31 commenti

  • Fernando Termentini

    Oggi ho raggiunto il traguardo dei settanta anni, un’età in cui ormai le emozioni dovrebbero far parte del passato. Invece per me non è stato così perché mi sono commosso per la vicinanza e l’affetto dimostrato da centinaia di amici che mi hanno formulato gli auguri di buon compleanno per telefono e su FB.

    Gli auguri più belli dopo quelli dei miei famigliari accompagnati da parole di stima, arrivati anche dall’India, da Massimiliano.

    Ho cercato di essere cortese rispondendo a ciascuno, ma credo di aver sicuramente dimenticato qualcuno, per cui voglio inviare a tutti incondizionatamente i miei ringraziamenti più sentiti rinnovando l’appello di non arrenderci e continuare ad impegnarci per i nostri due concittadini, Massimiliano e Salvatore.

    A loro devono essere restituiti dallo Stato i diritti che competono a tutti i nostri fratelli in uniforme che in questo momento stanno rischiando la loro vita in terre lontane restituendo la pace compromessa e garantendo al nostro Paese la credibilità che merita che da altri, invece, è stata svenduta per interessi settoriali.

    Grazie di cuore care amici e cari amici e continuiamo ad impegnarci per mantenere alto il nome dell’Italia

  • EZIO VINCIGUERRA

    …e una settimana di intensa preghiera affinché i “potenti” prendano la saggia decisione.

  • Arpaia Teresa

    Decisamente resto senza parole..questo silenzio da parte di chi di dovere é assordante..mah…buona domenica..speriamo in bn..

  • EZIO VINCIGUERRA

    comprendo ogni vostro e mio sfogo carissimo Carmelo Scimone …se non slittano ancora il 3 febbraio p.v. ci sarà una sentenza e da li si vedrà il da farsi. Nell’attesa accendiamo una candela…

  • Silvana De Angelis

    Fate attenzione alla tristezza: è un vizio!………….BUONA DOMENICA AMANTI DEL MARE……E…..con un pizzico di allegria e un sorriso!

  • Stefano Tronconi

    IL SEQUESTRO DEI MARO’ LATORRE E GIRONE – FINALMENTE QUALCUNO SEMBRA DARCI (SERIAMENTE) ASCOLTO ……. 25 Gennaio 2014 Stefano Tronconi Grazie davvero a quei parlamentari che in questi ultimi giorni ci hanno dedicato il loro tempo e che, con pazienza e serietà, si sono dedicati a capire insieme a noi le ragioni per cui dal Giugno scorso non ci stanchiamo di ripetere che Latorre e Girone sono, prima di tutto e prima di qualsiasi altra disputa giurisdizionale tra Stati, due uomini sequestrati e prigionieri di due governi incapaci e corrotti, la cui innocenza, dopo l’indegno processo mediatico che hanno subito, va ora ristabilita agli occhi degli italiani, degli indiani e del mondo. In questi giorni in cui, dopo due anni di letargo, tutti, in particolare politici e giornalisti, sembrano risvegliarsi dal torpore per denunciare come male sia stata gestita la vicenda dei nostri due Marò e per piantare una propria bandiera in vista dell’attesa conclusione della vicenda, noi, per doveroso rispetto, non faremo per il momento qui i nomi dei ‘nostri’ parlamentari, due dei quali parte della delegazione che si recherà in visita a Delhi, anche se, siamo sicuri, non sarà difficile presto individuarli. E non li faremo anche perché crediamo fermamente che oggi, chiunque provi ad issare una bandiera di parte politica sul caso Marò o è in malafede o, semplicemente, non ha ancora capito niente di quanto successo. Naturalmente non ci aspettiamo sviluppi particolari da questo viaggio in India che è stato trasformato dal governo, con l’aperta complicità dei presidenti delle Commissioni Estero del Parlamento, Casini e Cicchitto, in un semplice viaggio di poche ore ad uso dei media e della propaganda politica con l’unico vero scopo di ‘sterilizzare’ iniziative potenzialmente più incisive che erano state annunciate. Confidiamo però che d’ora in poi le discussioni e le iniziative che avranno come soggetto attivo le Commissioni Estero di entrambi i rami del parlamento saranno radicalmente diverse dal ‘nulla’ che sulla vicenda Marò tali commissioni hanno prodotto finora. E questo non potrà che avere effetti a cascata. Confidiamo nei parlamentari che ci hanno dato ascolto, con cui contiamo ora di aver stabilito un filo diretto che potrà rimanere tale per tutta la residua durata di questa vicenda e che ci aspettiamo che non ci deludano. Certo, prima di ogni altra cosa, la priorità strategica rimane quella di ottenere il rientro in Italia di Latorre e Girone. La priorità tattica rimane quella di impedire che, non essendo in grado di produrre alcun capo d’accusa credibile in tribunale, l’India possa ora pensare di continuare il gioco che le si è lasciato condurre da due anni a questa parte prolungando ancora la farsa con l’applicazione di una legge medievale e barbara come la SUA, che ancora prima che per l’inesistente rischio di pena capitale a danno di Latorre e Girone, è medievale e barbara per il fatto che impone l’inversione dell’onere della prova. Per ottenere questo però bisogna anche decidersi a far capire all’India che l’Italia, se necessario, è pronta a rivelare tutti i crimini commessi nei confronti di Latorre e Girone all’opinione pubblica internazionale con grave e irreparabile danno per la reputazione dell’India stessa. Bisogna che finalmente, in sostituzione dei belati usciti prima dalle bocche dei ministri del governo Monti ed ora ad quelle del ministri del governo Letta, anche l’Italia si decida ad usare un linguaggio che l’India capisca. Confidiamo che, nei tempi e nei modi dovuti, ora questo succederà. Confidiamo che da oggi si volti pagina.

  • EZIO VINCIGUERRA

    🙂 a pensar male si fa peccato ma adesso le percentuali sono così alte che non è un caso.

  • Carmine Nuzzolo

    Grazie Ezio, riesci sempre a toccare quella parte nascosta del cuore, in ogni uno di noi. Un grande abbraccio con affetto

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