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Il più antico Palio del mondo

di Marino Miccoli

Marino Miccoli - Copia - CopiaIl 23 aprile si festeggia San Giorgio martire patrono della cavalleria, dei militari in genere e di innumerevoli città italiane come Ferrara dove si celebra, in suo onore, il Palio più antico del mondo.
Si tratta di una meravigliosa quanto appassionante competizione di origine medievale tra le otto contrade (i quattro rioni all’interno delle mura medievali ed i quattro borghi all’esterno delle mura) della città che risulta essere stata ufficializzata nel 1279; ma dalle cronache ferraresi si apprende che addirittura antecedentemente a quell’anno il popolo organizzasse corse podistiche di uomini e donne, asini e cavalli in città per festeggiare la vittoria ottenuta a Cassano d’Adda nel 1259 da Azzo VII, condottiero delle truppe Pontificie su Ezzelino III Da Romano detto “il Tiranno” comandante delle truppe imperiali. La tradizione divenne così forte che le corse furono istituzionalizzate nel 1279, allorquando fu stabilito l’obbligo di correre “in fasto beati Georgi” il 23 aprile e per la Madonna Assunta il 15 agosto di ogni anno.
Oggi si corre stabilmente l’ultima domenica di maggio, perché si ricorda il palio straordinario corso per festeggiare la nomina, da parte del Papa, a Duca di Borso d’Este, rientrato a Ferrara l’ultima domenica di maggio del 1471.
La consolidata tradizione prevede che otto giorni prima della gara si svolga la sfilata di tutte le contrade; questo è lo spettacolo più suggestivo della serie di  festeggiamenti in programma.
Il corteo storico, cioè la sfilata di tutte le contrade, a cui partecipano circa 1500 persone vestite con variopinti e ricchi costumi rinascimentali, è guidato dal Duca di Ferrara, che proveniente dal castello e seguito dalla sua corte, fa il suo ingresso in Piazza Castello e prende posto sul palco.
Quindi le otto contrade si esibiscono davanti alla corte  ducale e iscrivono i rispettivi partecipanti alle corse della domenica successiva: ragazzi e ragazze (putti e putte) al di sotto dei 16 anni, asine e staffieri, cavalli e fantini.
La città è divisa in borghi e rioni, i borghi esterni alle mura (4) ed i rioni interni ad esse (4). Un mese di festeggiamenti, parate, gare e competizioni tra le otto contrade della città estense (S.Giorgio, S.Giacomo, S.Paolo, S.Spirito, Santa Maria in Vado, S.Luca, S.Giovanni e S.Benedetto) che si sfidano in appassionanti gare di sbandieratori, di musica, di corse tra ragazzi e ragazze (giovani sotto i 15 anni) somari e, per aggiudicarsi il palio consistente nel prezioso drappo giallo dorato dedicato a San Giorgio, ha luogo la travolgente corsa dei berberi, cavalli arabi purosangue.
Queste tipo di tradizioni, spesso legate alla devozione religiosa. Esse fanno della nostra Italia un paese straordinario, unico, ammirato all’estero e, senza dubbio, avvenimenti come questo, costituiscono un patrimonio da custodire, rafforzare e di cui essere orgogliosi.

San Giorgio Ferrara - Copia

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