Marinai di una volta

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    18.10.1946, radiazione del regio sommergibile Macallè

    di Ricardo Preve

    Il regio sommergibile Macallè,  classe “600 – serie Adua”, fu impostato presso i Cantieri O.T.O. di La Spezia il 1° marzo 1936.
    Fu varato il 29 ottobre 1936 e consegnato il 1° marzo 1937.
    Fu affondato il 15 giugno 1940 e radiato il 18 ottobre 1946.

    Caratteristiche tecniche
    Dislocamento: 697,254 t. – Imm. 856,397
    Dimensioni: Lunghezza 60,18 m. – Larghezza  6,45 m.
    Motori: 2 motori diesel FIAT + 2  motori elettrici Marelli – 1 batteria di accumulatori al piombo composta da 104 elementi. Motori a scoppio 1400 hp. – Motori elettrici 800 hp.
    Velocità: in superficie: 14 knt. – in immersione: 7,5 knt
    Armamento: 4 tubi lanciasiluri AV da 533 mm. – 2 tubi lanciasiluri AD da 533 mm. – 6 siluri da 533 mm. – 1 cannone da 100/47 mm. – 2 mitragliere singole da 13, 2 mm. – 152 proiettili per il cannone
    Equipaggio: 4 ufficiali, 32 tra sottufficiali e marinai
    (Fonte “Sommergibili italiani” di A. Turrini e O. Miozzi – U.S.M.M.)

    Carlo Acefalo (Monastero di Vasco, 16.1.1916 – Mar Rosso, 18.6.1940)

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    18.10.1946, radiazione del regio sommergibile Argonauta

    a cura Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

    Il regio sommergibile Argonauta fu impostato il 9.11.1929 presso il cantiere C.R.D.A. di Monfalcone.
    Varato il 10.1.1931, fu consegnato alla Regia Marina l’1.1.1932.
    Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale era dislocato a Tobruck per missioni di attacco nelle acque antistanti Alessandria. Al Comando del Tenente di vascello Vittorio Cavicchia Scalamonti, salpò da Tobruck per trasferirsi a Taranto, per lavori di manutenzione.
    Il mattino del 23.6.1940, presumibilmente ad opera dei Cacciatorpediniere Dainty, Ilex, Decoy e Voyager della Forza “C”, venne sottoposto a violento lancio di bombe di profondità e fu affondato.
    Non vi furono superstiti.
    Fu radiato il 18.10.1946.


    Caratteristiche Tecniche
    Dislocamento: superficie 666,56 t. – immersione 810,43
    Dimensioni: lunghezza 61,50 m. – larghezza 5,65 m.
    Motori: 2 motori diesel Tosi – 2 motori elettrici Marelli – 1 batteria di accumulatori al piombo composta da 104 elementi
    Velocità massima: superficie: 14 knt. -in immersione: 8 knt
    Armamento: – 4 tubi lanciasiluri AV da 533 mm. – 2 tubi lanciasiluri AD da 533 mm. – 6 siluri da 533 mm. -1 cannone da 102/35 mm. – 2 mitragliere singole da 13, 2 mm.
    152 proiettili per il cannone
    Equipaggio: 4 ufficiali, 32 tra sottufficiali e marinai.
    (Fonte “Sommergibili italiani” di A.Turrini e O. Miozzi – U.S.M.M.)

    Non fecero rientro alla base
    Gildo Allegretti, comune
    Umberto Ammazzalorso, capo di seconda classe
    Giuseppe Augelli, sergente
    Carmine Barbato, comune
    Salvatore Battiato, comune
    Otello Bondi, capo di prima classe
    Carlo Bonissone, comune
    Giuseppe Burlando, comune
    Claudio Carlini, sottocapo
    Vittorio Cavicchia Scalamonti, tenente di vascello (comandante)
    Pietro Cerotti, sergente
    Angelo Consigli, comune
    Giovanni Conta, capo di terza classe
    Giuseppe Corbo, secondo capo
    Giovanni Cotugno, sottocapo
    Mario Cozzi, comune
    Alberto Di Vanno, comune
    Luigi Dominici, comune
    Corrado Farinola, secondo capo
    Umberto Fonti, comune
    Walter Francheo, comune
    Luigi Fulgheri, comune
    Gualtiero Galantini, secondo capo
    Giuseppe Gelao, comune
    Modesto Gerosa, comune
    Angelo Iommetti, comune
    Calogero La Grassa, sottocapo
    Sebastiano Licciardello, sottocapo motorista
    Alberto Lucido, comune
    Angelo Manara, comune
    Giuseppe Mangraviti, comune
    Matteo Marino, sottocapo
    Aniello Mennella, sergente
    Gioacchino Pistolesi, secondo capo
    Angelo Prestipino, comune
    Francesco Ritacca, sottocapo
    Gregorio Rosati, guardiamarina (ufficiale alle armi)
    Renato Rossi, sottotenente di vascello (comandante in seconda)
    Tommaso Rubino, comune
    Mario Salzano, comune
    Mario Serra, comune
    Giuseppe Sorge, sottotenente di vascello (ufficiale di rotta)
    Luigi Stefani, capitano del Genio Navale (direttore di macchina)
    Mario Torresini, secondo capo
    Guido Turcolin, sottocapo
    Ugo Villani, comune
    Cesare Vitali, secondo capo
    Vittorio Vitti, comune
    (fonte www.conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.com)

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    18.10.1946, radiazione del regio sommergibile Acciaio

    La Classe Platino, denominata anche Classe Acciaio è stata la quinta ed ultima serie dalla Classe Serie 600 un tipo di sommergibile costiero della Regia Marina. Costruiti durante la guerra per sostituire le unità andate perdute, erano ormai superati al momento della loro costruzione, per cui, non essendoci il tempo per progettare nuove unità, furono fatte dei miglioramenti rispetto alle serie precedenti, quali modifiche alla torretta rendendola meno visibile e venne aumentata da 650 a 700 CV la potenza dei motori diesel. Questi battelli si rivelarono di poco migliori dei precedenti. Modesti miglioramenti come il potenziato armamento AA e l’adozione di una torretta di dimensioni minori e più funzionale coesistevano con caratteristiche obsolete come l’assenza della centralina di tiro, dello snorkel e del meccanismo lancio dei siluri senza fuoriuscita dell’aria. Fecero parte della stessa classe i seguenti sommergibili: Alabastro, Argento, Asteria, Avorio, Bronzo, Cobalto, Giada, Granito, Nichelio, Platino, Porfido e Volframio.
    La gran parte delle unità andarono perdute negli eventi bellici. Solo il Giada rimase in servizio con la rinata Marina Italiana.
    Il sommergibile Acciaio fu consegnato il 30 novembre 1942, venne dislocato ad Augusta al Comando del Tenente di Vascello Ottorino Beltrami.
    Il 23 marzo 1942 effettuò la sua prima missione di agguato nelle acque lungo le coste della Cirenaica, rientrò alla base senza avere contatti.
    Il 10 dicembre si portò, partendo da Augusta , nelle acque di Algeri , avvistò, stando in superficie, una unità riconosciuta come incrociatore della classe Leander , lanciò in successione due salve di siluri , non potè visualizzare l’esito del lancio che comunque fu negativo.
    Nella notte del 7 febbraio 1943 , in agguato presso Capo Bougaroni , avvistò una unità contro la quale lanciò 2 siluri. Nell’attacco risultò affondato il trawler Tervani di 409 t.
    Il 10 luglio 1943 l’Acciaio partì da La Maddalena , al Comando del TV Vittorio Pescatore , per portarsi presso la costa nord Siciliana. Dopo la partenza l’unità non diede più notizie.
    Fonti Inglesi riportano l’affondamento del battello il 13 luglio nelle acque dello Stretto di Messina per opera del sommergibile britannico Unruly. [Shortly before 2100hours on 13 July 1943 HMS Unruly (Lt. J.P. Fyfe, RN) torpedoes and sinks the Italian submarine Acciaio (630 tons, built 1942) off Cape Vaticano near Messina, Sicily, Italy in position 38º35’N, 15º49’E.]. (Fonte Ufficio Storico della Marina Militare).
    Non vi furono superstiti.
    In tutto l’Acciaio aveva svolto 24 missioni di guerra, percorrendo complessivamente 13.848 miglia in superficie e 1650 in immersione.

