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Così parlò Schettino a due anni di distanza

di Antonio Lubello

Schettino a Le Figaro: “Colpa dei miei ufficiali . Non erano all’altezza”.

Ho appena finito di leggere le dichiarazione del comandante Francesco Schettino a Le Figaro e sono senza parole. Lontano dai giornalisti e dall’opinione pubblica italiana, che conosce bene le carte, il comandante Francesco Schettino ha deciso di concedere – a due anni dal naufragio – un’intervista in esclusiva a Le Figaro nella quale racconta la sua verità. Un’intervista per certi versi scioccante, nella quale il comandante della Costa Concordia si è tolto anche qualche sassolino dalle scarpe.
La prima bordata è nei confronti dei suoi ufficiali. Alla domanda: «Di cosa si pente e cosa non rifarebbe», la risposta del comandante non lascia spazio a dubbi: «Mi pento solo di aver avuto ai miei ordini ufficiali non all’altezza. Tutti pensano che guidare una nave sia come guidare un’auto, ma in verità il comandante opera solo per le manovre di ingresso e uscita dai porti, durante il resto della navigazione sono gli ufficiali a pilotare. Di tutti questi ufficiali e personale, non so se per paura o per eccessivo rispetto, non uno mi ha detto cosa stava realmente accadendo!». Qualche frecciata arriva anche per la Costa Crociere. E così, dopo aver definito «l’inchino» una «pratica corrente e approvata dalla compagnia», si domanda: «Come si può condannare una persona che ha subito un naufragio? E perché non indagare anche un armatore che ha costruito una nave con delle porte stagne che non hanno funzionato?».
Schettino non dispera di tornare sul ponte di una nave. Lo farà – dice però – solo quando tornerà ad avere la fiducia dell’opinione pubblica. Quest’ultima infatti «deve comprendere che in qualità di comandante ho messo la mia vita in pericolo per salvare dei passeggeri. Come provano le registrazioni della scatola nera. Ho volutamente portato la Concordia verso gli scogli. In anima e in coscienza è stata una scelta strategica». Ritorno su una nave, dunque, ma Schettino pone una condizione:«Certamente non più battente bandiera italiana».

La Costa Concordia e Francesco Schettino -  Copia

7 commenti

  • Alfonso Giuliano

    Nei paesi “normali” come previsto dal diritto marittimo che è legge, Il Comandante che abbandona la sua nave va in gattabuia da 3 a 12 anni senza considerare le aggravanti…

  • Alberto Fiorino

    Bravo….ma qui come sai “alteriamo” qualsiasi cosa che rappresenta per alcuni “processo all’intenzione”…erratamente e non i fatti “concreti e veri” sull’agire umano e sulle norme che dovrebbero essere sacrosante e a tutela delle persone “cittadini e utenti”……

  • MARCO MATTEI

    Gran paraculo, però se fosse accertato che le porte stagne non abbiano funzionato, l’armatore avrebbe le sue responsabilità.

  • Oscar Rossi

    .. quando ha urtato lo scoglio, la gente era a cena: stavano gustando i suoi famosi ” spaghetti allo scoglio ” specialità dello Chef, ricetta suggerita da Schettino. Nomen omen….

  • Salvatore Buono

    Io sono convinto che alla fine diventerà un eroe e gli chiederanno pure scusa. Meditate gente, meditate….

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