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Sèmpe cu Isse annanze (Sempre con Lui davanti)

di  Carlo Di Nitto – Presidente gruppo A.N.M.I. Gaeta

Caro Ezio, a Gaeta i nostri vecchi erano soliti dire: Sémpe cu Isse annanze! (Sempre con Lui davanti). Questa è una cartolina viaggiata anno 1905 che celebra la cerimonia dell’ALZA BANDIERA su una vecchia unità di linea.

Alza Bandiera Sempe cu Isse annanzi - f.p.g.c. Carlo Di Nitto per www.la vocedelmarinaio.com

27 commenti

  • Carlo Di Nitto

    I momenti dell’Alza Bandiera, dell’Ammaina Bandiera e della lettura della Preghiera del Marinaio, sono sempre occasioni che fanno fremere di commozione i Marinai di ieri e di oggi.
    Sono i momenti in cui a bordo si avverte la consapevolezza di essere parte integrante di un unico organismo: la nostra Nave!
    Provare per credere.

  • Roberto Tento

    L’alza bandiera e l’ammaina bandiera al Comando era di mia pertinenza come sottocapo di picchetto…era un onore per me farlo..anzi quando mancava un marinaio ero pronto ha rimpiazzarlo…qui a Milano dicono …ma eri proprio un pirla…..ma…che dire…

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Presidente Carlo Di Nitto oggi è l’ennesima giornata di forte emozioni (vedi eventi ieri e oggi sul blog e sui gruppi). Grazie Maestro

  • Angelo Aprile

    Caro Ezio, Di Nitto ha veramente una grande conoscenza della marinaria antica che fa conoscere anche a noi tanti termini. grazie anche a te li pubblichi.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Carissimo Carlo Di Nitto e Angelo Aprile con voi Presidenti di sezione A.N.M.I. fra le più accreditate, solidali, energiche, ecc. (ne ho contate una 20 al massimo), mi posso esprimere in maniera schietta e sincera così come in maniera schietta e sincera voi avete fatto con me (e vi ringrazio). Siamo in un periodo di profonda confusione e crisi (economica e di idee) e la nostra “vocazione” è spesso messa in dubbio da saccenti ed illuminati di niente. Noi proseguiamo la nostra rotta perché siamo marinai per sempre (…di una volta). Personalmente non sto attraversando un buon periodo (economico e sanitario) ma non ho perso mai la rotta perché “sempe cu Isse annanze”.
    Non è il luogo adatto per approfondire ma da quasi 4 anni con le mie “misere” risorse cerco di dare la “voce” ai marinai di buona volontà. Grazie per il sostegno.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Umberto nella vita mai dire mai sono convinto che avrai trovato altri porti che ti hanno accolto. Un abbraccio

  • Enzo Arena

    Il saluto alla Bandiera
    di Enzo Arena

    Quel gesto di portarsi la mano alla fronte per salutare militarmente la bandiera ogni volta che salivo o scendevo la passerella della Nave o Sommergibile dove ero imbarcato, poteva sembrare un gesto tanto abituale ed istintivo che veniva fatto meccanicamente. Invece no!
    Quel gesto che ripetevo anche decine di volte in un solo giorno, era un gesto che sentivo dentro, era un gesto che mi dava il piacere di essere ossequioso nei confronti di un simbolo così grande che riusciva a darmi orgoglio.
    Mi soffermavo spesso a guardare con piacere anche tutti i colleghi che, come me, compivano quel gesto con amore e rispetto.
    Al suono del fischio che accompagnava “l’alza o l’ammaina bandiera” interrompevo qualsiasi cosa stessi facendo e, a capo scoperto, sull’attenti e con lo sguardo fisso sulla bandiera che lentamente saliva o scendeva lungo l’asta, seguivo con i brividi, così come facevano tutti i colleghi.
    Solo dopo che la bandiera aveva concluso il suo percorso ed il fischio o la tromba lo avevano segnalato, riprendeva il normale scorrere della vita nel nostro mondo.
    Grande il potere di quel simbolo! Per qualche minuto, tutti i giorni, alle otto del mattino ed al tramonto, la bandiera fermava lo scorrere della vita.

    Il saluto alla Bandiera (Enzo Arena)

    Ti salutavo cento volte al giorno
    mentre salivo o scendevo passerella.
    Guardavo in alto e tu sempre presente.
    Io sull’attenti e tu sempre più bella.

    Eri il buongiorno, il buon vento,
    il “buon tutto” e… anche in mare,
    al tramonto con fischio e con onori:
    sere lontane e colme di preghiere.

    Il tuo lento salire lungo l’asta,
    il mio sentir la pelle accapponare.
    Cara bandiera, ti prego, resta in alto!
    Continua tanti cuori a far sperare!

    Ti vedo meno, ti vedo bistrattata.
    Ti vedo offesa, ferita e con stampella,
    Ma resta lì! Stai sempre a sventolare.
    Cara bandiera, sei sempre la più bella!

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