23.12.1978, vigilanza pesca e soccorso in mare…
…per l’inabissamento dell’aereo DC-9-32 dell’Alitalia I-DIK Q volo 4128.
Riceviamo e pubblichiamo.
Dopo cinque giorni di navigazione nella zona assegnata alla vigilanza pesca, la notte del 22 dicembre 1978 la Nave Todaro si dirigeva verso l’Isola di Lampedusa in attesa di cessare l’attività di vigilanza.
In questa circostanza la nave non veniva sostituita da nessuna altra unità per il fermo pesca del periodo natalizio, quindi si faceva ritorno alla base di Augusta. L’imprevisto era dietro l’angolo. Marisicilia Messina, comando di dipendenza per l’attività di vigilanza pesca, comunica al Comandate della Nave, C.F. Colonna di Stigliano, di dirigesi con l’unità per prestare soccorso nel mare antistante Punta Rais ( Palermo), dove alle 00,40 circa si era inabissato l’aereo DC-9 del volo Alitalia 4128 Roma – Palermo con 129 persone tra passeggeri ed equipaggio.
La voce si è sparsa a bordo e il silenzio, come un velo, coprì la nave.
A causa della mancanza di personale che era in licenza ordinaria invernale, eravamo stanchi per i turni di guardia ravvicinati. Una notte in cui il tempo non era favorevole e il mare tempestoso, la forza, che coinvolgeva tutti e ammutoliva la stanchezza , era quella di fare presto e giungere in tempo per poter salvare qualche vita umana. Rotta Palermo con le macchine al massimo dei giri.
Le turbo soffianti fischiavano inneggiando la loro massima potenza, una notte in bianco in attesa dell’alba e proprio alle prime luci del giorno 23 dicembre giungevamo nel golfo di Palermo.
Il porto era affollato di natanti e unità di soccorso e nel mare antistante galleggiavano alcuni resti appartenenti ad un ala del DC-9. Il Comandante assunse il comando di coordinatore delle ricerche. Chi era libero dalla guardia dava comunque il suo supporto in coperta ad osservare il mare nella speranza di vedere qualcuno da salvare. La temperatura del mare era molto bassa e dopo tante ore la speranza di trovare delle persone in vita si era fatta vana.
Ciò che non cancellerò mai dalla mia mente è l’immagine di due scarpette da neonato legate assieme che galleggiavano tra le onde, un atroce pensiero che mi sconvolge ogni qualvolta penso a quel tragico giorno.
La sera del 24 ormeggiavamo al molo del porto di Palermo, una gran folla ci aspettava, tra essi curiosi, giornalisti, ma sopratutto parenti dei dispersi che, alla vista della nostra imbarcazione, scrutavano ogni minima speranza che noi, purtroppo, …non portavamo!
Si salvarono solo 21 persone, soccorse da un peschereccio che aveva assistito all’impatto del DC-9 con l’acqua. Queste persone si salvarono perché il troncone di coda dell’aereo si spezzò in due e inconsapevolmente si trovarono in acqua. La fusoliera e il troncone centrale dell’aereo affondarono rapidamente trascinando con sé le altre persone.
Un natale quello del 1978 che non dimenticherò mai.
25 commenti
osvaldo
sono avvenimenti che ti segnano la vita e che ricorderai sempre, ne so qualcosa, bravi a sopportare tanta fatica e il ricordo delle due scarpette la dice tutta.
buon natale e buon anno, ciao frà.
Domenico Capobianco
..GM(MD) COMSQUACORV1 – Grosso-Todaro -De Cristofaro-Visentini Augusta Settembre 1973 Maggio 1974….
Domenico Capobianco
…nostalgia canaglia….
EZIO VINCIGUERRA
Buongiorno Domenico Capobianco deve essere stata una esperienza indimenticabile vero?
Doc carissimo, aggiungo solamente che siete stati comunque grandi e di esempio. Un abbraccio e auguri
Domenico Capobianco
nel 1978 gia’ ero in congedo,caro Ezio pero’ ero a bordo di Nave De Cristofaro quando fu mitragliata da un ”Mirage” libico durante una guardia pesca nel canale di Sicilia il 21 settembre 1973. Ricevetti un ”encomio solenne” dal Ministro Tanassi….
Salvatore Cagliari
La mia Nave
Io ero sulla Todaro quel giorno.
Domenico Capobianco
Salvatore,quale giorno? il 21 settembre 1973?
