Giuseppe Tumminia, mio padre (26.3.1922 – 25.10.2011)
di Antonino Tumminia
… riceviamo e con infinito immenso orgoglio pubblichiamo.
Mio padre, Giuseppe Tumminia, siciliano, era uno dei Cannonieri della Giovanni dalle Bande Nere, quel 1° aprile del 1942, ( sic proprio una pesce d’aprile), era fra i naufraghi. Mi raccontava che si era salvato con altri 40 marinari sopra un pezzo di sughero che galleggiava, e rimasti per 4 ore in quel mare gelido, in attesta di essere ripescato con gli altri sopravvissuti. Sul ponte della nave che li salvò (non ricordo il nome della nave), c’erano tutti i suoi compagni morti, distesi in fila sul ponte. Le macchie di petrolio o nafta che avevano bruciato i suoi piedi rimasero lì per parecchio tempo. Quanto io, a 18 anni partii militare, mi ritrovai marinaio e fui destinato al Ministero della Difesa, a Roma, lavoravo negli uffici del Ministero, segretario dattilografo, nell’ufficio di una sezione (che ometto) con un Tenente Colonnello, un Maresciallo, un Tenente, con il loro aiuto riuscii a fare avere a mio padre la Croce di Guerra che meritava e che il Ministero non aveva mai rilasciata, forse perché mio padre non sapeva cosa fare per ottenerla, assieme a quell’attestato gli spedii una foto della “Bande Nere”; venni a sapere dopo, che pianse tanto nel rivederla, pensando ai suoi amici morti.Mio padre ormai non c’è più, ma sulla stanza dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, c’è ancora in cornice la sua Croce di Guerra, con la sua foto di allora e la Giovanni dalle Bande Nere, che mi rendono orgoglioso di mio padre, per l’uomo e il marinaio che è stato.
Antonino Tumminia
Gent.mo Sig. Vinciguerra
Ringrazio Lei, per il suo interessamento per mio padre Giuseppe. E’ nato a Palermo il 26.3.1922 e nel 2011 è partito per il suo ultimo viaggio. Purtroppo io non mi trovo a Palermo perché dal 1975 mi sono trasferito nel Modenese dove attualmente risiedo, a Palermo è rimasto uno dei miei fratelli, al quale chiederò di inviarmi la foto dell’attestato della Marina Militare e una foto ritratto di mio padre di allora. Appena riceverò questo materiale sarà mia cura farle pervenire. Pere ciò che riguarda eventuale missione non ricordo nulla in merito, da quello che mi raccontava, stavano per andare per riparazioni, quando i due colpi di siluro del Surge, affondarono la Bande Nere, mio padre fortunatamente si trovava sul ponte ed è riuscito a tuffarsi appena in tempo, proprio mentre la nave si spaccava in due tronconi e affondava verticalmente. Mi ha raccontato molte cose della sua vita militare e di quando è stato prigioniero dei francesi e delle umiliazioni subite da lui e dagli altri italiani, ma ho vergogna a raccontarle degli sputi ricevuti dai francesi mentre, prigionieri, in corteo, sfilavano per le vie e dai balconi i nostri cugini francesi gli sputavano addosso, al punto che arrivati a destinazione erano proprio bagnati. Riguardo stazionamenti o trasferimenti non so dirle nulla, per certo so che stava a Messina, perchè mi raccontava che scaricavano i bossoli dalla nave sul molo a Messina (dove c’è ancora oggi la base navale, Martello Rosso o qualcosa di simile… dove anch’io sono stato solo per 15 giorni prima del mio congedo) Il suo imbarco è stato il primo ed unico, con la categoria di Cannoniere, appena in tempo per imparare a sparare, …con la bocca aperta per non farsi saltare i denti daii contraccolpi delle cannonate.Appena possibile le invierò i materiali.
Un Cordiale saluto. Antonino TUMMINIA.
Gent.mo Sig. Vinciguerra,.
Spesso mi rivedo accanto a mio padre, ad ascoltare i suoi racconti di guerra, della sua prigionia, e dei posti visitati, e non ricordo tante cose, ma alcune mi sono rimaste impresse nella mente, magari sono dei flash, ma sono immagini che ancora navigano nella mia mente. Ricordi di umanità, anche di sorrisi, d sofferenze e di furbizie per sopravvivere in campi di prigionia. Credo che lo shock di quel naufragio se le portato addosso come un vestito nero, come un lutto perenne, per la sua bella nave e l’umanità dei suoi compagni. Ironia della vita, l’ultima notte della sua vita, trascorsa in ospedale, passata a raccontare, al dottore di turno, storie di marinaio della Bande Nere, il dottore stesso, meravigliato della sua improvvisa dipartita, ci raccontò, che trascorse molto tempo a parlare della guerra, all’alba, si è imbarcato per l’ultimo viaggio, questa volta non doveva stare ai cannoni e non doveva sparare, viaggiava verso l’amore e la luce, dove troviamo tutti quelli che ci hanno amato e una schiera di amici, in parata militare, che lo aspettano a bordo di una anima d’amore. Antonino Tumminia
52 commenti
Giovanni Presutti
Bravo Antonino, la memoria dei genitori va sempre venerata, come tu hai fatto. Quattro ore in acque gelide sono pene che solo gli uomini di mare, della nostra Marina in tempo di guerra, hanno eroicamente sopportato, e tuo padre fino all’ultimo suo giorno non si stancava mai di raccontare. Ciao, Antonino, ti saluta un ex Capo di 1^cl. scelto, fr. segretario. Anch’io ho onorato i miei attraverso alcuni libri, anche se non erano gente di mare.
EZIO NINCIGUERRA
Adesso riposa in pace fra i flutti dell’altissimo perché è consapevole di avere avuto un figlio Marinaio con un cuore grande e misericordioso.
Sauro Signoretto
R.I.P.
Raimondo Restivo
R.I.P.
Nicola Faino
Ho letto con attenzione le vicende vissute durante la sua prigionia da parte dei Francesi, le angherie e soprusi “subiti” anche in quelle occasioni hanno dimostrato di quanto sono “CAROGNE ed INFAMI”.
Raffaele Napolitana
R..I.P.
Giovanni Serritiello
Giovanni Serritiello
Francesco Ruggieri
Riposa in pace
Renato Simonetta
condivido
EGIDIO ALBERTI
ONORI AI MORTI DELL’ INCROCIATORE….RR.II.PP.
Roberto Tento
Onore E Rispetto a loro tutti..⚓☺
Marinaio di Lago
Onori e riposate in pace
Rocco Ettore
Onori r.i.p.
Sergo Biffi
rip
Fortunato Cattuzzo
condivido
Renato Simonetta
SI CONSIGLIA LA LETTURA AI GIOVANI
LEONARDO MONTONE
Bellissimo racconto … onori a tuo PADRE grande marinaio …⚓
Pasquale Pellicoro
Una storia molto interessante …quando si dice dei nostri cugini francesi che noi abbiamo in alta considerazione e spesse volte non se lo meritano. Onore e rispetto per Giuseppe
Raffaele Napolitana
Onori e rispetto ai prigionieri di guerra. Onori a tuo padre e che riposi in pace.
Egidio Alberti
ONORI..R.I.P
Michele Ottolino
R.I .P.
Marisella Virdis
R I P
Girolamo Trombetta
Altra nave dove è stato imbarcato mio padre, per un breve periodo.
Marisella Virdis
R I P
Antonio Bonesi
R I P
Giuliano Boggian
R I P
Donato Aquilano
bella testimonanza di fgilio e di Marinaio
CIRO SCALA
Ciao GIUSEPPE R I P CHE IL SIGNORE DEGLI ANGELI TI ACCOMPAGNA IN PARADISO ⚓ ⚓
Raimondo Restivo
R I P
Giuseppe Carlo Gino
R I P
Nicola Dolente
Onore e rispetto. Ho letto con interesse e un po’ di emozione le vicende del papà di Antonio. Vorrei condividere. Grazie
Ennio Boragine
R.I.P.!!
Pasquale Mastrangelo
RR.II.PP.
Giovanni Tritto
R.I.P.
Antonino Tumminia
Ringrazio tutti coloro che hanno scritto dedicando un loro pensiero a noi padre e al Sig: Vinciguerra che ha preso a cuore la mia lettera. Grazie di cuore a tutti voi. Antonino Tumminia.
Giovanni
Caro papà ,hai servito la patria con onore Sei sempre nel mio cuore r.i.p.
Carla
Complimenti zio. Anch’io ho partecipato spesso a questi racconti…. memorabili, un abbraccio da tua nipote Carla
Carla
Complimenti zio. Anch’io ho partecipato spesso a questi racconti…. memorabili, un abbraccio da tua nipote Carla.
Antonino
Siamo un solo raggio di sole, una goccia d’aria, un solo calore.
Siamo un amore unico e immenso.
Siamo un solo sorriso, un attimo di tristezza, un solo cuore. Siamo tutto e niente.
Ma siamo noi…
Dedico questa poesia a mio zio e padrino Giuseppe, fratello del mio adorato papà Giovanni.
Antonino Tumminia
RosarioTumminia
Antonio con grande emozione ho letto questo articolo, pensando, papa’, sarebbe stato felice di questo ricordo. Grazie.
Giuseppe Tumminia
Gent.mo Ezio Vinciguerra,
il mio cuore è pieno d’emozioni per la pubblicazione su mio padre. La ringrazio ancora per il suo interessamento,
potendo così, idealmente, tracciare un ponte tra noi e lui, che continua a navigare nei nostri cuori. Un caro saluto. Antonino Tumminia
EZIO VINCIGUERRA
Buonasera Giuseppe e grazie ancora per questa bellissima e commovente testimonianza che ci fa comprendere qualdo sia grande e reciproco l’amore dai figli verso i padri e viceversa. Un abbraccio grande come il mare a te e a tutti i tuoi cari
Ezio
Marinaio Leccese
condivido
Antonio Damiano Coletta
R.I.P.
Francesco Montanariello
R.I.P.-
FRancesco Ruggieri
Stai tranquillo CARO Ezio Pancrazio Vinciguerra CHE TUO PADRE E CON GLI ANGELI COME MIO FIGLIO E NIPOTINA LASSÙ CHE CI VEGLIANO SU DI NOI CIAO FRATELLO
Sergio Biffi
R.I.P.
Antonio Damiano Coletta
RIP – buona notte Ezio
Francesco Ortega
R.I.P.
Rino Presti
Anche mio padre era imbarcato sulla stessa Nava. Naufragho anche lui. Salvato e destinato all’ ospedale di Taranto. Sgt .sdt Carmelo Presti
Rino Presti
R.I.P.
Giovanni Serritiello
R.I.P.