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23.5.2015 a Napoli “Commemorazione Battaglia dei Convogli”

Commemorazione Battaglia dei Convogli- Napoli 23 maggio 2015- ore 10,30

Come ogni anno  Il Capitano superiore di lungo corso Antonino Migliaccio, segretario dell’Unione Nazionale Decorati di Medaglia d’Oro per lunga navigazione del Compartimento di Castellammare di Stabia, nonché socio del Gruppo A.N.M.I. Luigi Longobardi, organizza una cerimonia  nella stazione marittima di Napoli.
Da questo porto nel corso della seconda guerra mondiale, partirono numerosi convoglio per il rifornimento delle truppe in Africa Settentrionale. Decine di mercantili e navi passeggeri, adeguatamente scortati da navi da guerra, furono contrastati dai sommergibili, aerei e unità di superficie alleati. Il rifornimento della Libia, quarta sponda, era necessario ed urgente perché circa 250.000 uomini necessitavano di carburanti, munizioni, vettovagliamento, mezzi e truppe fresche. Dal giugno 1940 al settembre 1943, pagine di eroismi e di sacrifici furono scritte dalla Marina Militare e da quella Mercantile.

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Il Comandante Migliaccio, con passione si prodiga per coinvolgere Enti, Istituzione e Scuole. I Gruppi ANMI di Castellammare, Napoli, Pompei, Torre del Greco e Nocera Inferiore parteciperanno con loro delegazioni, così come la Federazione napoletana dell’Istituto del Nastro Azzurro dei Combattenti e decorati assieme alla neonata Sezione di Pompei-Comuni Vesuviani. Anche ‘Associazione Arma Aeronautica di Napoli ha sempre partecipato alle ultime edizioni. La presenza della Capitaneria di Porto di Napoli e Castellammare di Stabia è una costante della cerimonia come, naturalmente, quella del Collegio dei Capitani e Direttori di macchina della Marina Mercantile, nonché di alcune Associazioni di marittimi della penisola sorrentina.  L’impegno del Comandante Migliaccio,  ha coinvolto anche gli istituti nautici di Piano di Sorrento, Napoli, Ischia e Procida. Anche quest’anno all’atto della deposizione della corona di allora davanti alla lapide-ricordo posta sul molo dal quale partivano i convogli, le struggenti note del silenzio fuori ordinanza, saranno suonate da un allievo dell’Istituto nautico Bixio di Piano di Sorrento.

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battaglia convogli  (video)

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12 commenti

  • Antonio Cimmino

    Bella e commovente testimonianza Ezio! ti aspettiamo ” personalmente” nella sede ANMI per un tuo eventuale qualificato contributo al new deal che stiamo vivendo.

  • Alberto Fiaschi

    In ricordo di mio padre, che partecipò a questa battaglia con 47.000 miglia percorse, aggiungo la foto della targa che i reduci del Cacciatorpediniere Turbine apposero al molo S. Vincenzo.

  • Marinaio di Lago

    Uomini di grande coraggio che con abnegazione verso il proprio corpo e la loro patria….mettevano in in primis a rischio la loro vita…Grandi uomini grandi eroi.

  • Antonio Cimmino

    Caro Ezio di seguito il discorso fatto dal Comandante Migliaccio stamane alla stazione marittima di Napoli davanti alla lapide che ricorda il sacrificio dei marinai, con e senza stellette, durante la cd. Battaglia dei Convogli. La mattinata ventosa e piovosa non ha impedito che la cerimonia si svolgesse con la dovuta solennità e, soprattutto, con la partecipazione dei ragazzi, futuri comandanti e direttori di macchina ai quali il C.te Migliaccio, tenta di trasferire i valori nei quali crede e crediamo tutti noi.
    Ciao e buona domenica
    Antonio
    PS qualche foto la puoi prendere da fb
    la sigla C.S.L.C. cui cui si firma Migliaccio sta a significare ( ma tu lo sai certamente) Capitano superiore di lungo corso
    l’altra sigla è: Unione Nazionale Medaglie Oro Lunga Navigazione

    23 Maggio 2015 Commemorazione Della Battaglia Dei Convogli

    Oggi 23 maggio 2015 ricorre l’anniversario della commemorazione “ Della Battaglia Dei Convogli della seconda Guerra Mondiale” .Nel 1993 anniversario del cinquantenario,proprio qui a Napoli dopo un convegno di studio su tale evento bellico, fu posta la lapide in loro onore. Qui su questo molo al centro dello scenario meraviglioso del porto di Napoli, la Lapide ci ricorda tutti i marinai militari e civili, che in unità di intenti ,combatterono. Essa è rivolta a quel mare che idealmente ci fa abbracciare nel ricordo di quanti non tornarono e giacquero nelle sue profondità . Lasciatemi ricordare che, ormai tradizione, l’incontro è stato voluto e patrocinato dal Gruppo Medaglie D’Oro per Lunga Navigazione della Penisola Sorrentina . Pertanto ci troviamo qui riuniti : Autorità civili e Militari con l’orgoglio e l’onore che ci danno la presenza del C/Ammiraglio Antonio Politi Responsabile A.N.M.I Campania ; il C.F.Savino Ricco Comandante la Capitaneria di Porto di C/Stabia ; L’Istituto del Nastro Azzurro con il Presidente Col.Pasquale Parente,le Associazioni d’Arma con A.N.M.I. di C.Stabia , le Associazioni di Categoria , Studenti

    saluto tutti e ringrazio in particolar modo gli alunni dei Nautici che, con la loro presenza, infondono una carica di ottimismo sul nostro futuro, sul futuro del nostro Paese . Un pensiero deferente volgiamo alle Bandiere della Marina Militare e Mercantile cui rendo omaggio. Questa Lapide erta a monumento perenne è anche un simbolo, e come tutti i simboli, con la sua forza di riferimento, ci trasmette quei fattori coesivi per la costruzione di una società civile che condivida valori e speranze.

    Ed è questo il motivo trainante della memoria storica per cui è nostro dovere ,dopo settanta anni dall’evento,di trasmettere ai giovani un messaggio di verità.

    L’Ammiraglio Iachino all’epoca comandante della nostra flotta ,nel suo libro “ Il tramonto di una grande marina scrive : “Non si era preveduto e forse non era possibile prevedere, che sarebbe stato necessario scortare grossi e frequenti convogli per il nord Africa e per l’Albania. Ben presto quindi si dovette far ricorso anche ai cacciatorpediniere di squadra con il risultato di perderne qualcuno e di logorarli tutti più o meno rapidamente..”. La conseguenza di ciò fu che la scorta convogli, tranne qualche occasione,ricadde sui soli Cacciatorpedinieri. Ed ancora dall’intervento del dott. Giorgerini, uno dei più esperti di strategia navale, al convegno di Napoli leggiamo: La Battaglia dei convogli fu la vera guerra della marina .-Fu combattuta ogni giorno per tre anni consecutivi su rotte di traffico che mai cambiavano, in quanto le destinazioni non potevano essere altre che quelle che erano, rotte su cui le nostre due marine, quella da guerra e quella mercantile, sacrificarono la massima parte delle navi e, sia onore a loro, degli equipaggi. Ma le linee di comunicazione non furono mai interrotte e sin all’ultimo la massima parte dei mezzi, di rifornimenti, di approvvigionamenti,di uomini partiti via mare giunsero alle destinazioni previste.”
    Su 4.199.370 tn. di merci imbarcate solo 449.225 non giunsero a destinazione , cioè il 10,5 % . I soldati imbarcati furono 1.266.172 ne scomparvero in mare 23.443 cioè il 2% molti ma numericamente pochi rispetto al totale.