Salvatore Cagliari
il giorno che è stata mitragliata
si io non mi ricordo di lei io stavo sulla Todaro
Domenico Capobianco
io ero sulla De Cristofaro,arrivato ad augusta il giorno prima da Marispedal Taranto ,ero stato nominato ufficiale dei servizi sanitari della prima squadriglia scuola comando,il comando era su Nave Grosso, Il Comandante Gallo comandava la squadriglia,ed il comandante Celli la flottiglia.Il Comandante Barbalonga comandava la De Cristofaro . Dopo il conflitto con l’aereo libico,il giorno dopo fummo rilevati dal Caccia ”IL Fante” su cui fui trasbordato,e la de Cristofaro rientro’ ad Augusta, con un ferito(lieve) ,dove poi ritornammo dopo circa 6 giorni. Con me ebbero l’encomio solenne il Comandante Barbalonga.il Sergente cannoniere Sponziello,ed il Sergente furiere Grasselli ,quest’ultimo negli anni successivi fu ammazzato al Ministero a Roma da un collega.
Salvatore Cagliari
Io ero sergente motorista, ricordo il primo stato di approntamento si partì subito a venirvi incontro
ho curiosato sulle sue foto, mi perdoni
ma ho notato che la nave dove si fa passaggio in seggiovia non è la Fante ma proprio la Todaro
F550 è la mitica TODARO
Domenico Capobianco
io non ricordo bene quando fu scattata quella foto,probabilmente in un’altra esercitazione con la Todaro,F550 ha riconosciuto qualche collega sulle mie
Salvatore Cagliari
no comunque i volti non sono estraanei, ci si incontrava in franchigia o agli ormeggi
Domenico Capobianco
pero’ si ricorda del Comandante Gallo e del comandante Barbalonga?
Salvatore Cagliari
io mi sono congedato nel 75 fine ferma, di anni 6
Barbalonga mi sembra che era il comandante di squadriglia se non erro
Domenico Capobianco
poco tempo dopo imbarcai sulla Visentini appena uscita dai lavori dall’Arsenale,ed al largo dello stretto di Messina il Comandante volle collaudare il cannone di poppa…al primo colpo il cannone ando’ in mille pezzi,alcuni volarono in Plancia e ci salvammo per miracolo io mi sono congedato alla fine di Agosto 1974…dopo 18 mesi.
Francesco Carriglio
Caro Ezio, ho letto nel tuo blog la pagina riguardante la caduta dell’aereo Alitalia Roma – Palermo del 23.12.1978 ed ho aggiunto la mia testimonianza. Approfitto per augurati un sereno Natale e un felice Anno 2014.
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Francesco è una testimonianza commovente che ci riporta indietro nel tempo e, che purtroppo, non dimenticheremo mai. Mi hai veramente commosso. Grazie. Serene festività anche a te e ai tuoi cari.
P.s. dai commenti puoi evincere che abbiamo fatto incontrare due vecchi amici.
Francesco Carriglio
Grazie ancora Ezio di aver condiviso la mia testimonianza. L’articolo va bene così come le testimonianza degli amici. Un saluto e a presto.
Marinaio di Lago
Ciao e grazie a voi per questa commovente testimonianza. Mi sarebbe piaciuto vedere pubblicato a fine articolo una tua foto di marinaio di allora e non quella della nave. Un abbraccio e colgo l’occasione per augurare a voi e ai vostri cari serene festività.
Camillo Foti
condivido
Domenico Capobianco
io mi sono congedato alla fine di Agosto 1974…dopo 18 mesi.
Francesco Rini
Domenico, ma tu sei per caso il fratello di Ernesto? L’elettricista poi passato nel CEMM…che vive a Taranto.
Domenico Capobianco
no Francesco,non sono io.
Salvatore Massa
C’ero anch’io, l’unica cosa che avvistammo fu il corpo di un delfino con un taglio lungo e profondo,che visto da lontano ci fece rabbrividire.
Sgt Ecg Massa da Palermo,imbarcato da Marzo 78 a Giugno 79.
Leopoldo Torrini
Un saluto a tutti, chiedo scusa del disturbo per chiedere se qualcuno imbarcato su Nave Todaro ha conosciuto Manfredo Ursi corso 1963 MA, imbarcato sul Todaro dalla sua entrata in servizio (1964 mi pare) fino al 1971. La mia mail è leopoldo.torrini@yahoo.it , su fb mi si riconosce per il nastro giallo in foto in segno di vicinanza ai nostri Fucilieri.
Grazie a tutti (ex Sgt-Em corso 1984/B – Nave Maestrale)