Comandante Ignazio Castrogiovanni e il regio cacciatorpediniere Aviere
di Claudio53
BANCA DELLA MEMORIA PER NON DIMENTICARE MAI
…riceviamo e con infinto orgoglio e riconoscenza pubblichiamo questo articolo anche in memoria di Edoardo Campana sollecitati e stuzzicati dalla memoria del nipote Lucio Campana che, a distanza di tanto tempo, ricorda ancora con infinito affetto lo zio.
Egregio sig. Ezio,
confermo che nell’albo d’Oro della Marina è riportato che Campana Edoardo è deceduto il 17.12.1942 e viene indicato come disperso. La data coincide con il siluramento del regio cacciatorpediniere Aviere.
Consiglio a Lei e ai lettori del blog la lettura del secondo capitolo del libro “Guerra di Mare di Maffio Maffi del 1917” scritto a guerra ancora in corso in cui si narra del Guardiamarina Ignazio Castrogiovanni e del suo “primo siluramento”.
La figlia di Castrogiovanni, anche se non in buone condizioni di salute, è ancora in vita ed è attualmente residente a Taranto. A Lei regalerò l’estratto del libro.
Cordiali saluti
Claudio53
Il Marò Campana Edoardo nato a Molfetta l’8 febbraio 1925 è stato imbarcato sul regio cacciatorpediniere Aviere i qualità di Specialista Direzione Tiro. E’deceduto il 17.12.1942 disperso nel Canale di Sicilia a nord di Biserta in 38°00’ Nord – 010°05’ Est posizione dell’affondamento della suddetta unità navale.
Ultima missione del regio cacciatorpediniere Aviere
Il regio cacciatorpediniere Aviere, con il gemello Camicia Nera, salpò da Napoli il 16 dicembre 1942 di scorta alla motonave tedesca Ankara diretta a Biserta.
Giorno 17 dicembre 1942, alle ore 11.15 in 38°00’ Nord – 010° 05’ Est fu colpito da due siluri lanciati dal sommergibile britannico P.228 Splendid. La nave si spezzò in due ed affondò rapidamente.
A bordo dell’Aviere c’erano 250 uomini (secondo altre fonti 220): di questi, un centinaio fecero in tempo ad abbandonare la nave, ma nessuno dei superstiti fu raccolto dal Camicia Nera o dall’Ankara, che si allontanarono a tutta velocità. L’affondamento della nave era stato così rapido e violento che solo due zattere di salvataggio, oltre a vari rottami, si erano staccate dalle sovrastrutture. Quando, durante il pomeriggio, le torpediniere Calliope e Perseo raggiunsero i naufraghi, solo 30 erano ancora vivi, tra cui il Comandante in Seconda ed un Ufficiale di macchina che successivamente morì.
Maggiori notizie su nave Aviere sono reperibili al seguente link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Aviere_%28cacciatorpediniere%29
Il Comandante Ignazio Castrogiovanni
Tra i morti e dispersi anche il Comandante Ignazio Castrogiovanni, che, dopo aver radunato ed incoraggiato gli uomini, cedette il proprio posto su una zattera ad un marinaio sfinito e scomparve in mare. Alla sua memoria fu conferita la medaglia d’oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Già valoroso combattente della guerra 1915-18, riprendeva il suo posto di combattimento nel conflitto 1940-43, confermando elevate doti di perizia e di ardimento.
Comandante di Squadriglia Cacciatorpedieri in ardue missioni ed in vittoriosi scontri navali, si distingueva per elevato spirito aggressivo e leggendario valore. Al comando di altra Squadriglia Ct. effettuava nuove, rischiose missioni di guerra, finché – durante scorta a motonave veloce lungo rotte aspramente contrastate dall’avversario – la sua unità veniva affondata in seguito ad insidioso fatale attacco subacqueo. Animato da nobile senso di altruismo e permeato dei più alti doveri di comandante, si preoccupava unicamente della salvezza dell’equipaggio. Naufrago in un mare gelido ed avverso, benché estenuato nelle forze cedeva con sublime altruismo il suo posto su zattera ai più bisognosi; e scompariva poi nei flutti suggellando con generoso sacrificio la nobile esistenza tutta dedicata alla Patria e alla Marina” (Canale di Sicilia, 17 dicembre 1942).
Altre decorazioni
• Medaglia d’Argento al Valore Militare (Basso Adriatico, novembre 1916);
• Medaglia d’Argento al Valore Militare (Tobruk, luglio 1940);
• Medaglia d’Argento al Valore Militare sul Campo (Mediterraneo centrale, giugno 1942);
• Medaglia di Bronzo al Valore Militare (Africa settentrionale, marzo 1941);
• Medaglia di Bronzo al Valore Militare (Mediterraneo centrale, gennaio 1942);
• Medaglia di Bronzo al Valore Militare sul Campo (Africa settentrionale 1940 – Mediterraneo Centrale 1942);
• Croce di Guerra al Valore Militare sul Campo (Mediterraneo centrale, 1941-1942);
• Croce di Ferro tedesca di 2a Classe (ottobre 1942).
Le coincidenze
Il 16 ottobre 1916 la regia torpediniera Nembo, con truppe a bordo, partì da Valona diretto a Santi Quaranta per scortare il piroscafo Bormida. Tra Valona e Saseno il convoglio fu attaccato dal sommergibile austroungarico U 16.
Il Nembo (stazza T. 340) fu silurato ed affondò rapidamente spezzato in due, nel punto 40°08’ N 019°30’ E, a poche miglia da Santi Quaranta nei pressi di una località conosciuta come Strade Bianche. L’U 16, Comandante Zopa, fu speronato dal Bormida
Su 55 uomini che formavano l’equipaggio del Nembo, 32 affondarono con la nave o scomparvero in mare (tra di essi il comandante Russo, il comandante in seconda, tenente di vascello Ceccarelli, ed il direttore di macchina, tenente del Genio Navale Meoli). I 23 superstiti furono recuperati da navi italiane o raggiunsero la costa a nuoto, come fece un gruppo di quattro naufraghi tra i quali il guardiamarina Ignazio Castrogiovanni, che rifiutarono di essere salvati da una zattera con a bordo alcuni superstiti dell’U 16.
Le coincidenze della vita vogliono che il Comandante Castrogiovanni che si era comportato eroicamente da Guardiamarina a seguito di un siluramento nella Prima Guerra Mondiale, eroicamente morì a seguito di altro siluramento nella Seconda Guerra Mondiale.
A lui la Marina Militare ha intitolato il centro addestramento reclute di Taranto (MARICENTRO).
36 commenti
Danilo Danilucci
R.I.P
ONORI!
Giuseppe Orlando
Una preghiera per questi eterni ragazzi . R.I.P.
EZIO VINCIGUERRA
a volte le nostre rotte si incrociano, anche a distanza di tempo…
Io ho compreso, per esempio, che i Marinai di una volta a prescindere da latitudini e longitudini, da gradi e posizioni sociali, ecc. facciamo parte di una sola grande nave, denominata “vita”… tutti i Marinai di buona volontà come noi questo lo sappiamo così come sappiamo che in questa affollatissima pagina puntualmente salpiamo ed attracchiamo al porto della solidarietà, proprio come Lui ci ha insegnato.
Ringrazio Claudio53 per la considerazione nei miei confronti, così come tutti voi che giornalmente mi aiutate in questa navigazione virtuale che, in confidenza, mi sarebbe piaciuta fare in servizio attivo.
MARINAI DI UNA VOLTA, MARINAI PER SEMPRE!
Carlo Di Nitto
Mai dimenticare il loro insegnamento: il loro nome vivrà in eterno!
Michele Di Liberto
ONORE AI NOSTRI VECCHI MARINAI GRAZIE DI ESISTERE IN QUESTA TERRA DETTA ITALIA
Paolo Baroni
mi piace complimenti
Giuseppe Pisapale
onori a Loro e a voi per questo ricordo
Gabriele Masia
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Francesco Montanariello
complimenti sinceri a Claudio53
Mario Veronesi
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Carmine Polese
Ciao Ezio grazie per questo bell’articolo di Claudio53. Onori e riposino in pace
Gianfranco Maffucci
onori
Michele Di Liberto
Grazie Claudio adesso riposano tutti in pace.
Antonio Cimmino
COMPLIMENTI PER L’ARTICOLO E LA RICERCA STORICA
Giuseppe Pisapale
ONori a Castrogiovanni
Tommy Ortega
mi è piaciuto leggervi onori a Castrogiovanni e a Campana. Riposate in pace
Stefano Auteri
rip
Paolo Baroni
Bellissima pagina della banca della memoria. Complimenti e onori
Virginia Federico
🙂 sono felicissima di leggere queste pagine e di far parte di questa grande famiglia di marinai
Adriano Marturano
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Michele Salatino
complimenti claudio53
Rosario Plumitallo
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Luca Zamagni
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Giorgio Castellano
Marinai per sempre. Complimenti a Claudio per questa ricerca e un abbraccio a tutti i marinai e marinaie del gruppo
Domenico Panigas
ONORI
domenico troia
RIPOSATE IN PACE
Lucio Campana
Ringrazio infinitamente tutti.
Daniela Campana
condivido e grazie
Lucio Campana
Isa leggila a tua madre
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Lucio Campana
è con infinito orgoglio e riconoscenza a Claudio53 che abbiamo pubblicato questa storia in memoria di Edoardo Campana ma sollecitati e stuzzicati dalla tua memoria che, a distanza di tanto tempo, ricordi ancora con infinito affetto tuo zio.
Silvana De Angelis
IL MARE NN HA PADRONI. Si ottiene dal mare della vita quello che ci offre, non quello che vogliamo. Le nostre reti, coffe, nasse, sono una domanda. La risposta non dipende da noi. Adesso riposano in pace
Silvana De Angelis
Una donna conosce la faccia dell’uomo che ama
come un marinaio conosce il mare aperto.
(Honorè De Balzac)
MICHELE DI LIBERTO
R . I . P .
Corrado Armerino
ho avuto uno zio che ha passato il periodo di guerra a bordo dei sommergibili però alla fine ha portato a casa la pewllaccia come si suol dire e ci ha lasciati da poco x vecchiaia pace all’animasua
Lucio Campana
Ezio ti rinnovo gentilmente la richiesta di notizie della scmparsa del RCT AVIERE .Ti ringrazio infinitamente. Ciao.
Zoroastro Luigi Melis
Sempre,Patria e Onore