “Cosenz”, originariamente portava il nome di “Agostino Bertani” (sigla BR). Nel 1919, appena entrato in attività,  venne impiegato nelle acque del golfo del Quarnaro all’epoca dell’impresa fiumana di Gabriele d’Annunzio. Schieratosi con i Legionari fiumani del movimento dannunziano, si trasferì da Trieste a Fiume.
Alla soluzione della crisi fiumana (gennaio 1921) l’unità rientrò a Pola e cambiò il nome in “Enrico Cosenz” assumendo la sigla CS.
Nel 1929 venne declassato a Torpediniera.
Durante il periodo bellico 1940-43 svolse una notevole attività di scorta al traffico, dapprima verso l’Africa settentrionale poi nel basso e medio Tirreno, disimpegnando negli ultimi tempi anche servizio di protezione al traffico tra l’Italia ed i mari Adriatico ed Egeo.

Il 25 settembre 1943 fu gravemente danneggiato per collisione con il piroscafo Ulisse che doveva scortare in Italia. Entrò nel vicino porticciolo croato di Lagosta per effettuare riparazioni alla falla che si era aperta nel locale macchine. Durante la permanenza a Lagosta subì diversi attacchi aerei da parte tedesca e fu colpito e ulteriormente danneggiato. Le bombe provocarono gravi incendi non domabili con i mezzi di bordo. Sbarcato quindi l’equipaggio, venne autoaffondato il 27 settembre 1943 nel centro del porto per evitarne la cattura da parte delle truppe germaniche. Nell’evento subì alcune perdite fra i componenti dell’equipaggio.
Aveva svolto 165 missioni di scorta di cui 14 di ricerca e caccia antisommergibili e 4 di posa mine, oltre a 41 missioni di vario genere, percorrendo otre 65.000 miglia e stabilendo un primato fra le siluranti.
Il suo motto fu “QUIS CONTRA NOS?” (Chi contro di noi?)
Onore ai Caduti!

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *