Marinai,  Racconti,  Storia

Il bucato? Nel 1930 si stendeva a prua…

di Marino Miccoli

Correva l’anno 1930 quando nella rada della piazzaforte navale di Pola (Istria Italiana) sede delle prestigiose Scuole C.R.E.M.M., si tenevano le “Gare di voga” della Regia Marina.
Nella singolare quanto bella fotografia d’epoca che mi ha ispirato questo breve articolo possiamo notare l’atmosfera di festa, anzi di tifo sportivo che pervade i Marinai presenti sul ponte, a poppa del Regio Esploratore “Leon Pancaldo” che è agli ormeggi.
Tra quei Marinai vi era mio padre, allora cannoniere puntatore scelto, che ha scattato la fotografia.
I Marinai assistono all’arrivo delle lance a remi che hanno partecipato alla gara di voga… diversi equipaggi sospingono verso la linea del traguardo le loro imbarcazioni e ci pare di udire finanche le grida d’incitamento dei loro sostenitori, i commilitoni delle rispettive navi a cui appartengono le squadre di vogatori…
Il tutto si svolge tra i panni della biancheria stesi ad asciugare al caldo sole estivo dell’alto Adriatico!
Una bella scena della vita di bordo che credo sia raramente immortalata nelle fotografie e che per questo merita di essere portata all’attenzione dei lettori de LA VOCE DEL MARINAIO.

Carissimo Marino,
il tuo articolo e il costante contributo al nostro sito, si impreziosisce oggi di una foto di così palese pregio storico che penso lascerà il segno nei numerosi marinai e appassionati di storia marinara che ci seguono con costanza ed affetto. Lo stesso affetto fraterno che contraddistingue la nostra grande famiglia marinara fatta di quei sacrifici che ci fanno celebrar quest’anno, i 150 anni dell’unità d’Italia, di cui degnamente sia tuo Padre, io, i marinai e pescatori  italici di tutte le epoche e naturalmente tu ne facciamo parte integrante.
Permettimi solo di ribadire: Una volta marinai, marinai per sempre!
Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

12 commenti

  • Paolo Lella

    Marino,
    io non sono stato un marinaio ma conosco dei amici che lo sono stato ed è sempre anche stata la mia passione

  • Paolo Lella

    Ezio grazie per la tua amicizia , mi chiamo Paolo e sono di Formia ma risiedo vicino Francoforte..

  • Salvatore Pilloni

    Una piccola precisazione….il bucato veniva steso a prora (osserva la foto)non a poppa…

  • Ezio Pancrazio Vinciguerra

    Mink hai ragione Capo Pilloni, non ti sfugge nulla vecchio lupo di mare, adesso devo dirlo a Marino Miccoli che ne è l’autore

  • gigi fois

    Hai ragione, quella è la prora e si intravede il Jack……comunque sia è una bella foto ricordo d’epoca..

  • giuseppe

    Pur apprezzando lo scritto, mi spiace per la foto. Questa mostra la prora (non la poppa) della nave, lo si evince dalla bandiera di bompresso.

  • Marino Miccoli

    Sono proprio contento delle osservazioni di Salvatore Pilloni, di Gigi Fois (che salutro cordialmente, egli legge spesso i miei brevi articoli)e di Giuseppe: E’ VERO! MI SONO SBAGLIATO! SI TRATTA DELLA PRUA E NON DELLA POPPA… (anche se a me le poppe piacciano di più…)
    Grazie ancora della vostra gradita attenzione.
    Saluti marinareschi a tutti!
    Marino.

  • Marino Miccoli

    Ringrazio Paolo Lella per l’attenzione; il mio apprezzamento per l’attenzione va a Salvatore Pilloni, a Gigi Fois ( che legge spesso i miei brevi articoli e che saluto cordialmente ) e a Giuseppe. AVETE RAGIONE! MI SONO SBAGLIATO… E’ LA PRUA!
    (…forse mi sarò lasciato trascinare dalla mia passione per le poppe!?!?)
    Grazie ancora della vostra attenzione che mi giunge assai gradita.
    Saluti marinareschi a voi tutti!
    Marino.

  • Ezio Pancrazio Vinciguerra

    Capo Pilloni da vecchio lupo di mare non ti sfugge nulla… complimenti provvederò a modificare il titolo… carissimo Marino diciamo che è un lapsus di marinai di mezz’età che hanno sempre quel chiodo fisso in testa.
    Un abbraccio a tutti Ezio

  • Antonio Melis

    Ma è vero ciò che dice Capo Pilloni la ghia si trova a prora, e anche la doccia con l’acqua di Mare , la si allestiva sempre a prora vicino al Jek…
    se ricordo bene.
    Felice serata Ezio, Marino e Salvatore;

  • Antonio Corsi

    Caro Ezio
    come ben sai sono attaccato alle tradizioni ed è per questo che gradirei che le cose si chiamassero per nome.
    “l tutto si svolge tra i panni della biancheria stesi ad asciugare al caldo sole estivo dell’alto Adriatico!”
    I miei coetanei sanno che questa zona era denominata “GHIA” parola purtroppo sconosciuta ai moderni naviganti.
    Un caro saluto
    Antonio

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