Ciao Ezio,
“La storia ci insegna ad imparare…. non a giudicare… La mano della natura ignora le colpe degli uomini e allo stesso modo in cui non tiene in piedi una croce, fissata nella terra… lascia crescere un fiore di campo sul tumulo d’un “peccatore””
Certo, se ancora abbiamo le lacrime caro Di Lorenzo Giuseppe, ma mi sa che anche le lacrime sono terminate, ci hanno preso anche quelle. Una volta eravamo un’aquila, prendevamo facilmente le prede, oggi l’aquila non c’è più, soltanto le mosche lasciate, si certo le mosche che l’aquila non prende (Aquila non capit muscas – l’aquila non prende le mosche, era un detto latino). Ora quelle mosche, sono diventati brutti mosconi, si sono fottuto tutto e a noi rimane pagare il conto. La colpa è nostra che andiamo a votare. Penso che basta non votarli più, ritornare a prendere un’aquila e avanti tutta a presentare il conto a tutti coloro che ci hanno svenduti fino a toccare anche i loro parenti se non dimostrano come hanno fatto a fare i loro affari. Ciao Ezio, in quell’Ufficio ne hai vista di storia vera. Una buona serata a tutti, mi preparo, fra poco fanno la chiamata: Franchi in riga a poppa, prepararsi.-
Di Lorenzo Giuseppe si Franco, giuro che alle prossime elezione, con il cavolo che vado a votare, tanto l’oro del mio volte non sanno che farsene, faranno comunque quello che vogliono, all’ora a che serve andare a votare? quel giorno me ne vado nei campi o in montagna a divagare. un caro saluto a tutti
89 commenti
Don Gino Delogu
Grazie e aggiungo una volta marinai giovani per sempre
antonio guarino
Grazie Ezio i tuoi articoli sono sempre tra i più graditi
MORGESE CLAUDIO
Grazie Ezio è bello vedere persone attaccate alla bandiera ed ai nostri simboli; Claudio
Pinuccia Paonessa
bellissime parole grazie di cuore !
Roberta Petraglia
Ciao Ezio,
“La storia ci insegna ad imparare…. non a giudicare… La mano della natura ignora le colpe degli uomini e allo stesso modo in cui non tiene in piedi una croce, fissata nella terra… lascia crescere un fiore di campo sul tumulo d’un “peccatore””
Di Lorenzo Giuseppe
cosa ci resta? non ci resta che piangere.
Francesco Montanariello
Certo, se ancora abbiamo le lacrime caro Di Lorenzo Giuseppe, ma mi sa che anche le lacrime sono terminate, ci hanno preso anche quelle. Una volta eravamo un’aquila, prendevamo facilmente le prede, oggi l’aquila non c’è più, soltanto le mosche lasciate, si certo le mosche che l’aquila non prende (Aquila non capit muscas – l’aquila non prende le mosche, era un detto latino). Ora quelle mosche, sono diventati brutti mosconi, si sono fottuto tutto e a noi rimane pagare il conto. La colpa è nostra che andiamo a votare. Penso che basta non votarli più, ritornare a prendere un’aquila e avanti tutta a presentare il conto a tutti coloro che ci hanno svenduti fino a toccare anche i loro parenti se non dimostrano come hanno fatto a fare i loro affari. Ciao Ezio, in quell’Ufficio ne hai vista di storia vera. Una buona serata a tutti, mi preparo, fra poco fanno la chiamata: Franchi in riga a poppa, prepararsi.-
Luisa e Lillo
Ezio, non resta niente …e non ci resta che piangere!
Di Lorenzo Giuseppe
Di Lorenzo Giuseppe si Franco, giuro che alle prossime elezione, con il cavolo che vado a votare, tanto l’oro del mio volte non sanno che farsene, faranno comunque quello che vogliono, all’ora a che serve andare a votare? quel giorno me ne vado nei campi o in montagna a divagare. un caro saluto a tutti