    Atrocità della guerra. Leggo testualmente la Motivazione della Medaglia D’Oro alla memoria del Capitano di Vascello Carlo Margottini –“ Comandante di una squadriglia di cacciatorpediniere, ne curò con appassionato fervore la preparazione materiale e spirituale, prodigandovi singolarissime doti di organizzatore e di animatore, la portò una prima volta il 9 luglio in pieno giorno, allo scoperto,con mirabile audacia, .. l’11 ottobre avendo avuto l’ordine di eseguire con la propria squadriglia e con altra squadriglia di torpediniere una ricerca notturna in prossimità di base nemica, condusse l’operazione con grande perizia. Incontrato il nemico, gli lanciò contro le sue siluranti, nonostante la violentissima reazione di fuoco; magnifico esempio di spirito aggressivo che non conosce ostacolo, portò arditissimamente la propria unità all’attacco ravvicinato finché lanciati i siluri venne colpito in pieno da tre salve ed incendiata. Al termine dell’azione conclusasi con il siluramento di un grosso incrociatore avversario, il Comandante Margottino sebbene colpito a morte, si prodigava ancora con parole di incitamento alla sua gente trasfondendo in essa il suo spirito eroico, e spirava sulla plancia al suo posto di combattimento invocando un ultima volta il nome della Patria.( Canale di Sicilia 12 Ottobre 1940 ). La nostra Marina soggetto ed interprete dei nostri valori, dall’Unità d’Italia in poi, assegna alle nuove navi, il nome dei suoi figli migliori; ed è di oggi la presenza nella nostra flotta di una bella e moderna Unità dal nome “ Margottini”
    Insieme alla Marina Militare che subì la perdita di circa trentamila uomini in tutti i mari, la mercantile subì anch’essa un enorme sacrificio come detto anzi. Tra il 10 giugno del 1940 ed il maggio del 45’ furono affondate o autoaffondate più di 800 navi . Distrutta per 9/10 del suo tonnellaggio , oltre 7000 morti di cui 500 nei campi di concentramento, migliaia di feriti , tre medaglie d’Oro di cui una alla bandiera e centinaia di decorazioni provano il contributo di sacrificio e di sangue che gli equipaggi della Mercantile hanno pagato durante l’ultimo conflitto..-
    Dal libro “Convogli” dell’ammiraglio Cocchia traggo un pensiero che ci riguarda: omissis.. Per la salvezza della Patria, per l’onore della marina bisognava navigare ed essi, i marinai mercantili, hanno navigato finché hanno potuto, oltre l’estremo limite di ogni possibilità umana.. Uno per tutti : Il Guardiamarina di complemento Cafiero Giovan Battista, Capitano marittimo, nato a Meta di Sorrento il 30-3-1918 ; degno erede di quei Capitani –Armatori che hanno scritto la storia della marineria sorrentina e punta di diamante delle quattro medaglie d’argento vanto della famosa “ Casina dei Capitani “ fondata nel 1890, che custodisce tenacemente i valori e la cultura della nostra gente di mare. Medaglia D’Argento sul Campo : Comandante di MAS in azione notturna si lanciava con alto spirito aggressivo contro un convoglio nemico fortemente scortato e silurava una grossa Unità mercantile affondandola. Con abile manovra ,condotta sotto il violento fuoco avversario ,riusciva a disimpegnarsi alla caccia riconducendo incolume alla base la sua Unità. Mas 557 “ Mediterraneo Centrale ,16 Agosto 1942—Determinazione 3 Novembre 1942.
    Ancora il Giorgerini nella sua Lezione della Storia al convegno : “ La battaglia dei convogli ereditata da una altra Nazione e da un altro popolo, sarebbe oggi patrimonio dell’orgoglio nazionale e vantata come .una vittoria; noi la stiamo celebrando ,mezzo secolo dopo, come una ricorrenza commemorativa cara alla Marina ,ai superstiti, a parte dei familiari di coloro che non sono più presenti ,a pochi altri estimatori..- Ma il Paese ,il Popolo ,quella che una volta si chiamava Patria ,dove sono? Che ne sanno di quanto stiamo qui dicendo e ricordando per trarne insegnamento per l’oggi e per il domani ? “

    Il richiamo alla Patria del Giorgerini mi fa obbligo di terminare con un pensiero sul concetto di Patria di uno dei maggiori pensatori contemporanei, Norberto Bobbio : “ se si osserva la storia ci sono tante Italie ma noi ci identifichiamo in quella che amiamo e che ci dà l’orgoglio di appartenenza ed il riscoprire della Patria. Fra tanta storia la storia che ci piace comprende: Dante, Petrarca, Raffaello, Michelangelo, Leonardo Da Vinci, Leopardi, Foscolo, Manzoni ed infine Giuseppe Verdi.
    L’Italia nella quale ,anche io misero cittadino mi rispecchio L’Italia per cui sono fiero di essere Italiano! “
    Onore ai caduti della Marina Militare ,Onore ai caduti della Marina Mercantile, Viva l’Italia.

    Il Segretario Comp.le U.N.M.O L. N.

    C.S.L.C. Antonino Migliaccio

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