Nave Po e l’asinello – La voce del marinaio

di Piero Giunchiglia

Quella del gallo non la ricordavo…
però mi ricordo di quando un mattino, all’alba, nel porto di Palermo, un Secondo Capo che era di guardia a poppa, per ingraziarsi una mamma con figlia “bona” al seguito più asinello, li voleva imbarcare a bordo di nave Po (dovevano prendere il piroscafo per Ustica).
Ma andiamo per ordine.
Avevano comprato l’asino a Palermo e li stava facendo imbarcare nascondendoli nel Castello di prora.
Il sottufficiale era un po’ fuori di testa e, ammettendo per assurdo che fosse riuscito nel suo intento, chissà come li avrebbe poi sbarcati ad Ustica….?
La nostra nave, il nostro Equipaggio, assomigliava un po’ al sommergibile rosa della U.S.A. Navy (quel film continuano a proiettarlo ancora oggi).
Ricordo che sempre ad Ustica erano due giorni che pompavamo acqua…
Al mattino si presentò a bordo il Maresciallo dei Carabinieri, tutto impettito, chiedeva di parlare solo con il Comandante. Dopo un po’ uscì il Comandante, rosso in viso, urlando:
– “portatemi il Capo Gamellaaaaa!”.
Cosa era successo?
Poiché non aveva fatto in tempo a comprarla a Palermo, a bordo mancava frutta e verdura.
…Invece di andarla a comperare nel negozio, unico in paese, di notte con il battello e due Marinai della cucina, erano andati a razziare tutti gli orti dell’isola…hahaha…..
Fu sbarcato immediatamente al rientro a Palermo (era lo stesso dell’Asino).

18 commenti

bruno

28 Luglio 2016 at 14:38

Il primo piano il comandante Giunchiglia. ….. il Comandante Tamberi un giorno mi disse “siamo la nave più sbulinata della Marina militare ” aveva ragione ma io ci stavo di un bene…..

Roberto Orsini

28 Luglio 2016 at 15:16

Era la fine del 1969. Ancora pochi giorni e la mia avventura militare sarebbe finita. Nel mio cappello, come era usanza non avevo messo nessun simbolo tricolore ma un mare di lacrime di ricordi belli