L’estate che va
di Enzo Arena
Il grande Victor Hugo dice che l’estate che fugge è un amico che parte.
Lo so,cari amici, che molti di voi giustamente non vedevano l’ora che finisse la grande calura, ma io che ci posso fare se sono una lucertola?
Sento l’estate come la grande espressione di libertà, partirei ora per un posto dove l’estate sta per arrivare e andrei in giro in pantaloncini e maglietta e scalzo (se mia moglie me lo permettesse) non soltanto in spiaggia ma anche per strada. Forse l’estate è la stagione che mi ricorda di più la mia fanciullezza ed è per questo che è la stagione che più mi manca.
L’estate che va.
(Enzo Arena)
Ma perché questa pioggia leggera
che ora scende e mi bagna la fronte,
non mi scuote, non mi sferza severa.
Ma perché non racconta più niente?
La mia estate di fiori e farfalle,
di papaveri, di sabbia, di grano.
La mia estate è passata, è fuggita;
mi ha soltanto sfiorato una mano!
Torna chiuso il balcone sul mare,
torna a riva la barca ormai stanca;
la mia estate ha già preso il suo volo!
La mia estate ben presto mi manca.
La lucertola ha lasciato il mio prato
e la rosa, ormai sola, è sfiorita.
L’ombrellone sulla sabbia piantato,
resta chiuso…senza ombra di vita.
La dov’era una spiaggia assolata
c’era vita, c’era voce di mare;
è rimasta una pioggia leggera
come lacrima pronta a sbocciare.
6 commenti
Enzo Arena
Caro Ezio, sei sempre tanto gentile a ricordarti e pubblicare le mie poesie. Stavolta però hai pubblicato una poesia che parla dell’estate finita quando invece l’estate è appena iniziata. Forse ti è sfuggita la poesia di tre giorni fa che parla appunto dell’estate che torna. Un abbraccio.
Carlo Luigi Crea
Ciao Enzo Arena, ciao Ezio Pancrazio Vinciguerra
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Enzo Arena …appena posso ti darò una spiegazione. Un abbraccio grande come il nostro mare
Marinaio Telegrafista
Ciao Enzo e grazie…lucertola!
CARLO PERRONE
MI PIACE
bruno v. bardelli
Leggendoti torno indietro di 60 anni con le stesse emozioni. Grazie 1000 e un grazie all’amico Ezio