    Caratteristiche tecniche
    Denominazione: Regio Sommergibile ACCIAIO
    Classe “600” serie “PLATINO” (Tipo Bernardis)
    Cantiere: O.T.O.-La Spezia
    Impostato: 21 novembre 1940
    Varato:22 giugno 1941
    Consegnato: 30 ottobre 1941
    Affondato: 13 luglio 1943
    Radiato: 18 ottobre 1946
    Dislocamento Superficie 712 tonn. Immersione 865 tonn.
    Dimensioni
    Lungh. 60,18 m.
    Largh. 6,475 m.
    Motori:
    2 motori diesel Fiat; 2 motori elettrici CRDA
    1 batteria di accumulatori al piombo composta da 104 elementi.
    Potenza complessiva:
    Motori a scoppio 1500 HP.
    Motori elettrici 800 HP.
    Velocità massima in superficie: 14 nodi
    Velocità massima in immersione: 7,5 nodi
    Autonomia in superficie:
    2300 miglia a 14 nodi; 5000 miglia a 8,5 nodi
    Autonomia in immersione:
    7 miglia a 7 nodi; 80 miglia a 3 nodi
    Armamento:
    4 tubi lanciasiluri prodieri da 533 mm.
    4 tubi lanciasiluri poppieri da 533 mm.
    8 siluri da 533 mm.
    1 cannone da 100/47 mm.
    2 mitragliere binate da 13, 2 mm.
    149 proiettili per il cannone
    Equipaggio: 4 ufficiali, 40 tra sottufficiali e marinai
    Profondità di collaudo: 80 m.

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    Michele Modugno (Gravina di Puglia, 14.10.1940 – Martina Franca (TA), 18.10.2021)

    Michele Saracino

    (Gravina di Puglia, 14.10.1940 – Martina Franca (TA), 18.10.2021)

    Addio Michele,
    anche se molti non ti conoscevano, mi sento di dire a nome di tutta la grande famiglia dei marinai, che occuperai per sempre un posto speciale nei nostri cuori.
    Anche se la tua vita non è stata lunga l’hai sicuramente vissuta intensamente e fuori dal comune, una vita straordinaria, tra i sogni e i ricordi indelebili, tracciati nell’onda, lungo la scia, fra i flutti…
    Un abbraccio grande, profondo e trasparente, a te e ai tuoi cari, come quel mare che ci portiamo dentro e che nessuno mai potrà inquinarci.
    Michele ha rivestito il grado di capo radarista di 1^ classe, era nato a Gravina di Puglia il 14 ottobre 1940 ed è deceduto il 10.10.2021 a Martina Franca.

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    Leonello Barbacci (Portoferraio (LI), 18.10.1963 – 10.8.2020)

    di Marinaio di Spirito Santo

    (Portoferraio (LI), 18.10.1963 – 10.8.2020)

