Attualità,  Curiosità,  Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Recensioni,  Storia

25.8.2015 a Sciacca “Nave Hedia, nessun naufragio ma sequestro e strage francese”

di Gianni Lannes

Più di cinquant’anni fa, una nave mercantile con a bordo diciannove marinai italiani scomparve nel nulla nel Canale di Sicilia. «Mare in tempesta forza 8», riferì l’ultimo messaggio inviato via radio. Poi il silenzio. Un silenzio assordante che circonda tutt’oggi la verità sul mistero della nave Hedia, dispersa a largo delle coste del Nord Africa il 14 marzo 1962.

prigionieri-al-consolato-francese-fra-cui-sono-riconoscibili-alcuni-marinai-della-HediaDiciotto anni prima delle stragi di Ustica e Bologna, ancora una volta ci sono di mezzo le forze armate francesi. Filippo Graffeo (nativo di Sciacca) aveva appena 19 anni quando la nave su cui era imbarcato con altri 18 connazionali, venne sequestrata il 21 marzo 1962 nel Canale di Sicilia, dalla squadra navale francese del Mediterraneo, comandata dal vice ammiraglio Andrè Jubelin.
A causa delle proibitive condizioni del mare, il comandante Federico Agostinelli di Fano aveva da poco lanciato un S.O.S, raccolto da Radio Tunisi. L’ex mercantile Generous era sospettato dai transalpini di fornire armi – per conto di Enrico Mattei – al Fronte di Liberazione Nazionale algerino, per la guerra di liberazione dal colonialismo.
Il governo italiano si era inventato un naufragio inesistente per tutelare con la ragion di Stato gli affari correnti (il traforo del monte Bianco inaugurato il 15 settembre 1962 da Fanfani e Pompidou, bancario Rothschild), il club atomico Parigi-Bonn-Roma, l’affare petrolifero, e per non disturbare uno Stato alleato.
Algeria-1962Fanfani aveva detto pubblicamente: «Non possiamo scatenare una guerra contro un paese alleato per salvare la vita a venti uomini».
Una strage di innocenti lavoratori del mare costellata dal solito corollario istituzionale: menzogne, depistaggi insabbiamenti. Più recentemente, la disamina dei registri dei sinistri marittimi presso la Guardia Costiera italiana ha dissipato le nebbie sollevate per occultare la verità. Infatti, alla Capitaneria di Porto Empedocle, nonché presso la Direzione marittima di Palermo, di Venezia (luogo da cui era salpata la nave) e di Ravenna (dove aveva imbarcato un carico per la Spagna), non vi è alcuna traccia del presunto affondamento della nave Hedia.
Il 22 ottobre 2014 l’ex giornalista investigativo Gianni Lannes ha scritto all’ambasciatore di Francia in Italia, Catherine Colonna. Poi ha parlato al telefono con alcuni funzionari stanziati a palazzo Farnese, ricevendo rassicurazioni sulla collaborazione richiesta, ma a tutt’oggi la diplomazia d’oltralpe tace imbarazzata.

Il-mercantile-Hedia

Lannes invita il primo ministro pro tempore Matteo Renzi, a rendere di dominio pubblico i documenti segreti del Sios Marina e del Sifar, nonché a chiedere conto di questa strage al governo di Parigi, poiché una strage non va mai in prescrizione.
Riferimenti sitografici: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=HEDIA http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/08/vaticano-armi-droga-denaro-eliminazione.html http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2011/11/viandante-del-iii-millennio-biografia_11.html

25.8.2015 a Sciacca incontro conferenza per vittime nave Hedia (manifesto) - www.lavocedelmarinaio.com

Il convegno sarà preceduto da una conferenza stampa che si terrà martedì 25 agosto alle ore 16:00 presso i locali del Circolo Nautico “Il Corallo” di Sciacca, sito nel Piazzale Marinai D’Italia – Molo di Ponente – 92019 Sciacca (AG). Di questo e di tanto altro si parlerà anche nell’ambito di un convegno che si terrà martedì 25 agosto alle ore 21 presso l’Atrio Superiore del Comune di Sciacca (ingresso dalla Via Roma).Al convegno relazioneranno il giornalista Gianni Lannes e Accursio Graffeo, nipote del marinaio saccense scomparso Filippo, referente dell’associazione che raggruppa alcuni dei familiari degli scomparsi e promotore di numerose ricerche e studi sulla vicenda.

Per saperne di più digita sul motore di ricerca del blog Nave Hedia.

30 commenti

  • Accursio Graffeo

    Buongiorno
    Siete invitati alla conferenza stampa con la quale Lannes annuncia alla stampa che la Nave HEDIA scomparsa nel nulla il 14 marzo 1962 con diciannove marinai italiani a bordo non è mai naufragata!
    Nessun naufragio ma sequestro e strage francese!
    Riferimenti sitografici:
    http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/08/nave-hedia-in-fondo-al-mediterraneo-non.html
    http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=HEDIA
    http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/08/vaticano-armi-droga-denaro-eliminazione.html
    http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2011/11/viandante-del-iii-millennio-biografia_11.html
    La conferenza stampa si terrà martedì 25 agosto alle ore 16:00 presso i locali del Circolo Nautico “Il Corallo” di Sciacca, sito nel Piazzale Marinai D’Italia – Molo di Ponente – 92019 Sciacca (AG)
    http://www.circolonauticoilcorallo.it/
    Chi vi scrive è il promotore delle ricerche e rappresentante di acune famiglie degli scomparsi.
    http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1090610/hedia-un-mistero-del-mare-lungo-mezzo-secolola-nave-scomparve-con-19-italiani-a-bordo.shtml
    https://massim.wordpress.com/2014/05/30/la-hedia-scomparve-a-causa-di-un-complotto-maree/
    I diciannove marinai scomparsi provenivano da: Sciacca, Catania, Molfetta, Fano, Chioggia, Venezia, Trieste.
    Lo stesso giorno alla ore 21:00 ci sarà un incontro pubblico dal titolo: Nave HEDIA: strage di Stati alleati. 19 marinai italiani assassinati. Un altro mistero risolto da Gianni Lannes, che si terra nell’atrio superiore del municipio di Sciacca via Roma, 13, ingresso libero, allego locandina.
    Inoltre giorno 29 agosto 2015 ci sarà un altro incontro a Molfetta (BA)…
    Graffeo Accursio
    accursio.graffeo@gmail.com
    cell. 3396232810

  • Idamo Rossi

    Erano poveri marittimi, e noi non contiamo niente.. A pensare che senza di noi non avremmo nemmeno la carta per pulirci il culo..Povere famiglie…

  • EzIO VINCIGUERRA

    Ciao Idamo Rossi penso di condividere e sottoscrivere, povere famiglie abbandonate e lasciate sole in tutti i sensi.

  • Salvatore Atzori

    Si passa da sequestro a strage? M…. Sig Tenente… É la prima volta che la sento…

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Salvatore Atzori pensiamo sia così, chissà cosa hanno da dire i cugini anche di questo caso

  • Iacono Francesco

    Grandi marinai di una volta ma quelli siciliani sempre tra la gloria e la tristezza avvolte per la vita dura e triste, Liu… Letterio, dalla Madonnna delle Lettere, braccio destro di Rizzo, il grande comandante aveva una corsia preferenziale con lui, aveva una seconda opzione di comunicazioni…

  • Idamo Rossi

    li avranno trucidati tutti, altrimenti qualcuno si sarebbe fatto vivo. Se muore uno di terra tipo poliziotto od altro sottoscrizioni benefits alle famiglie, per i marittimi niente, quando naufragai andai atrovare la famiglia dell’elettricista, niente solo il telegramma del residente della repubblica

  • Gigi Rossi

    ” innocenti lavoratori del mare”…. dei trafficanti d’armi? Per cortesia, sono morti, rispettiamo la loro memoria, ma non si possono definire così dei trafficanti di strumenti di morte che fanno un traffico clandestino d’ armi…

  • Roberto Ginetto

    Quello fu la prima disgrazia in mare, la seconda fu Il D C9 di Ustica , sempre per mano Francese, e la terza ordine bombardare la libia recente. io la vedo e penso cosi.

