Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Recensioni,  Storia

Salvatore Marra

di Carlo Leone

(Nardò (LE), 21.4.1917 – Mare, 15.12.1940)

Salvatore Marra nasce a Nardò (LE) il 21.4.1917, figlio di Cosimo Damiano e Elvira Cordisco.
Arruolato volontario nella Regia Marina il 5.10.1935 in qualità di allievo Elettricista.
Il 1° marzo 1939 è promosso Sottocapo.
Il 16.2.940 è destinato sul regio sommergibile Tarantini.
E’ deceduto (disperso) il 15.12.1940 in Oceano Atlantico.
Unitamente a Vincenzo Spagnu
olo e Vito My, l’Associazione Marinai d’Italia Gruppo di Nardò gli ha intitolato la sede sociale.

Regio sommergibile Tarantini
Caratteristiche tecniche
Dislocamento: in superficie: 1166 t. – sommerso: 1484 t.
Lunghezza: 76,1 m.
Larghezza: 6,98 m.
Motori: principali 2D3500 HP – secondari 2E1500 HP
Velocità: in superficie: 18 nodi – sommerso: 8 nodi
Equipaggio. 7 Ufficiali – 50 Sottufficiali e comuni.

Breve storia
Il regio sommergibile Capitano Tarantini fu impostato il 5.4.1939 presso il Cantiere Tosi -Taranto
Fu varato il 7.1.1940 e consegnato alla Regia Marina il 16.3.1940.
Il 16.6.1940, al Comando del Capitano di corvetta Alberto Iaschi,  era in missione nelle acque di Gaudo  per effettuare opera di sbarramento presso i Dardanelli.
Il 27.6.1940 fu impiegato per pattugliamento nelle acque antistanti Haifa, ma il giorno successivo in Mar Jonio, mentre si trovava  in navigazione di superficie fu attaccato, senza subire danni, da un aereo nemico.
Il 31.8.1940, dopo aver effettuato missioni in Mediterraneo,  il sommergibile salpò da Trapani per trasferimento a  Bordeaux.
L’11.11.1940, salpo dalla base di BETASOM per operare nelle acque antistanti la Scozia ma venne travolto da una forte burrasca rendendolo non operativo.
Tra il 2 e il 4 dicembre venne avvistato da forze nemiche  che gli provocarono avarie gravi.
Il giorno successivo, a causa di violentissima tempesta, perse in mare il 2° C° N Sergio Ciotti.
Il 9 dicembre intraprese nuovamente la navigazione, scortato da unità tedesche.
Il 15.12.1940  fu colpito da un siluro del sommergibile Thunderbolt, che lo affondò.
Il relitto del regio sommergibile Capitano Tarantini giace ancora sul fondale sabbioso nel punto 43°30’102 N e 001°22’839 O a circa 15 miglia dalla costa, ad una profondità compresa tra i 35 ed i 40 metri.
Sopravvissero solo 5 membri dell’equipaggio.
Fu radiato il 18.10.1946.

Non fecero rientro alla base

Carmine Abate, sottocapo
Giovanni Arpe, comune
Corrado Baldini, comune
Francesco Basile, sottotenente di vascello
Valentino Borghetti, comune
Ugo Bucciol, secondo capo
Pasquale Bufalo, comune
Giorgio Caira (o Caita), comune
Salvatore Campisi, comune
Fulvio Campolongo, secondo capo
Alfonso Caradonna, sottocapo
Francesco Cassisa, comune
Angelo Catania, sottocapo
Agostino Cavallo, secondo capo
Giusto Centini, comune
Raffaele Ciccarelli, comune
Gino Cocozza, sottocapo
Domenico Colombo, comune
Giorgio Corazzi, guardiamarina
Leonardo Covelli, secondo capo
Amleto D’Alicis, secondo capo
Leo Ferdinando Del Ben (o Del Bene), comune
Francesco Ferrando, comune
Carlo Genovese, secondo capo
Romualdo Gerentini, sergente
Alfredo Grassano, sottocapo
Alfredo Iaschi, capitano di corvetta (comandante)
Antonio Ivaghes, sottocapo
Angelo La Greca, sottocapo
Dino Lamponi, comune
Calderoro Longo, comune
Salvatore Marra, sottocapo
Giovanni Maviglio, comune
Italo Mazzella, comune
Agostino Miotto, sottocapo
Onofrio Mommo, comune
Giuseppe Mongelli, comune
Carmelo Moschella, secondo capo
Giacomantonio Muccilli, comune
Giuseppe Papini, comune
Gioacchino Pastanella, capo di terza classe
Francesco Petracca, comune
Giuseppe Raimondi, secondo capo
Augusto Raiteri, capitano del Genio Navale (direttore di macchina)
Antonio Romano, comune
Enrico Rossini, capo di seconda classe
Angelo Rusconi, comune
Guido Sgattoni, comune
Francesco Taricco, tenente del Genio Navale
Biagio Tramontana, comune
Manlio Valchera, sottotenente di vascello
Ernesto Versa, tenente del Genio Navale
Giobatta Vigezzi, comune
Nello Zambelli, comune
Aldo Zunarelli, comune
Antonio Zuppelli, sottocapo
(fonte conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.com)

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *