Attualità,  Che cos'è la Marina Militare?,  Marinai,  Naviglio,  Racconti,  Recensioni,  Storia

Salvatore Todaro (71° anniversario della scomparsa)

di Marino Miccoli

CORAGGIO, UMANITA’ E VALORE.

14 dicembre 1942 – 14 dicembre 2013.
Ricorre il 71° anniversario della scomparsa di uno dei più grandi Marinai che la Marina possa vantare di avere avuto tra i suoi ranghi. Per far comprendere meglio a tutti  ciò che era e ciò che oggi ancora rappresenta questo grande Comandante  è opportuno leggere il breve dialogo che segue.

Il comandante Salvatore Todaro (www.lavocedelmarinaio.com)Il Comandante ha penetranti occhi neri, gli zigomi sporgenti e le guance un po’ infossate; sul mento spicca una barbetta curata, è un sottile ed elegante pizzetto che lo rende inconfondibile. Nelle sue azioni di guerra lo distingue l’astuzia, la furbizia di una  vecchia volpe congiunta al coraggio di un leone e dimostra di possedere il valore e l’etica di un antico cavaliere questo Ufficiale di Marina siciliano. Salvatore Tòdaro (nato a Messina il 16.9.1908) è l’unico comandante di sommergibile a cui non piace usare l’arma del siluro: “Sono armi imperfette affermerà più di una volta – lente e troppo costose. La vera arma da guerra è il cannone.”.  Di bocche da fuoco ne ha due da 100 mm sulla coperta del suo battello, il Regio Sommergibile  “Comandante Cappellini” e quando con il periscopio inquadra una nave nemica, Salvatore Tòdaro ordina immancabilmente l’emersione. Ingaggia lo scontro a fuoco, affonda a cannonate la nave nemica e poi ne raccoglie i naufraghi. Lui è incurante della spietata legge che vige durante la guerra di mare la quale stabilisce che i naufraghi devono essere abbandonati in balìa delle onde, al loro destino. Questo perché l’unità che ha affondato un’altra nave deve fuggire al più presto dal luogo in cui è avvenuto il combattimento, per non rischiare di essere affondata dalle altre navi che stanno accorrendo sul posto. Per questo suo particolare comportamento Salvatore Tòdaro non si attende congratulazioni dagli alti papaveri gallonati. Infatti l’ammiraglio tedesco Karl Doenitz, stimato comandante di tutti gli U-boot e abile stratega della guerra sottomarina, lo chiama a rapporto e, messolo sull’attenti, lo rimprovera investendolo con una colossale “arronzata”:
– “Voi siete un valoroso, ma soprattutto un pazzo! Ci sono due cose che non riesco assolutamente a capire. Voi comandate un sommergibile e invece preferite fare la guerra di superficie. Questo sarebbe ancora tollerabile: potrei affidarvi il comando di un incrociatore tedesco. Ma voi sareste capace di farlo andare a picco per raccogliere i naufraghi nemici. E questo è intollerabile! La guerra e guerra, i naufraghi sanno qual è il loro destino. Voi avete rischiato l’affondamento del sommergibile per uno stupido sentimentalismo. Nessun ufficiale tedesco avrebbe agito come voi”.
Il Comandante Tòdaro risponde freddamente:
– “Il fatto è, ammiraglio, che io in quel momento sentivo sulla schiena il peso di molti secoli di civiltà. Un ufficiale tedesco, forse, non avrebbe sentito quel peso”.
L’ammiraglio Doenitz ha un sussulto.
Tòdaro comprende che, a causa della sua risposta, può essere arrestato.
Ma per il Comandante tedesco il coraggio è la dote che ammira di più negli uomini, anche se gli è difficile capire quel particolare “tipo” di coraggio dimostrato dall’Italiano che ha dinanzi a sé. Alla fine Karl Doenitz  sorride dicendo:
– “Mi sono meritato questa risposta!” – e gli tende la mano.

Concludo questo mio breve scritto con un’esortazione: chiunque indossi la divisa blu con le stellette ed il solino ne sia fiero e, soprattutto, la onori tutti i giorni con il proprio impegno. Fedele al giuramento pronunciato al Tricolore nella più bella stagione della vita, rammenti sempre che quella uniforme è stata onorata da grandi Marinai e veri Uomini, proprio come ha fatto Salvatore Tòdaro. Egli ha dimostrato ai nemici, agli alleati e al mondo intero come sa battersi il Marinaio italiano e che coraggio, umanità e valore sono le doti personali che lo contraddistinguono.
(Dialogo tratto dal libro di don Teresio Bosco “Di professione uomini”,1971).

57 commenti

  • LAURA BENEDINI

    MA CE NE SONO ANCORA IN CIRCOLAZIONE DI UOMINI CON LE PALLE COME TODARO ?????? SECONDO ME DEBBONO RICORRERE AL CHIRURGO PER FARSELE RIATTACCARE SE LE VOGLIONO AVERE.

  • EZIO VINCIGUERRA

    hhahahhahh 🙂 Buonasera Laura Benedini carissima, sarebbe bello non pensare al passato, quello che fa male intendo, ma come mi disse un Grande, con il passato non si chiude mai veramente perché ti viene sempre a cercare, e ti trova, aggiungo io.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Riposa in pace marinaio e signore d’altri tempi, le istituzioni ti hanno dimenticato…noi marinai di una volta, NO!

  • Filippo Tito

    credo che uomini cosi’ ce ne siano ancora, purtroppo l’italia e gli italiani tendono a dimenticarsi la parte migliore di loro stessi e a far prevalere la peggiore

  • Alessandro Fulcheris

    in un altro posto avrebbe fior di Vie e Piazze intitolate a lui…purtroppo siamo in Italia, e pensare quanto l’ha amata, come tantissimi altri eroi…ONORE A LEI COMANDANTE TODARO

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buongiorno a tutti e grazie della segnalazione a Pierre Nicoletti e Paolo Gulminelli
    …marinai di una volta, marinai per sempre!

  • Giuseppe Manganaro

    Troppo bella per non condividere.. E il dialogo sulla civiltà? E poi, nato a Messina, è già una garanzia, no?

  • EZIO VINCIGUERRA

    Grazie Giuseppe Manganaro per la solidale condivisione, ho apprezzato Capitano oh mio Capitano…anche le altre condivisioni in rete.
    Un abbraccio a te e a tutti

  • Alessandro Fulcheris

    Ho scartabellato un pò ma non riesco a trovare il libro sul quale è pubblicata la lettera che il comandante del Kabalo inviò in Italia. Le lance di salvataggio del piroscafo affondato in mezzo all’atlantico furono trainate dal sommergibile di Todaro fino in vicinanza della costa, prendendo su di sè gravissimo rischio. La lettera suonava più o meno così “Fortunata è quella Nazione che ha figli come il Comandante Todaro, andatene orgogliosi”.

  • FRANCESCO CONDELLO

    NESSUNA MARINA AL MONDO HA AVUTO QUESTO GRANDE UOMO.ONORE E GLORIA AL COMANDANTE TODARO,SEMPRE PRESENTE IN TUTTI NOI.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao a tutti. Carissimo Francesco Condello penso di concordare almeno per quanto riguarda la storia della recente marineria…affianca l’ammiraglio Nelson!

  • EZIO VINCIGUERRA

    🙂 grazie Franco e buongiorno a tutti.
    Penso che uno dei tanti problemi che ci affliggono come umanità sia dovuta dal fatto che bisogna essere sempre toccanti… Sarebbe bello non pensare al passato, quello che fa male intendo (anche agli illuminati di niente), ma come mi disse un Grande, con il passato non si chiude mai veramente perché ti viene sempre a cercare, e ti trova, aggiungo io.

  • Antonio Raspa

    Il libro è Il Comandante Salvatore Todaro di Armando Boscolo – Ed.i Giovanni Volpe Editore, 1970

  • Francesco Iacono

    Onori al Comandante Todaro, messinese, eroe e signore dei mari, morto il 14 dicembre 1942 durante un’incursione inglese in Libia…

  • Sergio Cavacece

    orgogliosamente è un mio concittadino che però è poco conosciuto in città PURTROPPO!!! anche io non ricordavo questa data e mi cospargo il capo di cenere!!!!!!!

  • Paolo Gulminelli

    sarasota.altervista.org; Com.te Todaro – MAgo Baku scritto attraverso le memorie della figlia la Sig.ra Graziella Todaro!

  • Giuseppe Sciuto

    Buon giorno a te Ezio …… Ma questi sono Eroi…….. Sn uomini di un altra stoffa…. Nelle scuole dovrebbero insegnare il Valore di questi grandi italiani.

  • Giuseppe Manganaro

    Io, però, avrei detto “qualche millennio di civiltà” alle spalle.. Forse avrebbe reso ancora meglio l’idea..

  • Angelo APRILE

    Grazie Ezio per aver riportato alla luce la straoedinaria leggenda del Comandante Salvatore
    TODARO che avevo letto con commozione. Peccato che le Istituzioni quasi ignorano questo
    erone e grande signore della guerra, il motivo non
    lo conosco ma sarebbe interessante conoscere il
    cavillo che ha permesso ai gerarchi di emarginarlo.
    Perchè non proporre alla Stato Maggiore Marina
    per il futuro una messa solenne il 14 Dicembre data della sua morte? Ti ringrazio con affetto.

  • Cesare Rossi

    Rendiamo gli ultimi onori alle sue spoglie mortali. Quando un Uomo del suo calibro ci lascia, è sempre una grande perdita. Il suo ricordo resterà sempre fra noi.

  • Fassio Mini

    IL 15 dicembre dello scorso anno, Betasom ha reso omaggio al comandante Todaro, con visita e deposizione di cuscino di fiori sulla sua tomba al cimitero della Purificazione di Livorno, dove vivo. Sul nostro forum c’è un report fotografico della giornata. UN saluto a tutti.

  • Fassio Mini

    Mi dimenticavo, alla cerimonia era Presente uno degli ultimi membri dell’equipaggio del sommergibile Cappellini comandato da Todaro in tante missioni.

  • Ileana Ghezzi

    Ed il mio Capo Ghezzi e’ ancora uno dei suoi “grandi” uomini!!!!!! Estremamente orgogliosa del mio papà!

  • Marinaio di Lago

    Buon giorno a voi carissimi, questi sono Eroi e anche Uomini di un altra stoffa. Nelle scuole (anche quelle a carattere militare) dovrebbero insegnare il Valore di questi grandi italiani.

  • Pasquale Stella

    detto benissimo caro Ezio, signori ——- oggi purtroppo molti mon son degni di rapprsentare con il solino …… i nostri eroi ,uomini d’onore che si sono immolati per la patria additando , principi quale ,,,,onore,onesta’, coraggio,lealta’e fedelta’,amara costazione vedere un presidente di gruppo, tutelato , caldeggiato, e protetto diciamolo pure da chi non dovrebbe permette certe cose,,,ha volte dico a mio padre ,,, ma chi telo ha fatto pare , se oggi non hai continuita’ ,perche’ gli interessi personali e tutti quei valori sono passati nel dimenticatoio.. ho l’amaro in bocca ,,,nostante sia diventato pres. della sez. bers. in corato. saro’ sempre . vero .marinaio ,,, per sempre….un caro saluto ..approfito per esternarti i piu’ sinceri aguri natalizi e di un sereno nuovo anno,che ti prego di estendere in famigla, ed in quella marinara tutta.. pasquale stella.

  • Luigi Coronese

    per quelli che non sono stati marinai, per i giovani di oggi, per tutti quelli che non sanno cose’ l’Amore per la propia patria….questo e’ un uomo che ha fatto l’Italia

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *