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    28 aprile 2024 “Giornata Mondiale dedicata alle Vittime dell’amianto”, chissà perché mi sento strano

    di Pietro Serarcangeli (*)

    Non so perché ma, quando si avvicina la data del 28 aprile, notoriamente “Giornata Mondiale Dedicata alle Vittime dell’Amianto“, mi sento strano.
    Come se di punto in bianco cadessi in depressione (sintomo che, fortunatamente, non ho conosciuto se non per sentito dire).
    Mi rattristo e inizio a pensare ai colleghi, amici di tante avventure, con i quali ho solcato mari in tutte le latitudini e che, purtroppo, non ci sono più.
    Rivedo i volti, risento le battute e ricordo i nomi.
    Non vorrei ricordare ma non posso farne a meno. Vite spezzate da un nemico comune, ben visibile sulle navi grigie eppure così invisibile nei suoi effetti disastrosi che, giorno dopo giorno, ci portava via il bene più prezioso: la salute, la vita!

    Quasi come ci fossimo messi in fila, quasi fossimo andati a mensa: prima lui, poi l’altro …a me toccherà tra un po’ …quando?
    In questa immaginaria fila, nessuno lo sa ma toccherà anche a me, lo so, lo sento e allora ci ritroveremo la dove, si dice, finalmente avremo pace.
    Quella pace che qui, sulla terra, gli uomini non vogliono avere, che ci è stata negata nella sofferenza e nel dolore. Chi ci sarà dopo di noi deve sapere di noi ma non per meriti o distinzioni particolari ma per ciò che abbiamo dovuto subire, nostro malgrado, inconsapevolmente. E deve sapere che noi abbiamo perdonato, nonostante tutto, pur nel dolore siamo stati capaci di perdonare!
    Dedico questo scritto agli amici, ai sofferenti, agli ammalati. Qualcuno mi prenderà per squilibrato e lo posso capire. Ma quando si è vissuto ciò che io, che noi abbiamo vissuto: nulla più può offenderci. Ne ora ne mai…

    Per saperne di più
https://www.lavocedelmarinaio.com/2011/04/1%C2%B0-convegno-di-a-f-e-a-sull%E2%80%99amianto/
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2011/04/amianto-nei-paesi-in-via-di-sviluppo/
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2011/02/spq5/

    Ieri, 27.4.2020, è stata una giornata tragica che, difficilmente, potrò dimenticare nella mia vita. Si è aggiunto un nuovo lutto a tanti lutti Nazzario Antonio De Mite (EM del corso 79B V3). Per i Nostri Caduti dell’ Associazione Famiglie Esposti all’Amianto che onoriamo quali “Vittime del Dovere” mi sento di dire:

    …E quando credevi di essere alla fine della missione e già assaporavi il piacere di un abbraccio con la tua donna, con i tuoi figli ecco che arrivava il contrordine: ”ragazzi non si rientra c’è una nave russa nei paraggi…” E allora via di nuovo, su quel mare così nero di notte e così azzurro di giorno. A volte amico e altre nemico, a volte calmo e altre così burrascoso da far paura,  ma sempre mare per il quale abbiamo nutrito, da sempre, un profondo rispetto sin da quando, alle scuole, ci portarono a immergere il Solino Blu nelle sue acque perché il colore non si disperdesse. Con quell’azione, con quell’iniziazione, iniziava la nostra vita su quel mare che ci avrebbe visti prima ragazzi e poi uomini, ci avrebbe visti gioire e soffrire, ci avrebbe visti invecchiare su quei cento metri di nave dove, tutti, eravamo Fratelli, il classico “Uno per tutti e Tutti per uno”…
    Quante avventure, belle o brutte ma pur sempre avventure e, al calar della sera, il tramonto infuocato e la lettura della Preghiera del Marinaio con l’ammaina Bandiera e con le nostre menti la dove i nostri cari che, magari in quello stesso momento, stavano pensando a noi: ” Benedici, o Signore, le nostre case lontane, le care genti. Benedici nella cadente notte, il riposo del popolo, benedici noi che, per esso, vegliamo in armi sul mare…Benedici…”
    Già, l’avevamo scelta quella vita e non ci siamo mai pentiti di averlo fatto, anzi. Potessimo tornare indietro…
    Il mare s’impossessa del tuo cuore, la salsedine prende il posto del tuo sangue, diventi quasi un anfibio, non puoi più farne a meno e il vento che ti sferza la faccia e guardi l’orizzonte perché, la all’orizzonte, può esserci l’unica novità. Nave, nave mia, sei stata la mia casa, mi hai cullato per anni e, quando ho dovuto lasciarti perché il tuo tempo era terminato, ho avuto una stretta al cuore. Quante volte si è ripetuto questo evento. Poi, dopo tanti anni, abbiamo saputo e siamo rimasti sorpresi. Gli amici, i colleghi, hanno iniziato ad andarsene, portati via da qualcosa più grande di noi, qualcosa che non voglio nominare, almeno in questa occasione…Quanto dolore e quanta sofferenza. Poteva essere evitato tutto questo? La Storia lo dirà perché, il tempo, è sempre galantuomo e, presto o tardi, porta la verità alla ribalta. Persone che hanno pagato sulla propria pelle, le loro scelte coinvolgendo, e non poteva essere diversamente, le loro Famiglie.
    Mi hanno colpito le parole dette dalla vedova di un nostro collega, deceduto due anni fa: ”Lui non è morto. E’ partito con la nave e io lo aspetto sempre, di giorno, di notte, sempre.”.
    Che Amore, di quelli incredibili e profondi che, solo in determinate condizioni possono nascere…
    Oggi noi Vi celebriamo e Vi ricordiamo onorando la Vostra Memoria.
    Il Vostro sacrificio sarà immortale come il Vostro ricordo.
    Riposate in Pace cari Amici, ovunque Voi siate. Amen!

    Militari della Marina Deceduti (in ordine di data decrescente)

    Maresciallo Tecnico Elettronico DE MITE Nazzario A. – 27 Aprile 2020 (La Spezia)

    Maresciallo Meccanico ALLOCCA Francesco – 22 Marzo 2020 (Sarzana (SP)

    Maresciallo Elettricista GUERCIO Salvatore – 20 Marzo 2020 (Sarzana (SP)

    Maresciallo Elettricista GUADAGNO Edoardo – 14 Luglio 2019 (Beverino (SP)

    Maresciallo Meccanico RICCI Fernando – 03 Luglio 2019 (Viterbo)

    Maresciallo Meccanico CARILLO Felice – 06 Giugno 2019 (Sarzana (SP)

    Capitano di Corvetta LANDOLFI Pippo – 21 Maggio 2019 (Taranto)

    Sergente El/meccanico SANFILIPPO Antonino – 20 Maggio 2019 (Marina di Carrara (MS)

    Maresciallo Meccanico PALAZZO Giuseppe – 17 Maggio 2019 (Sarzana (SP)

    Capitano di Vascello GROSSI Giulio Cesare – 07 Maggio 2019 (La Spezia)

    Capitano di Fregata MALDERA Luigi – 21 Marzo 2019 (La Spezia)

    Maresciallo Meccanico RICCI Angiolo – 03 Aprile 2019 (Arezzo)

    Sergente Meccanico RESTIVO Raimondo – 26 Marzo 2019 (Moncalieri (TO)

    Sergente Meccanico DALLA GUDA Massimo – 21 Febbraio 2019 (Massa)

    Capitano di Corvetta RUBINI Gaetano – 10 Dicembre 2018 (La Spezia)

    Maresciallo Motorista MARUOTTO Mario – 29 Ottobre 2018 (Gaeta (LT)

    Maresciallo Nocchiere MELLUZZA Giuseppe – 04 Agosto 2018 (La Spezia)

    Maresciallo Furiere CORONA Giovanni – 13 Giugno 2018 (Sarzana)

    Tenente di Vascello FARNOCCHI Mario – 10 Maggio 2018 (La Spezia)

    Maresciallo Motorista GHETTI Giorgio – 03 Maggio 2018 (Montemarciano – AN)

    Maresciallo Motorista TOMARCHIO Venerando – 14 Gennaio 2018 (Albiano Magra – MS)

    Maresciallo Meccanico POLVERINI Carlo – 24 Settembre 2017 (Sarzana – SP)

    Maresciallo Motorista SCALZI Egidio – 08 Settembre 2017 (Roccabascerana (AV)

    Maresciallo Silurista BRASCA Mario – 16 Agosto 2017 (Sarzana (SP)

    Maresciallo Elettricista MAFFEO Quirino – 16 Febbraio 2017 (La Spezia)

    Maresciallo Furiere LEONARDI Mauro – 07 Novembre 2016 (Portoferraio – LI)

    Maresciallo Cannoniere PARENTE Nicola – 05 Settembre 2016 (Ceparana – SP)

    Maresciallo Furiere BOLZONELLO Giuseppe – 16 Agosto 2016 (Albiano Magra – MS)

    Capitano di Corvetta (GN) BERNARDINI Mario – 13 Luglio 2016 (La Spezia)

    Maresciallo Furiere DANIELE Dante – 02 Aprile 2016 (La Spezia)

    Maresciallo Meccanico IACOVACCIO Silvestro – 14 Febbraio 2016 (Casalbore – NA)

    Maresciallo Incursore TURCO Giuseppe – 12 Settembre 2015 (La Spezia)

    Maresciallo Radarista SANTUCCI Michele – 06 Aprile 2015 (Casalgomberto – Vicenza)

    Maresciallo Elettricista PARISI Luigi Simeone – 24 Settembre 2014 (La Spezia)

    Sergente Meccanico BONACCORSI Sebastiano – 19 Settembre 2014 (Gravina di Catania – CT)

    Capitano di Vascello (AN) VAUDANO Piero – 19 Settembre 2014 (Lerici – SP)

    Maresciallo Palombaro PAESANI Loreto – 07 Agosto 2014 (La Spezia)

    Capitano di Vascello (GN) BARBIERI Luciano – 03 Agosto 2014 (La Spezia)

    Capitano di Corvetta (CS) LIGUORI Samuele – 10 Dicembre 2013 (La Spezia)

    Capitano di Vascello (SM) Pilota SCORCIA Michele – 8 Novembre 2013 (La Spezia)

    Maresciallo Meccanico LEOPARDI Giacomo – 4 Novembre 2013 (Capo d’Orlando – ME)

    Maresciallo Motorista DI CUONZO Giuseppe Aldo – 26 Aprile 2013 (La Spezia)

    Luogotenente G.d.F TERRANOVA Giuseppe – 21 Febbraio 2013 (Casale Monferrato (AL)

    Maresciallo Meccanico ADRAGNA Giovanni Vittorio – 27 Marzo 2012 (Trapani)

    Maresciallo Elettricista BARBERA Sebastiano – 29 Maggio 2011 (La Spezia)

    Capitano di VascelloC.V. (GN) SORGENTE Francesco Paolo – 25 Gennaio 2009 (Vasto – CH)

    Maresciallo Cannoniere DEL VECCHIO Cosimo – 23 Gennaio 2009 (La Spezia)

    Maresciallo Meccanico BERTACCHINI Ivano – 26 Ottobre 2008 (Modena)

    Maresciallo Radarista BATTAN Silvio – 18 Dicembre 2005 (Brugnato – SP)

    Maresciallo Cannoniere CHIONI Domenico – 2 Settembre 2004 (Montignoso – MS)

    Maresciallo Motorista ROSATI Gino – 21 Agosto 2003 (La Spezia)

    CIVILI Deceduti – Comparto Difesa:

    Tecnico Elettricista SANGUINETTI Lucio – 18 Agosto 2018 (Sarzana)

    Tecnico Elettricista SCIACCALUGA Franco – 21 Giugno 2017 (La Spezia)

    Tecnico Elettromeccanico CALARESU Nicola – 10 Febbraio 2017 (La Maddalena)

    Capo Operaio Motorista LUCIANI Alfio – 20 Novembre 2016 (Sarzana)

    Tecnico Marifari ANGELONE Antonio – 05 Novembre 2016 (La Spezia)

    Tecnico Artificiere GALLONI Andrea – 18 Giugno 2015 (La Spezia)

    Tecnico Lavorazioni CASTRO Antonio – 01 Febbraio 2015 (La Spezia)

    CIVILI Deceduti – Industria Privata:

    Operaio Specializzato ZINGONE Antonio – 20 Giugno 2019 (Santo Stefano Magra (SP)

    Operaio Specializzato BUCCELLATO Giuseppe – 14 Gennaio 2018 (Sarzana (SP)

    Operaio Specializzato RAGGI Gianni – 08 Settembre 2017 (Parma)

    Operaio Specializzato DI CAPUA Enzo – 18 Agosto 2017 (La Spezia)

    Operaio Specializzato RIGGIO Giuseppe -13 Aprile 2017 (Sarzana– SP)

    Operaio Coibentatore DE CILLIS Fabrizio – 03 Agosto 2016 (Sarzana – SP)

    Operaio Specializzato BAUDONE Roberto – 28 Maggio 2016 (Sarzana – SP)

    Operaio Specializzato QUERO Celestino – 20 Aprile 2015 (La Spezia – SP)

    NOTA: ELENCO NON AGGIORNATO

    Casentini Emanuele
    di Idamo Rossi

    https://www.facebook.com/idamo.rossi?fref=nf

    …riceviamo e con tristezza infinita pubblichiamo, a distanza di tempo dalla sua dipartita, per non dimenticare mai.

    Marinai, ovvero Figli di un Dio Minore

    Ieri è morto un mio collega, un bravo marinaio, ci eravamo navigati sui supply vessel ed era un bravo elettricista. Aveva avuto un intervento e nei vari controlli ai polmoni era risultato pieno di amianto.
    Insieme avevamo cominciato la causa per il riconoscimento dell’indennità per l’amianto. Il mese scorso avevo testimoniato in tribunale per lui, il 14 giugno lui avrebbe testimoniato per me; ma non potrà più farlo.
    Il peggio é toccato a lui che non é affogato per un naufragio, ma è affogato in casa dopo mezz’ora di agonia perché i suoi polmoni ricoperti di amianto non potevano fare lo scambio tra aria e sangue.
Mi auguro che la causa possa proseguire e che alla vedova siano riconosciuti i diritti del marito.
Grazie alla gente di mare la mattina possiamo prendere un caffè, mettere in moto la macchina, accendere la luce, infatti tutto quello che usiamo é passato da una stiva o da una cisterna di una nave; eppure la categoria di questi lavoratori del mare ancora aspetta diritti che di legge competono agli altri lavoratori.
Un ennesimo scippo di diritti a gente onesta e alle loro famiglie (per navigare bisogna avere la fedina penale immacolata, subiamo ogni due anni una visita e siamo sottoposti a test di alcool e droga).

    Addio caro amico, collega di lavoro, di nottate passate a lavorare in sala macchine tra rumori assordanti e temperature infernali. Spero che almeno Lui faccia la giustizia che non hai avuto su questa terra.
    Casentini Emanuale 1932 – 2011 affogato nell’amianto delle navi. Alla famiglia non è stata riconosciuta la morte per amianto…
    Idamo Rossi, CDM in pensione.

    Giovedì, 28 aprile, si celebra la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto.
    In Italia si stimano in 1.300.000 gli esposti all’amianto con più di 4.000 morti ogni anno e migliaia di malati: una vera ecatombe che, a detta degli esperti, avrà il suo picco massimo attorno al 2015 – 2020.
    Ogni 5 minuti, una persona nel mondo muore a causa dell’amianto, per un totale di circa 100.000 decessi anno. La catastrofe sanitaria e ambientale che l’utilizzo di questo minerale ha prodotto e ancora produce è un bollettino di guerra. Ancora oggi l’amianto, il killer silenzioso, rappresenta una vera emergenza, umana, ambientale e sanitaria.
    L’amianto è stato utilizzato nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli edifici pubblici, sui tetti e nei capannoni industriali, nelle nostre case ed in circa tremila prodotti di uso corrente, con effetti devastanti sulla popolazione e sui cittadini, 32 milioni di tonnellate di amianto sono ancora presenti sul territorio italiano. Non esiste nessuna soglia o limite di tolleranza all’amianto, perché anche poche fibre possono produrre il mesotelioma (il tipico tumore derivante dall’amianto). La nostra battaglia, che persegue l’obiettivo del rischio zero per chi viene a contatto con l’amianto e più in generale con tutte le sostanze cancerogene, è una battaglia per l’attuazione piena della Costituzione della Repubblica Italiana che all’art. 32 dice:
    “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Migliaia di vittime aspettano giustizia e ancora oggi non è completamente operativo il Fondo Vittime dell’Amianto che avrebbe dovuto risarcire tutti coloro che hanno contratto patologie asbesto correlate mentre esclude gran parte della popolazione esposta e ammalata. Continua intanto la mobilitazione di Contramianto e altri rischi Onlus che con le altre associazioni degli esposti e vittime dell’amianto ha inviato un appello al presidente del Consiglio chiedendo per il 28 aprile un incontro nel quale rappresentare le gravi problematiche legate all’amianto in termini di danni alla salute e all’ambiente.
    Luciano Carleo, presidente dell’associazione Contramianto e altri rischi onlus, racconta dell’ennesimo caso amianto:
    “Ancora un mesotelioma in Marina Militare, il tumore causato dall’amianto, ha colpito un marinaio di 50 anni, un ennesimo caso registrato da Contramianto e altri rischi Onlus.
    La diagnosi non lascia dubbi: mesotelioma bifasico. La storia lavorativa è quella identica a tanti altri marinai, 16 anni a bordo di navi militari per poi scoprire di essere ammalato d’amianto.
    Una carriera iniziata a fine anni “70 e trascorsa su navi coibentate con la terribile fibra killer, Nave Vittorio Veneto, Espero, Duran De La Pen, Garibaldi, giusto per citarne alcune ma la lista è lunga e riguarda tutto il naviglio. Navi militari dalle quali sono state rimossi grandi quantitativi del pericoloso cancerogeno. Tra il 1995 e il 2000 sono state 700 le tonnellate di amianto bonificato da navi e sommergibili della flotta italiana, ma ancora nel 2009 le mappature amianto indicavano la presenza del minerale cancerogeno sulla gran parte del naviglio, segno che le esposizioni sono continuate anche nell’ultimo decennio. Come si legge negli atti parlamentari sono oltre 30.000 i militari e il personale dello Stato di Arsenali e Stabilimenti di Munizionamento esposti all’amianto.
    Alla Spezia a fine 1999 la flotta navale era costituita da 136 unità con 3000 militari imbarcati in un Arsenale che tra lavoratori diretti della Difesa ed appalto impiegava quasi 4000 operai e tecnici. 120 le tonnellate di amianto rimosso dal naviglio militare sino alla fine del 2000, solo per citare alcuni esempi le bonifiche hanno interessato navi di base alla Spezia, Nave Audace, 24 tonnellate, Nave Alpino, Nave Grecale, MOC 1204, 11 tonnellate da ognuna.
    La Spezia e Taranto le città maggiormente interessate dall’incidenza di patologie causate dall’amianto in Marina militare.

    I 200 casi di patologie amianto correlate nel solo Arsenale di Taranto, di cui almeno 70 tra mesotelioma e tumori ai polmoni e alla laringe, evidenziano una situazione paragonabile e non dissimile di quanto accaduto a La Spezia dove l’incidenza per soli mesoteliomi nel periodo 1996-2000 è di 87 casi di cui 57 in Cantieristica navale e Difesa, o Genova con 168 mesotelioma, con un totale per la Liguria di 281 casi dei quali oltre il 50% riguardano le attività navali e la Marina Militare.
    Dati che andrebbero analizzati a livello nazionale e per esposizione professionale. Uno spaccato nazionale che per esposizione all’amianto in Marina Militare e insorgenze di patologie amianto correlate coinvolge tutta l’Italia dalla Liguria alla Puglia, dal Friuli Venezia Giulia alla Campania, ma anche Sicilia e Sardegna. I dati ufficiali del Terzo Rapporto del Registro Nazionale Mesotelioma del 2010 indicano nel periodo 1993-2004 per tutto il territorio nazionale 844 casi di mesotelioma in militari e lavoratori di cantieristica navale e della Difesa. Le esposizioni subite dai lavoratori Marina Militare, anche in periodi relativamente recenti, sono state significative e prevedibilmente ben superiori alle 100 fibre/litro. Motori, tubi, guarnizioni, pannelli, cucine, quadri e cavi elettrici; l’amianto ha contaminato tutti i locali e gli apparati di navi e sommergibili.
    Dalle navi ex americane cedute all’Italia negli anni “60, Caorle, Grado, Etna, Bafile a quelle costruite nei cantieri navali nazionali nel periodo 1970-1990, da Nave Veneto allo Stromboli, Lupo, Intrepido, Mimbelli, Orsa, Sagittario, Audace, Ardito, Grecale, Alpino e l’elenco continua sino alla più recente Nave Garibaldi.
    Nel solo Arsenale di Brindisi i dati Contramianto indicano che sono state distribuite ed utilizzate per coibentare navi e sommergibili ben 2 tonnellate di amianto di cui 200 kg di crocidolite, il pericolosissimo amianto blu già fuorilegge dal 1987, ma la situazione riguarda con ben maggiori quantitativi gli Arsenali principali di La Spezia e Taranto.
    La polvere di amianto è nei polmoni le fibre cancerogene si annidano per poi esplodere e causare il male brutto il cancro di amianto il mesotelioma che ha portato via centinaia di vite e di sogni di marinai ignari che hanno navigato sulle navi militari come ha distrutto l’esistenza degli operai dei cantieri navali e degli Arsenali della Marina Militare ammalati e morti dello stesso male. Vittime del dovere così vengono considerati oggi militari e personale operaio della Difesa che si sono ammalati o sono morti a causa dell’amianto.
    A questi lavoratori e alle loro famiglie Contramianto e altri rischi Onlus ritiene giusto che vengano date delle risposte. E ora che svanisca la polvere e finalmente si faccia chiarezza su l’intera vicenda amianto e Marina Militare; lo dobbiamo a tutti coloro che hanno patito e patiscono ancora oggi senza alcuna colpa gli effetti sulla salute dell’amianto killer”.
    (Fonte – http://www.genovaogginotizie.it/cronaca/2011/4/26/news-19024/la-spezia-amianto-marina-militare-un-killer-bordo.html)

    La lapide negata ai Marinai vittime dell’esposizione all’amianto a La Spezia e la mancata lapidazione di Paolo e Barnaba
    di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

    Il tentativo dei pagani e dei Giudei, con i loro capi, di aggredire Paolo e Barnaba che tentavano di evangelizzare (At 14,5-18) è molto simile a quanto sta accadendo a coloro che cercano giustizia, invano, per far riconoscere, “come vittime del servizio”, i Marinai (e più in generale marittimi) che sono morti o che sono allo stato terminale di vita.
    La domanda che poniamo a questi nuovi pagani e Giudei è la stessa che Paolo e Barnaba gridano alla folla (in questo caso ai lettori):
    “Uomini perché fate questo? Anche noi siamo essere umani, mortali come voi, e vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in esse si trovano. Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che tutte le genti (marinai e marittimi compresi) seguissero il la loro strada (navigazione); ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge per stagioni ricche di frutti (e non polvere di amianto) e dandovi cibo in abbondanza per la letizia dei vostri cuori (e non della vostra cupidigia e della vostra carne maledette dal peccato)… e così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall’offrire loro un sacrificio!

    Quando capitano anche a noi situazioni come queste non dobbiamo avere paura delle persecuzioni ma cercare la verità, anche attraverso l’evangelizzazione di pagani e Giudei, e far posto a un cuore capace di fermezza per affrontare il male, che è latente in ciascuno di noi, e che è accentuato proprio come in quei pagani e Giudei che navigano (realmente e virtualmente) in mezzo a noi.

    MONUMENTO NEGATO…SOLO UNA TARGA
    https://www.gazzettadellaspezia.it/cronaca/item/94818-niente-monumento-per-le-vittime-dell-amianto-per-ora-solo-una-targa.

    Quelle sentenze del coccodrillo che condannano la speranza dei servitori dello Stato
    di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

    …e dei familiari, dei Fratelli Marinai che sono morti di asbestosi e mesotelioma pleurico, e anche delle vittime  dell’uranio impoverito che combattono l’impari lotta con la malattia.

    Carissimi Frà, carissime vittime morte a causa delle fibre d’amianto, dell’uranio impoverito, o che quotidianamente combattete per sconfiggere queste malattie,
    Vi chiediamo perdono per coloro che ci hanno fatto toccare la merda con mano, la stessa che era giunta vicino al naso emanando nauseabondi miasmi e malattie.
    Questi illuminati di niente sono in via di estinzione semplicemente perché non credono in quello che fanno, nella buona e nella cattiva sorte. Non ascoltano le persone, non sanno cosa siano i sentimenti, si auto assolvono con cavilli burocratici rimpallandosi le colpe.
    Il fatto cade in prescrizione e nessuno dei politici si domanda se in un omicidio o meglio in un eccidio non sia da rivedere il termine prescrizione.
    La Magistratura, come Ponzio Pilato, se ne lava le mani perché sostiene giuridicamente ineccepibile queste sentenze “del coccodrillo” per mancanza di leggi adeguate e commisurate sulla cosiddetta prescrizione dei reati.
    Non voglio generalizzare perché so che nei Poteri dello Stato ci sono “martiri” in cammino, ci sono delle eccellenze ma sono state surclassate, purtroppo, da beceri individui che non sanno il male che hanno fatto  glissando sul peggiore dei peccati dell’uomo: l’omicidio!
    Nel mio paese, l’Italia, si annidano “serpi” che porteranno presto alle barricate della gente onesta.
    amianto-sulle-naviE’ così avverrà ben presto se non cambiamo rotta perché nessuno di noi verrà risparmiato.
    Il povero di “Spirito” sa edificare la povertà mentre non c’è peggio, in questo mondo, di un povero cretino che non sa ascoltare e perdonare.
    Prevedo inondazioni a meno che non rinunciamo ad ogni forma di violenza, anche verbale, anche nei rapporti quotidiani con i nostri simili per ri-ri-ricostruire nel mondo la pace.
    Agli argini di questa quotidiana “Via Crucis” ci si siamo noi, coloro che cerchiamo di non far procurare mai sofferenza ad alcuno, né con le parole, né con le azioni, né con l’esempio perché siamo ispirati dalla vicinanza silenziosa e solidale a ogni dolore e alla denuncia di ogni ingiustizia, come Lui ci ha insegnato, dandoci la Luce e non le tenebre e la Vita Eterna e non la morte ed il fuoco della Geenna.
    Le continue vessazioni che riceviamo non fanno altro che accrescere la mia e la nostra fede di “Speranza” perché la speranza è quella virtù che non si vede ma si desidera ed è quindi ottimismo e solidarietà allo stato puro.


    Diceva San Paolo:
    Quando voglio fare il bene, il male è accanto a me, io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora se quello che non voglio, non sono più io a farlo ma il peccato che abita in me, chi mi libererà da questo corpo di morte?
    Acconsento la legge di Dio ma nelle mie membra vedo un’altra legge che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra
    “.
    In buona sostanza Paolo dice che siamo infelici ma è anche una supplica ad essere liberati da questo fardello che è il Peccato.

    Preghiera per le Vittime dell’amianto
    (da internet)

    O Dio nostro Padre, Signore amante della vita.
    che riponi la tua gloria nell’uomo vivente,
    che hai impresso la tua immagine nel volto di ogni uomo;
    Ti preghiamo affinché la vita, ogni vita umana
    senza distinzione alcuna sia sempre amata e rispettata
    come il bene più grande da proteggere e da difendere.
    O Dio nostro Padre, Signore amante della vita
    che hai creato l’universo come un giardino, un vero paradiso
    nel quale l’uomo potesse realizzare la sua vita e il suo futuro,
    Ti preghiamo affinché nessuna scelta tecnica o scientifica,
    e ancor più nessun calcolo di interesse o di guadagno
    possa mai prevalere sul rispetto della vita umana, di ogni vita!
    O Dio nostro Padre, Signore amante della vita,
    che hai dato all’uomo l’intelligenza perché ogni scoperta
    possa migliorare la sua condizione di vita sulla terra,
    Ti preghiamo, fa che nessun uomo mai più utilizzi materiali
    inquinanti e nocivi come l’amianto e che prima di tutto
    ricerchi il suo vero bene, la salute, la giustizia e la pace.
    O Dio nostro Padre, Signore amante della vita,
    che hai promesso a tutti la vita e la felicità eterna,
    Ti preghiamo per le tante vittime dell’amianto:
    concedi loro, che almeno nell’altra vita possano godere di quella felicità di cui sono stati ingiustamente privati su questa terra; e per i loro familiari, perché siano riconosciuti i loro giusti diritti.
    AMEN.

    Si consiglia la lettura del seguente link
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2015/08/pratica-amianto-le-daremo-tutta-lassistenza-possibile/


    (*) per conoscere gli altri suoi articoli digita sul motore di ricerca del blog il suo nome e cognome.a cura Associazione A.F.E.A.

     

    Elenco aggiornato al 28.4.2022

    Cosa è la tristezza?
    Soffrire perché non sai come aiutare un amico/amica che presto lascerà questo mondo, vittima della cupidigia e dell’indifferenza dell’uomo, attaccato più allo sterco del diavolo che alla vita sua e altrui. E’ difficile per quelli come noi rimanere indifferenti ed è ancora più difficile perdonare! 🙁 ❤
    P.S. UNA VOLTA SOLA VIENE IL GIUDIZIO DI DIO!
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    Come la neve eterna – Carmelo Manna (30.4. – 27.4.2021)

    di Carmelo Manna

    (30.4. – 27.4.2021)

    IN RICORDO DI CARMELO MANNA

    Carissimo Ezio, in questo messaggio voglio inviare, oltre ai miei saluti per Gianni Bella, anche un mio scritto di qualche tempo fa. Non so se può essere importante ma io te lo invio e chissà, magari a Gianni potrebbe anche piacere. Un caro Abbraccio, Carmelo.
    11 settembre 2012

    Come la neve eterna
    Carmelo Manna

    E’ grande il dolore di aver perso tutto quanto.
    Aver perso quando sembrava andasse tutto bene, per il meglio, quando i giorni passavano, veloci, ed i minuti non facevano in tempo a passare che tu subito a me giungevi, nel mio cuore, nella mia vita. Riempivi il mio tempo, davi un senso ai miei attimi, ed io sì, ero contento e tutto pareva andasse bene.
    Poi, d’improvviso arriva la fine, come un fulmine in piena notte che illumina a giorno la terra, arriva la fine dell’amore, nulla è più come prima e non serve dire “Ti voglio bene” per alleviare questo dolore, né piangere o disperarsi o avere voglia di morire, nulla avrà ormai alcun valore.
    Hai deciso, senza alcun ripensamento di non donarmi più il tuo sorriso, che non fosse più il momento di cullare questo amore, di accudirlo e farlo crescere.
    Come la neve eterna che sta aggrappata sui monti dai quali mai più si separerà, così io resterò per sempre legato al tuo cuore, per l’eternità!
    Ciao Gianni Bella!

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    Salvatore Denti Amari (Napoli, 27.4.1875 – Bologna, 1.8.1942)

    a cura Antonio Pisanelli (*)

    (Napoli, 27.4.1875 – Bologna, 1.8.1942)

    Salvatore Denti Amari Duca di Pirajno, nacque a Napoli il 27 aprile 1875 da Giuseppe e da Rosalia Amari. Conseguì gli studi all’Accademia navale di Livorno.Durante la guerra italo-turca, come capitano di corvetta fu prima comandante di una dirigibile ed in seguito comandante dell’intero reparto nonché dei cantieri di Tripoli. Fu decorato a seguito delle varie imprese compiute al comando del dirigibile, in particolare una ricognizione a bassa quota effettuata sul campo della battaglia di Zanzur, ma anche per le 34 ascensioni compiute in condizioni avverse. Nel corso della prima guerra mondiale, col grado di capitano di fregata, dal dicembre 1916 al luglio 1918 fu comandante d’aeronautica del Basso Adriatico. Fu direttore della Scuola aeronautica di Taranto dalla fine del 1916 al 1918.
    Nel 1923 fu nominato aiutante di campo di Vittorio Emanuele III, l’anno successivo fu promosso ad aiutante onorario.
    Nel 1924 svolse una crociera in Sud America a bordo dell’incrociatore corazzato San Giorgio.
    Nel 1930-31 comandò la Divisione navale speciale sull’esploratore Quarto, passando dal 21 novembre 1934 al comando della 2ª Navale.
    Nel 1936 fu nominato dal Re Grande Ufficiale dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Nel 1938 fu elevato al grado più alto del medesimo ordine, cioè Cavaliere di gran croce. In seguito fu prima presidente del Consiglio superiore di marina e poi del Comitato degli ammiragli. Autocandidatosi al Ministero della Marina nel 1938, il 25 marzo 1939 fu nominato senatore. Dal 17 aprile 1939 fino alla sua morte, avvenuta a Bologna il 1º agosto 1942, fu membro della Commissione dell’economia corporativa e dell’autarchia e della Commissione per il giudizio dell’Alta Corte di Giustizia.

    Onorificenze
    – Cavaliere di gran Croce dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di gran Croce dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro — 7 giugno 1938
    – 
    Cavaliere di gran Croce dell’Ordine della Corona d’Italia – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di gran Croce dell’Ordine della Corona d’Italia — 27 ottobre 1935
    – Ufficiale dell’Ordine militare di Savoia – nastrino per uniforme ordinaria Ufficiale dell’Ordine militare di Savoia — 18 dicembre 1919
    – Medaglia d’argento al valor militare  – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d’argento al valor militare
    – Medaglia di bronzo al valor militare – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia di bronzo al valor militare
    – Medaglia Mauriziana – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia Mauriziana
    – Croce per anzianità di servizio militare (40 anni) – nastrino per uniforme ordinaria Croce per anzianità di servizio militare (40 anni)
    – Croce al merito di guerra  – nastrino per uniforme ordinaria Croce al merito di guerra
    – Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia
    – Medaglia commemorativa delle campagne d’Africa – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia commemorativa delle campagne d’Africa
    – Medaglia commemorativa della campagna in Cina – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia commemorativa della campagna in Cina
    – Medaglia commemorativa della guerra italo-turca 1911-1912 – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia commemorativa della guerra italo-turca 1911-1912
    – Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915-1918 – nastrino per uniforme ordinaria
    – Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915-1918
    Distintivo d’onore per i feriti di guerra; – nastrino per uniforme ordinaria Distintivo d’onore per i feriti di guerra;
    – immagine del nastrino non ancora presente Distintivo d’onore di mutilato in guerra;
    – immagine del nastrino non ancora presente Distintivo ex piloti-aviatori in guerra.

    Onorificenze straniere
    – Commendatore dell’Ordine della Spada (Svezia) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine della Spada (Svezia)
    – Cavaliere di II classe dell’Ordine del Dannebrog (Danimarca) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di II classe dell’Ordine del Dannebrog (Danimarca).

    (*) per conoscere le altre sue ricerche digita sul motore del blog il suo nome e cognome.

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    Mimmo Pasqualino (Bari, 27.4.1964 – Conversano, 23.5.2020)

    di Stefano Giove

    (Bari, 27.4.1964 – Conversano, 23.5.2020)

    Il 1° Maresciallo Luogotenente Mimmo Pasqualino è salito in cielo.
    mi sento di dire a nome di tutta la grande famiglia dei marinai, che occuperai per sempre un posto speciale nei nostri cuori.
    Come tutti i marinai, anche se la tua vita non è stata lunga l’hai sicuramente vissuta intensamente e fuori dal comune, una vita straordinaria tra cielo e mare.
    Un abbraccio grande, profondo e trasparente, a te e ai tuoi cari, come quel mare e quel cielo che ci portiamo dentro e che nessuno mai, per nessun motivo, potrà inquinarci.

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    Angelo Bertolotto (Roma, 1.7.1881 – Napoli, 27.4.1909)

    a cura Francesco Carriglio
    www.augusta-framacamo.net 

    (Roma, 1.7.1881 – Napoli, 27.4.1909)

     Angelo Bertolotto nacque il 1° luglio 1881 a Roma, entrato nella Regia Accademia navale nell’agosto 1897 ne usciva con la nomina a guardiamarina alla fine del 1900.
    Nel 1902 era già sottotenente di vascello e, trascorsi sei anni, tenente di vascello. Dopo vari imbarchi su navi di squadra, come sulla nave Lepanto e sul  Re Umberto I, e su navi onerarie, come sul «Vulcano», nel 1907 iniziò il suo periodo di istruzione presso i sommergibili rimanendo definitivamente destinato sul « Delfino » nell’agosto dello stesso anno.
    La pratica acquistata dal giovane ufficiale, e l’interesse da lui posto nell’impiego e nella tecnica della nuovissima arma, lo fecero chiamare, sul « Foca », sommergibile di nuovissima costruzione.
    Nel settembre 1908 era l’ufficiale in 2^ del piccolo ma temibile battello. L’eroica sua morte nel fatale avvenimento del 26 aprile fu un lutto per la Marina, e con “Regio Decreto del 23 giugno 1910 si volle esaltarne la purissima memoria concedendo la medaglia d’oro al valor militare con la motivazione seguente:
    Per l’eroico contegno e per l’elevato sentimento del dovere dimostrato dopo lo scoppio del sommergibile “Foca” avvenuto a Napoli il 26 aprile 1909 mentre vi si trovava imbarcato”.
    Morì all’ospedale militare marittimo di Napoli il 27 aprile 1909 in seguito alle ferite riportate.

    Medaglia d’Oro al Valor Militare al Tenente di Vascello Angelo Bertolotto (1881 – 1909)

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    Nazzario Antonio De Mite (18.6.1962 – 27.4.2020)

    di Valter Savio

    (18.6.1962 – 27.4.2020)

    Il 27.4.2020, Nazzario Antonio De Mite, Capo di 1^ classe TSC/EM/GM (Corso 79B V3) è salpato per l’ultima missione. E’stato, oltre che collega, un nostro amico speciale, membro organo amministrativo dell’Associazione Famiglie Esposte all’Amianto – A.F.E.A. ODV- ETS (*).
    Colpito da malore improvviso a soli 58 anni (era nato il 18.6.1962), è salpato per la sua ultima missione tra i flutti dell’Altissimo. Una persona straordinaria dotato di umanità e cordialità, sempre sorridente e disponibile, di talento e molto professionale.

    Era così orgoglioso di essere entrato a far parte dell’associazione, partecipando con garbo e con tanta voglia di imparare e di fare.
    Vicino per rispetto e stima reciproca, vogliamo  darti il nostro estremo saluto, unendoci al dolore dei tuoi Cari , porgendo le nostre più sentite condoglianze.
    Noi vogliamo ricordarti così.

    (*) per saperne di più digita sul motore di ricerca del blog A.F.E.A.