Velieri

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    22.1.1860, la barca Messina (capitano Senno) scampa al naufragio

    a cura Sergio Pagni

    PER GRAZIA RICEVUTA

    Sergio Pagni per www.lavocedelmarinaio.comEx voto custodito al Civico museo marinaro Gio Bono Ferrari di Camogli (*).
    Su quadro si legge:
    Tempesta sofferta dalla barca Messina, comandata dal capitano Andrea Senno, il 22 gennaio 1860 nella costa di Calabria, distante cinque miglia dal Capo Vaticano, in cui si sarebbe naufragato se per intercezione di Nostra Signora del Boschetto non si fosse variato il vento in senso opposto, da dove si poté mettersi in salvo allontanandosi dallo stesso”.
    Dipinto da Domenico Gavarrone, il quadro è datato 21 febbraio 1861.

    22.1.1860 barca Messina P.G.R. - www.lavocedelmarinaio.com
    (*) si consiglia la visita.

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    21.1.1901, Giuseppe Massa superstite (Brigantino Vanduara)

    a cura Sergio Pagni

    PER GRAZIA RICEVUTA

    Sergio Pagni per www.lavocedelmarinaio.comMassa Giuseppe, superstite di orribile temporale nelle acque di Sangemin era imbarcato sul brigantino Vanduara.
    Ex voto conservato nel Santuario – basilica di Nostra Signora del Monte di Genova. La dedica dietro il quadro recita:
    Il brigantino Vanduara, comandato dal capitano A. Castagnole, partendo il 21 gennaio 1901 da Sangemin, fu colto da orribile temporale per cui fu miracolo il potersi salvare. In segno di riconoscenza il marinaio Massa Giuseppe offre questo ricordo alla Madonna del Monte per l’ottenuta grazia”.

    21.1.1901 Massa Giuseppe per grazia ricevuta - www.lavocedelmarinaio.com copia (foto da internet)

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    21.1.1865, il capitano Giuseppe Sanveri e lo scip Paolo

    a cura Sergio Pagni

    PER GRAZIA RICEVUTA

    Sergio Pagni per www.lavocedelmarinaio.comEx voto custodito nel santuario di Nostra Signora di Monte Allegro, presso Rapallo.
    Questa l’iscrizione dettata sul retro del quadretto:
    “Il scip Paolo attraversando Stretto di Gibilterra il 21 gennaio 1865 soffrì un terribile uragano che fu gettato negli scogli e l’equipaggio gettando la barca in mare fu speronato questa al momento dall’onde: finalmente da terra persone bene merite andarono in soccorso dalla tripolazione, ma fu a stento dopo tre giorni che questi poterono giungere a bordo, e per grazia N.S. del Monte Allegro poterono salvarsi e perciò il capitano Giuseppe Sanveri fa il presente voto per grazia ricevuta”.

    Brigantino Paolo per grazia ricevuta - www.lavocedelmarinaio.com

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    2.1.1862, barca Colombia del capitano G. B. Mortola

    a cura Sergio Pagni

    PER GRAZIA RICEVUTA

    Ex voto custodito al Civico museo Gio Bono Ferrari di Camogli (*).
    Sul quadro si legge:
    “Uragano sofferto dal capitano Gio Batta Mortola ed equipaggio della barca “Colombia”, dal 19 dicembre 1861 al 2 gennaio 1862, nella latitudine 56°11 e longitudine 30°, in cui dovettero far gettito di una parte del carico di grano e più ancora diversi oggetti di coperta onde alleggerire alquanto il bastimento che con questo e l’intercezione di Nostra Signora del Boschetto fu salvo bastimento ed equipaggio ed a memoria di ciò questo quadro gli dedicano”
    Firmato da Domenico Gavarrone, il quadro porta la data del 17 aprile 1863.

    (*) Si consiglia vivamente la visita.

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    29.12.1860, il brigantino Dioni del capitano Antonio Schiaffino

    PER GRAZIA RICEVUTA

    sergio-pagni-per-www-lavocedelmarinaio-comEx voto custodito nel Civico museo marinaro Gio Bono Ferrari di Camogli (*).
    Sul quadro si legge:
    Tempesta sofferta dal brigantino Dioni, comandato dal capitano Antonio Schiaffino, il 29 dicembre 1860 nel Golfo di Venezia, alla distanza di 40 miglia dal capo di Santa Maria, nella quale dové far gettito di una porzione del carico di grano, onde alleggerire alquanto il brigantino, per cui questo mezzo e con l’intercezione di Nostra Signora del Boschetto poté salvarsi unitamente all’equipaggio”.
    Il quadro, datato 23 febbraio 186, è di Domenico Gavarrone.

    brigantino-dioni-copia-www-lavocedelmarinaio-com

    (*) se ne consiglia vivamente la visita.

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    12.12.1916, il brigantino a palo Astrea

    di Museo Marinaro Gio Bono Ferrari di Camogli (*)

    Il 12 dicembre 1916, nel pieno della ‘Grande Guerra’, il brigantino a palo “Astrea” (820 tonn.), con 10 uomini d’ equipaggio, investito da una forte tempesta di libeccio dopo la partenza da Marsiglia diretto a Genova, arrivò a destinazione dopo il tramonto, quando il porto era ormai chiuso per motivi di sicurezza, data la presenza nel Mar Ligure di sottomarini tedeschi che avevano già affondato diverse navi italiane, fra cui la camogliese “Eurasia”. Non potendo riparare in porto, il Capitano tentò di raggiungere il ridosso di Portofino, ma la forza della tempesta lo scarrocciò in prossimità delle scogliere di Camogli. Dal brigantino risuonò il corno da nebbia, per chiedere soccorso, mentre il parroco suonava le campane a storno. I camogliesi accorsero sulla riva per dare aiuto e uno di essi, Filippo Riva, si gettò nel mare in tempesta per afferrare una fune lanciata da bordo che, con l’aiuto di Vittorio Ansaldo e altri soccorritori, venne fissata alla scogliera.
    Grazie al loro intervento sei uomini dell’equipaggio furono tratti in salvo, mentre il Capitano e tre marinai perirono sul veliero che si sfracellava sugli scogli.
    Contestualizzando questo tragico evento con la “Grande Guerra”, che fu duramente combattuta anche sul mare, e coinvolse duramente la “gente di mare” della nostra Città, con gravi perdite di uomini e di mezzi.

    (*) se ne consiglia vivamente la visita.