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Scusa e grazie

di  Rosangela Zavattaro Rastelli
segnalato da
Toty Donno

Toty Donno per www.lavocedelmarinaio.comCi sono due parole “scusa” e “grazie”, che sembrano sparite dal vocabolario dei giovani e meno giovani ma soprattutto dall’abc del cuore. Di tutti. Sono, da sempre, le parole del perdono, e della gratitudine, della riconoscenza, o meglio del riconoscimento di aver ricevuto qualcosa da qualcuno, magari fin dalla nascita: dai genitori, dai nonni, dalla tata e poi crescendo, dall’amico, dall’innamorato-a, dal collega, dal sacerdote. Una volta i genitori cercavano di insegnarle ai loro piccoli insieme all’amore, come un’altra faccia dell’amore o, semplicemente, come espressione di educazione, di una cultura della reciprocità e dell’altro come me.
Oggi tutti hanno diritti e, fin dalla culla, tutto è dovuto. Sempre. Specie dai giovani, dai figli, proprio in quanto figli che “non hanno chiesto loro di venire al mondo” per cui anche il dono della vita diventa spesso una colpa dei genitori da dover scontare. Per sempre.
Quante bocche serrate o insulti piuttosto che chiedere scusa. Quanti “scusa” e “grazie” non si sono mai pronunciati. Quanti silenzi offesi ed offensivi hanno creato muri tra le persone, fra i popoli, le nazioni e provocato perfino eccidi, distruzioni. Si è perso il senso elevato di queste parole che sono un gesto di pace e di riscatto, un tendere la mano, chiedere comprensione, e rafforzare legami, amicizie. Di quanti “scusa” e “grazie” mai pronunciati si sono nutrite le separazioni, i divorzi, le fughe e forse, peggio ancora, certe vendette e raptus?
La forza delle parole mai dette, è talvolta più dirompente di quelle urlate perché il silenzio scava sotterranei, inguaribili solchi di incomprensioni. Ricordo il motto scout di Baden Powell sulla gratitudine:
Un dono non ti appartiene veramente finchè non hai ringraziato”.

Scusa e grazie - www.lavocedelmarinaio.com

27 commenti

  • EZIO VINCIGUERRA

    Non so come la pensate voi carissimi amici ma io concordo e sottoscrivo parola per parola questa acuta e attuale disamina segnalata da Toty Donno. Stiamo perdendo le sane e buone vecchie abitudini che ci hanno insegnato i nonni.

  • Loredana Trilly Demela

    quel che mi stupisce è che queste parole non escono dalla bocca dei nostri figli……. che la nostra radice sia malata?

  • Alberto Fiorino

    Caro Ezio…sono d’accordo….ma….purtroppo conosco molte persone c.d. “nonni” che invece di trasferire e diffondere saggezza….sono dei caproni cocciuti e maleducati…..anche “interessati” oltre che parecchio poco rispettosi delle regole sociali e della tolleranza….quindi come la mettiamo??? siamo spesso “NOI” quelli di mezzo che mediano e tollerano per il bene comune anche le scelleratezze culturali che hanno profuso alcune persone “anziane” che dovrebbero essere maestri di vita…ma è solo un luogo comune….tutto ciò lo affermo con il massimo rispetto per tutti e la massima considerazione nonostante tutto dei nostri “vecchi”…

  • Loredana Trilly Demela

    Sorry… non sono per la religione…. a meno che non voglia dire saper rispettare e saper riconoscere ….

  • Alberto Fiorino

    Cara Loredana…..più che personale esperienza diretta riferita a molte conoscenze di persone di cui parlavo e per le quali spesso ho speso molto del mio tempo e delle mie energie per dare una mano sia morale sia economica e anche di assistenza diciamo così domestica….ti assicuro che sono parecchie diciamo in una percentuale di 6 a 4….non so se ho reso l’idea…

  • Alberto Fiorino

    P.S. sono un pò deluso per la fiducia e per il “credo” che riponevo nella saggezza di alcuni “anziani”.. 🙁

  • Loredana Trilly Demela

    ehm ehm…. sono un poco cocciuta… sarà forse l’origine …. ma ti voglio credere

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buonasera carissimi è un argomento serissimo e, allo stesso tempo, di non facile risoluzione. Provo a dire la mia.
    Oggi ci vantiamo di avere una giurisprudenza che tutela donne, famiglia e persino i cani.
    Bene, sulla carta costituzionale tutto bene, ma in realtà le cose non vanno così.
    Di fatto, assistiamo quotidianamente allo sfascio e al degrado dei valori cristiani in nome di un becero interesse fatto esclusivamente di materialismo esasperato. Le nostre case e le nostre vite sono piene di cose inutili e allo stesso tempo vuoti di emozioni e di sentimenti.
    La famiglia non è più centrale, esistono adesso le famiglie “allargate”, la scuola è stata immiserita e i più bravi sono emigrati verso altri orizzonti. La meritocrazia non esiste più, è un concetto obsoleto e di altri tempi, dire buono equivale a fesso ecc. ecc. ecc. Questa è la fotografia impietosa del nostro Bel Paese all’inizio di questo nuovo millennio.
    Non vorrei tediarvi ma nemmeno apparire quello che nel mio “ego” non sono.
    Penso che abbiamo un compito importante da svolgere “amici intimi” e cioè quello di “educare” i nostri figli, i nostri discenti, e non “soffocarli”. Se uso il termine soffocare credetemi lo uso con parsimonia: siamo diventati noi adulti e genitori i “protagonisti” ed i nostri giovani, i nostri ragazzi, non sognano più come le generazioni che ho citato prima. Molti ragazzi oggi hanno un solo interesse: apparire e non essere!

  • Marinaio Leccese

    Ezio carissimo, concordo e sottoscrivo parola per parola di questa tua disamina. Stiamo perdendo le sane e buone vecchie abitudini che ci hanno insegnato i nonni. Un abbraccio.

  • Nico Vernì

    ” La sofferenza non può prendere il sopravvento. Non ha diritto di cittadinanza nella nostra Comunità Cristiana. Il Signore ci ha parlato di lieti annunzi. Ci ha detto che egli è venuto per allietare gli afflitti…”””.”

  • Ester Martone

    sono d’accordo con il tuo sentire Ezio adesso deve iniziare una nuova era insegnare i giovani conquistarsi le cose con l’amore e non con l’arroganza buonanotte Ezio

  • Alberto Fiorino

    In effetti caro Ezio è un argomento molto complesso e certo non si può esaurire nei post di fb…..è un argomento che necessiterebbe del confronto personale quale dibattito psico-sociale di elevata importanza….cmq condivido pienamente il tuo pensiero….pur dovendo ammettere con dispiacere quello che ho detto prima…oltre al fatto che qualche anno fa…molti adulti e direi abbastanza anziani…..riuscivano solo a denigrare e giudicare continuamente i giovani senza dare alcuna spiegazione o motivazione valoriale della persona nei contesti socio educativi ed economici-professionali……ma i giovani spesso non sono così sono anche meglio di noi…spesso però vediamo solo le cose che ci fanno comodo o quelle negative che sono una piccolissima parte delle generazioni da trant’anni a questa parte….ciao e buonanotte Ezio..

  • Loredana Trilly Demela

    mi sento di confermare quanto asserito poco più su … se la radice è “ammalata”…. la foglia non si nutre bene
    la nostra generazione è nata in un periodo di grande sviluppo economico, adagiandosi pian piano alle tante comodità e quindi …. impigrendosi …. incaricando altri degli impegni più “pesanti”….
    insomma…. vedi TV dove “appoggiare i propri figli”….nonni…ecc
    e questo è solo un accenno che pian piano ha fatto dimenticare le basi di educazione più importanti

  • Roberta

    Belle parole!
    Mi hanno colpito subito ed anche le prime righe di questo articolo. Complimenti!

    Ho pensato subito ad una persona e al fatto che ho una gran fortuna: conosco un ragazzo che le usa spesso e … fin da subito avevo notato questa cosa estremamente positiva!

    Speriamo che tanti altri ricomincino ad usarle!

    E’ proprio il caso di dirti:
    grazie!
    Roberta

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