    Nella giornata del 10 agosto 2020 è venuto a mancare per cause naturali il 1°Lgt. Nocchiere Leonello Barbacci.
    Marinaio eccezionale ed instancabile colonna portante della Guardia Costiera elbana, il 1°Lgt. N. Leonello Barbacci lascia ai suoi colleghi un bagaglio umano e professionale inestimabile.
    L’equipaggio tutto della Capitaneria di porto di Portoferraio lo ricorda affettuosamente con grande riconoscenza per l’impeccabile servizio sempre generosamente prestato e si stringe forte ai suoi familiari in questo triste momento.
    A seguire alcune note biografiche.
    Nato il 18.10.1963 a Portoferraio (LI), arruolato in Marina Militare in data 30.06.1984, ha prestato servizio dal 11.12.1985 al 18.01.1988 presso il Raggruppamento Subacquei ed Incursori (Teseo Tesei) con l’incarico di Operatore subacqueo; in seguito, dal 19.01.1988 al 05.07.1992 è stato imbarcato su Nave Basento con l’incarico di Sottordine al Nostromo; dal 09.04.1992 al 30.06.1992 è stato imbarcato su Nave CAROLY – A.T.A. con l’incarico di Nostromo; dal 06.07.1992 al 20.09.1992 è stato imbarcato su Nave “V. Martellotta” con l’incarico di Sottordine al Nostromo; dal 21.09.1992 al 17.03.1996 imbarcato su Nave AUDACE con l’incarico di Addetto al Servizio Marinaresco; dal 18.03.1996 al 31.10.1996 presso l’Accademia Navale Comando con l’incarico di Addetto cala Nocchieri.
    Dal 01.11.1996 era tornato a fare servizio sull’Isola d’Elba presso la Scuola Sottufficiali della G.d.F. “Battaglione Allievi” con l’incarico di Responsabile del Gabinetto nautico e Manovra.
    Dal 08.11.1999, ha prestato servizio presso la Capitaneria di porto di Portoferraio con l’incarico di Addetto Ufficio sportello Leva – Addetto Segreteria Dettaglio – Addetto Sezione Amministrativa – Responsabile mezzi Terrestri – Capo Segreteria Servizi Militari  e da ultimo Capo Aiutante.

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    18.10.1907, la conferenza sugli armamenti (Aja 15.6 – 18.10.1907)

    a cura Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

    Il 15 giugno 1907, inizia all’Aja la Conferenza internazionale per la pace sulla riduzione degli armamenti.

    Si concorda, dopo 4 mesi di discussioni, il riconoscimento del principio dell’arbitrato obbligatorio, l’istituzione di una corte internazionale permanente di giustizia arbitrale e l’istituzione di una corte internazionale delle prede marittime; furono più precisamente definiti i diritti e i doveri dei neutri nella guerra terrestre e navale.
    Restavano insolute o quasi le gravissime questioni della riduzione degli armamenti e dell’arbitrato obbligatorio.
    Ancora oggi si discute …nessuno indietro: ogni riferimento è puramente voluto!

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    18.10.1943, radiazione del regio sommergibile Des Geneys

    di Carlo Di Nitto

    Il Regio sommergibile “Des Geneys”, classe “Vettor Pisani” dislocava 880/1058 tonnellate (emersione/immersione). Era stato impostato il 1° febbraio 1926 presso i Cantieri “C.N.T.” di Monfalcone. Fu varato il 14 novembre 1928 e consegnato alla Regia Marina il 31 ottobre 1929.
    Fu immediatamente destinato alla 5^ Squadriglia Sommergibili di Media Crociera di base a Napoli. Nel 1930, unitamente alle unità della sua Squadriglia effettuò una lunga crociera addestrativa, toccando diversi porti nazionali e della Grecia.
    Durante la guerra di Spagna effettuò una missione speciale e non potette compiere una seconda per un’avaria. Nel 1938 assunse per breve tempo la funzione di unità Capo squadriglia (la 31^).
    Dopo lo scoppio del secondo conflitto Mondiale, effettuò una missione offensiva nelle acque a sud-est di Creta. Nel corso di questa missione, pur avendo avvistato una forte formazione nemica, non poté portare a termine l’attacco a causa dell’accostata della formazione stessa, la quale passando sulla sua verticale, lo costrinse a disimpegnarsi.
    Nei mesi successivi svolse attività addestrativa presso la Scuola Sommergibili di Pola.


    Il 28 maggio 1942, per la sua vetustà, fu posto in disarmo e adattato in pontone di carica batterie.
    Il 9 settembre 1943, dopo la proclamazione dell’armistizio, si trovava a Fiume e l’equipaggio lo autoaffondò per evitarne la cattura da parte delle forze germaniche.
    Venne radiato ufficialmente il 18 ottobre 1943.
    Il suo motto fu “Nec aspera terrent” (Non temo ostacoli)