  • Gigi Rossi

    Sul secondo episodio parlerei di passeggeri innocenti…se sono stati i Francesi ad abbattere il DC9 lo hanno fatto con la connivenza degli americani e sotto gli occhi dei radar della nostra aeronautica…il terzo episodio….anch’io avrei ordinato di annientare la colonna moto-corazzata di Gheddafi diretta a Bengasi con proposito di massacrarne i cittadini…certo col senno di poi…sarebbe stato meglio aver Gheddafi e non l’Isis alle porte di casa…ma sono tutti episodi a se’ stanti…con un comun denominatore i Francesi…

  • Francesco Ortega

    quando possa entro e commento , ma sono molto meno presente del solito come si dice: ” un aiu testa “

  • Francesco Ortega

    ma si troppo marcio in giro queste sono come diceva il “Principe” quisquiglie, pinzellacchere

  • Paolo Sfriso

    Caro Idamo, di questi tempi nemmeno un cartolina dall’usciere del ministero avrebbe ricevuto… Che vergogna..

  • Idamo Rossi

    siamo circonadt da tre parti da mari e da 4 parti dagl’ignoranza della vita del mare più assoluto, non abbiamo nemmeno più il ministero della marina mercantile…

  • Nicola Faino

    o l’ho sempre sostenuto che la strage di Ustica e’ opera dei caccia francesi imbarcati sulla Clemensou, che erano alla ricerca dell’aereo di Gheddafi, in volo x un paese dell’Est Europa ( non ricordo di quale si trattasse),rientrato in gran fretta a La Valletta dopo una soffiata che non si e’ mai saputo partita da chi e da dove e successivamente rientrato in Libia.

  • Lino Schiano

    Poichè qua si parla della Nave Heida, sono andato a leggere il blog o articolo di Giovanni Lannes e trovo scritto :
    .
    Sapete questo cosa significa ?
    Che questa Nave, magari senza che l’equipaggio ne sapesse niente, per i Francesi è stata ritenuta una Nave “cobelligerante” con i ribelli Algerini…….
    Oppure pensate che trasportare armi ad una parte in causa è come voler bene all’altra parte ?
    C’è sempre un perché delle cose ed i Francesi, (se sono stati loro), sono tenuti al segreto di guerra.
    A me così pare….

  • Lino Schiano

    Povere famiglie che non avranno neanche ricevuto l’indennità di zona di guerra.. 🙁

  • Gens Maris

    Nei gruppi di marittimi si toccano tasti che un normale lavoratore forse non riesce nemmeno ad immaginare e che forse avrà letto su qualche thriller ad intreccio internazionale…Eppure il trasporto marittimo è anche questo…Una volta c’erano i libri d’avventura alla Robinson Crusoe oggi c’è il thriller..

  • Lino Schiano

    Non ne volevo parlare più……..ma credete che gli Armatori siano stupidi ?
    Anche se la merce veniva in containers, certamente ne sapevano l’origine e la destinazione e sicuro il nolo è stato uno di quelli “buoni”….
    Poi il presunto o vero affondamento ha fatto si che le insurances pagassero i loro premi.
    Chi ci ha rimesso è stato l’equipaggio e le loro famiglie….

  • Roberto Ginetto

    Purtroppo era meglio che rimanesse Ghedafi vivo almeno teneva sotto controllo tutto nonostante la sua idea . Adesso ci sono tre bande di beduini che si sparono in più l’isis .Era meglio prima.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *