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La mia passione per il mare la Marina Militare

di Michele Tocci

Ciao Ezio e ciao a tutti gli amici del marinaio,
devo dire da subito che la passione per il mare è iniziata d’estate, quando i miei affittavano un appartamento a Trebisacce (CS), un paese vicino alla mia natia Castrovillari, più precisamente quando avevo circa tre anni ed ogni anno aspettavo l’estate per vedere ed ammirare il mare. A sei anni circa, iniziò anche la passione per le barche e i pescherecci che vedevo arrivare alla banchina del molo per portare il pescato. Io restavo affascinato nell’ammirare questi, per me, mastodontici natanti. Un giorno d’estate, uno come tanti, caro amico,  mi portò a bordo per appagare la mia sete di conoscenza su quelle bellezze che solcavano i mari. Dopo aver girato in lungo ed in largo per il peschereccio, chiedendo ai marinai un po’ di tutto, scesi a terra euforico per tutto quello che avevo appreso sulle barche. La prima cosa che dissi a mia madre, dopo tutta la mia visita a bordo, fu:
– “ io da grande faro il marinaio!“.
Dieci anni dopo, camminando per le vie del mio paese, vidi affisso un manifesto che decantava:
-”Vieni in Marina sarai un tecnico girerai il mondo”
Fu questa fu la chiave di volta. Mi recai subito al Comune per prendere il modulo d’iscrizione. Lo compilai e, di corsa, tornai all’ufficio leva. Li mi dissero che era necessaria la firma di mio padre essendo io minorenne.
Dopo lunghe insistenze, riuscii a portare mio padre in Comune per la firma. Spedii il modulo compilato regolarmente e, sin dal primo giorno, non aspettavo altro che il postino bussasse alla mia porta sperando che mi portasse la risposta con la chiamata in Marina Militare. Alla fine dell’estate,  arrivò finalmente quella sospirata risposta che confermava l’accettazione della domanda e l’invito a  recarmi, nella metà del mese di ottobre, alla stazione di Taranto, dove sarei stato accompagnato dal personale della Marina  per portarmi alle Scuole “Lorenzo Bezzi” per effettuare le prove psicotecniche e per le visite mediche.
Fu subito gioia immensa,  e nell’augurio di indossare la divisa da marinaio, aspettavo con ansia il fatidico giorno della partenza.
Quella mattina ricordo che arrivai in stazione e trovai altri ragazzi più o meno coetanei. Un Sottufficiale fece l’appello e, quando verificò che non mancava nessuno, ci fece salire su un camion che ci portò a destinazione.
Non sto a dirvi quale fu la mia gioia quando varcai il cancello delle Scuole. Passai lì tre giorni favolosamente stupendi, vedendo  marinai dappertutto. Ultimate tutte le procedure burocratiche ricordo che ci riportarono alla stazione, non prima di averci comunicato che da lì a poco ci avrebbero fatto recapitare una lettera ai nostri rispettivi domicili nella quale si attestava l’idoneità al servizio militare. Quell’attesa per me fu stata stressante ma la speranza di entrare a far parte della Marina Militare non mi abbandonò mai.
La risposta arrivò i primi giorni di maggio. Tornando  da scuola mia madre mi disse:
– “sul tavolo c’è una lettera per te!”.
Non stavo nella pelle, le mani mi tremavano per l’ansia, non riuscivo ad aprire la busta, infine estrassi la lettera e lessi il contenuto:
– “Tocci  Michele è stato ammesso alla ferma sessennale in Marina e deve presentarsi il 24 agosto 1967  a La Maddalena”.
La busta conteneva anche il biglietto del treno sino a Civitavecchia ed anche quello per il traghetto, sino ad Olbia. Fino ad allora  non sapevo dove fosse ubicata La Maddalena, mi munii di atlante e trovatala dissi, tra me, che già avrei iniziato la mia avventura con una traversata in mare.
Da quel  24 agosto 1967 iniziò per me una nuova vita fatta di nuove esperienze.
Arrivai a Olbia e trovai altri allievi. All’arrivo nel porto de La Maddalena, un  autobus  ci accompagnò a destinazione. Il giorno dopo, iniziò la vestizione, mi venne assegnata la categoria TM/MC (tecnico di macchine) e la  matricola 67VO214M. Iniziarono così le tante giornate di studio fatte anche di attività militari, sino alla fine del corso.
La prima volta che mi recai in franchigia così in marinai chiamano la libera uscita esclamai:
– “ecco, finalmente, anch’io sono un marinaio!” anche se in verità ero solo allievo, uno delle tante “padelle bianche” che giravano per La Maddalena.
A fine  corso  arrivarono le destinazioni di servizio, la mia fu Fregata Antisom Cigno, di stanza a La Spezia. Ero raggiante  anche se in cuor mio avrei preferito una grande nave. Giunsi a bordo   il 17 agosto 1968 e dovetti ricredermi, perché la nave non era poi così piccola. iniziai  finalmente la mia vita da marinaio, su una nave della Marina Militare. Quando salii la scaletta  a poppa  della nave, trovai la guardia  e  l’ufficiale di picchetto al quale consegnai il mio foglio di destinazione. Un Sottufficiale che apparteneva al mio futuro 7/8 reparto mi prese in consegna e mi portò negli alloggi marinai.
La vita di bordo era molto  diversa dalle Scuole; quando la nave era ormeggiata in porto eseguivamo vari lavori di manutenzione mettendo in pratica tutto ciò che avevamo appresso teoricamente alle scuole mentre in navigazione facevo le guardie nei locali macchine e caldaie. Rimasi imbarcato su nave Cigno sino al 05 febbraio 1970.
Il giorno seguente fui destinato a Taranto sul Rimorchiatore Porto  Fossone. Ci arrivai alcuni giorni dopo perché mi era stata concessa la licenza di trasferimento e ci arrivai con il grado luccicante da Sergente.
Mi presentati a bordo. Il primo impatto non fu dei migliori perché quel rimorchiatore era ancora a carbone, con macchine alternative a vapore  ma poi, pensando di essere stato destinato  vicino al mio paese natio non mi preoccupai più di tanto. La vita sul quel rimorchiatore era completamente diversa da quella che si conduce a bordo di una nave. Ci rimasi imbarcato fino al 30 Sett. 1971, fui destinato alle Scuole di Taranto con l’incarico di addetto ai servizi generali e ci rimasi sino al giorno del mio congedo, il 31 dicembre 1973.
Non so se feci bene a congedarmi. Fui allettato da una proposta di lavoro a Reggio Emilia, dove un’azienda cercava un conduttore di caldaie. In precedenza avevo mandato il mio curriculum vitae specificando di essere in servizio nella Marina Militare sino al 31 dicembre di quell’anno. Mi risposero che se accettavo la loro richiesta mi avrebbero assunto per l’inizio del mese di Gennaio successivo. Così feci domanda di congedo e mi trasferii a Reggio Emilia, dove ho lavorato sino al mio pensionamento.
Alcuni anni dopo un ex marinaio mi informò della presenza a Reggio Emilia di una sede  dell’associazione nazionale mariani d’Italia. Non persi tempo e  chiesi subito l’iscrizione. Fui accettato e sono ancora socio del gruppo, dopo esserne stato anche segretario. Adesso ricopro l’incarico di consigliere ma il mio amore per il mare e per la Marina Militare rimasto intatto e non si è scalfito nel tempo semplicemente perché, come diciamo noi e, come dicevano quelli prima di noi,  “una volta marinaio, marinaio per sempre!”.

37 commenti

  • Mikele tocci

    Grazie Ezio, per aver pubblicato la mia breve ma intensa vita da marinaio. Come sempre sei unico, un caloroso ringraziamento con tanto affetto; uno dei tuoi tanti amici e fratelli di marina, Mikele Tocci.

  • Marino Miccoli

    Bello e significativo l’articolo sulla vita in Marina di Michele Tocci.
    Anche mio padre, come Lei signor Tocci, era conduttore di caldaie a vapore. Conseguì il patentino nel 1927/1928, poco prima di partire per le scuole CREMM di Pola per arruolarsi nella regia Marina.
    Grazie ancora per la sua bella testimonianza, signor Michele.

  • mikele tocci

    Grazie a Lei Marino,ho solo messo per iscritto un pò della mia vita giovanile nella Nostra amata Marina Militare.

  • Michele Tocci

    Grazie a te Ezio per aver ritenuto giusto che poteva essere pubblicato. Buon pomeriggio un abbraccio da un frà verso un’altro GRANDE frà!

  • ezio vinciguerra

    ‎:-) e’ una bella storia Michele ma forse sarebbe meglio chiamarla “missione”

  • Gianni Donato

    Sei stato bravissimo..e poi quella foto mi ha fatto ricordare gli anni della nostra giovinezza…ti mancava solo la…..veste da prete!!!

  • Salvatore Cagliari

    Ezio grazie a questa pagina ho avuto modo di incontrare amici e fratelli che non vedevo da anni.

  • ezio vinciguerra

    Grazie a te Salvatore, Marino e grazie a Michele per queste belle testimonianze

  • Riccardo Graziosetto

    …oggi ancora un volta a bordo per servire la MMI sulla nave più bella del mondo…(dopo la mia attuale…)…ma che è sempre nel mio cuore…

  • Giusy Tocci

    Be’ papi……..non ho mai avuto dubbi sulla tua passione, anzi l’hai trasmessa anche a me….ascoltando i tuoi racconti, bellissima lettera…….ti voglio bene!!!!!!!!

  • Massimo Vitiello

    Grazie Frà, ti ringrazio tantissimo è sempre un piacere leggere gli articoli di un amicone, anche se sono a Napoli porto sempre nel cuore un pezzetto delle persone che meritano e sicuramente tu sei una di quelle Persone (con la p maiuscola). un abbraccio forte. Massimo

  • MORGESE CLAUDIO

    Grazie Ezio è bello vedere persone attaccate alla bandiera ed ai nostri simboli; Claudio

  • mikele tocci

    Ringrazio tutti, simbolicamente non potendolo fare personalmente,un abbraccio con relativi bacioni vanno a mia figlia Giusy per aver avuto tanta pazienza ad ascoltare tutte le mie piccole ma grandi storie di Marina che le ho raccontato. GRAZIE GIUSY!

    Ps: sono commosso per tutti questi commendi positivi, un grazie di cuore và sempre al mio AMICO Ezio.

  • Melis Antonio

    La buona serata all’amico Michele , ma forse lo anticipato io,per che sono nato in una Barca ;;;;

  • Gianluca Rizzo

    Anch’io spesso vado a leggere tutti i commenti nel blog, molto interessanti.

  • ezio vinciguerra

    Gianluca, nel mio blog parlo di mare, marinai e naturalmente di Marineria con un occhio di riguardo e prioritario “verso gli ultimi” non so se ci hai fatto caso…è il blog che da voce ai Marinai

  • fausto

    Commovente Mikele,perche’ non scrivi “le mie memorie” ricordi di un amore scolpito nel tuo cuore,incancellabile che vive dentro di te in eterno,e che niente e nessuno potra’ mai cancellare
    “una volta marinaio, marinaio per sempre!”.

  • marcello rainato

    sono stato inbarcato sul cigno dal 1966 al 1968 da M/C e finire come cuoco ,non finiro mai di ricordare i giorni da inbarcato[fantastici]il cameratismo,l`amicizia ,lorgoglio e la fierezza di essere un marinaio

  • Giovanni Rombi

    Il racconto mi ha commosso. Naturalmente non sono un debole: ho fatto parte del primo equipaggio del Cigno D572 con il CF Benzi. Era il lontano 1957.
    Cordiali saluti Giovanni Rombi

  • Marchello A.Lorenzo

    Ciao “””FRA””” Ti ricordi di me? scuole c.e.m.m. corso tm\mc 1967 imbarcati in stessa tua data su Nave Cigno….hai scritto un pezzo veramente fantastico, complimenti mi ha commosso e mi ha fatto tornare ai vecchi ricordi di bordo….!! ti ho subito riconosciuto nella foto in divisa. Io sono in contatto con altri due nostri fratelli anche loro ex tm\mc con lo stesso imbarco, stiamo pensando di incontrarci per rievocare i bei tempi, e mi farebbe tanto piacere se mi scrivessi una e-mail. In attesa di tue notizie ti mando un caloroso abbraccio da “””fratello””” Lorenzo

  • Mikele Tocci

    Ciao Lorenzo, scusami se ti rispondo in ritardo, è un pò che non vengo su questo mio scritto per leggere le gradite risposte e commenti. Sono entusiasto di aver trovato un’altro ex tm/mc del mio corso, io sono in contatto sia telefonico che internet (facebook) con altri nostri Frà di corso. Il mio recapito su facebook è Mikele Tocci; la mia e-mail è : michele.tocci@live.it aspetto con ansia tue nuove, scusami ancora e t’invio un grosso in groppa alla balena ed alla via così Mikele Tocci.
    Ps scusami ezio se come sempre approfitto della tua amicizia e comunico attraverso il tuo blog, ciao ezio a presto!

  • Olivo Trentin ex sergente elettromeccanico

    Ciao a tutti anchio sono stato imbarcato sulla nave cigno però provenivo dalla corvetta albatros. alla fine mi sono congedato e fortuna mia sono entrato in ferrovia fino alla mia pensione, la mia matricola 020783 corso 58 lalla prossima Olivo

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