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El Alamein, ricordi di servizio

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Mi accade spesso di viaggiare con la fantasia fra ricordi ed avvenimenti lontani, esperienze personali vissute o immagini irreali che si proiettano sullo schermo della mia mente. Immagini che si sovrappongono, si rincorrono, si combinano per caso fra loro in una sequenza scenica, come dentro un film. Ci sono luoghi, ricordi, emozioni ma soprattutto persone che è impossibile cancellare dalla propria memoria e dai propri cuori. Queste persone indimenticabili le guardo negli occhi e loro fanno lo stesso con me. Non c’è bisogno di dialogo tra di noi, nasce quel che si dice “feeling”. Nascono così affinità elettive tra individui.
Queste sensazioni forti le ho provate la prima volta che ho visitato il Sacrario di El Alamein durante la cerimonia commemorativa del 61° anniversario scrutando negli occhi dei compagni di viaggio, dei reduci di guerra e parenti e, soprattutto, nella folta compagine di giovani presenti, ascoltando le loro storie e le loro sensazioni per percepirne le più recondite emozioni.
Parlare o scrivere di El Alamein è difficile, significa ricordare degli uomini entrati ormai nella legenda. Uomini veri le cui odissee personali hanno contribuito a formare la grande drammatica epopea della gloriosa divisione sul fronte dell’Africa settentrionale. Soldati uomini apparentemente come tutti gli altri ma che più degli altri seppero accettare il loro destino e che pur consci dell’impossibilità del ritorno dalle infuocate sabbie del deserto, opposero alla sorte segnata, la dignità ed il coraggio dei veri uomini.

Sacrifici e sofferenze vissuti in nome dell’idea di Patria che esula dalla retorica ma concetto che è forma mentis di uomini provenienti sì da situazioni ambientali, culturali, societarie diverse ma legati sempre fra loro da indissolubili esperienze comuni, da indomabile spirito di corpo.
Senza ombra di retorica, il nostro Esercito scrisse ad El Alamein una pagina memorabile di dedizione e di eroismo e acquisì un patrimonio morale e spirituale che appartiene all’intero popolo italiano e che va consegnato alle nuove generazioni di oggi.
Queste nuove generazioni erano con noi ufficiali e sottufficiali più anziani a celebrare una pagina di storia che conoscevamo solo perché studiata sui libri di testo. Tra essi una delegazione di studenti vincitori di un concorso a tema indetto dalla Provincia di Novara e una delegazione interforze formata anche da giovani ufficiali, sottufficiali e personale della truppa.
Durante la cerimonia scrutavo attentamente gli occhi delle autorità presenti, dei reduci e dei loro familiari, di Rasoul anziano custode del Sacrario e del suo giovane aiutante. Percepivo nel loro sguardo dolore misto a commozione. Alla fine della cerimonia non abbiamo scambiato nemmeno una parola, sarebbe stato superfluo.
Porterò nel mio cuore il ricordo degli occhi affranti di Luca, Enrico, George, Gabriele, Antonio, Alessandro Fabrizio e Carmelo giovani militari di carriera. Loro, domani da questa esperienza trarranno insegnamento e stimolo a meglio operare in tempo di pace perché hanno capito che “una Nazione senza memoria storica non si aspetti un avvenire”.

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17 commenti

  • Marino Miccoli

    Ezio ha la capacità di sorprenderci sempre con i suoi pregevoli e significativi scritti; essi riflettono a pieno i sentimenti provati da tutti gli Italiani veri che non possono dimenticare chi si è sacrificato a EL ALAMEIN così come non possono dimenticarsi quale immenso valore costituisca la PACE tra le nazioni.
    Grazie Ezio per l’importante messaggio che ci trasmetti; io mi riconosco sempre di più nei tuoi scritti.

  • Silvana De Angelis

    Il mondo appartiene agli entusiasti capaci di nn perdere la calma! ……………e i marinai la calma nn possono e nn la perdono mai…devono far fronte alle tempeste!!!!! BUONA GIORNATA MARINAI!!!!!!!!! Che sia lieta e serena!

  • Maria Marea

    Ogni raggio dell’alba
    prenda per mano
    i tuoi sogni notturni,
    i più belli.
    e li conduca alla realtà.
    (antico augurio tibetano) – FELICE GIORNATA GENTE DI MARE …

  • Giacinto del Bianco

    Buon giorno a te ed a tutti i compagni di viaggio su questo mare . Giornata grigia e piovosa…….ma oltre tutto c’è un sole….Ciao

  • Tiziana Ricci

    Buon giorno a te ed a tutti i compagni di viaggio su questo mare . Giornata grigia e piovosa…….ma oltre tutto c’è un sole….

  • Francesco Baldi

    Non tutti.. a fine anni 90 trovandoci con la nave in sosta ad Alessandria d’egitto andammo in gita a visitare il sacrario militare, un ‘emozione grande e sincera ci coinvolse. Non tutti abbiamo dimenticato

  • Alessandro Carlozzi

    Caro Ezio
    Io sono stato ad El Alamein con mio padre un reduce di quella cruenta ed inutile battaglie. Vedere quel sacrario pieno di lapide di ragazzi giovanissimi che hanno sacrificato la loro vita per questa nostra Italia. Io faccio parte dell’associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra e fondazione e ti assicuro che noi portiamo a conoscenza dei giovani d’oggi la memoria e il sacrificio di quei giovani (per me eroi) che con il loro sacrificio hanno fatto si che noi vivessimo in un paese libero e non oppresso da questi politici che non meritano questo sacrificio anzi sono talmente ignoranti che neanche conoscono la nostra storia. Vergognatevi

  • Angelo Valente

    spero sia cosi’,ma i politici sono lo specchio della nostra societa’,lavoriamo con l’insegnamento alla radice se facciamo in tempo,e forse avremo piu’ giovani informati,preparati e responsabili…

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Alessandro Carlozzi, penso di comprendere e condividere il tuo e nostro sfogo.
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2013/10/el-alamein-ricordi-di-servizio/
    Fu una guerra iniziata male e finita peggio.
    Purtroppo nel concordare con le vostre considerazioni mi preme sottolineare che proprio in quelle battaglie “a campo aperto” fu carneficina: da una parte il mare mostrum e dall’altra il fuoco del deserto. Scrissi una poesia la prima volta che fui su quel luogo… UNA PREGHIERA PER TUTTE QUELLE ANIME
    https://www.lavocedelmarinaio.com/…/

  • Giuseppe Esposito

    ….il ricordo merita sempre rispetto…..e conviene sempre dargli del “Lei”…

  • Gabriele Fappiano

    Mai pensare di dominare il ricordo. Esso va temuto e rispettato ma, sopratutto amato.

  • Franco Schinardi

    Bellissimo racconto che ha provocato un goccio d’acqua salata sul mio volto. E’ un momento che, a suo tempo, sebbene avessi 14 anni, ho seguito con trepidazione alla radio. Bravo Ezio, la tua opera è impagabile.

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