La mia divisa (Enzo Arena)
La mia divisa
Enzo Arena
Cari colleghi/amici non più in servizio attivo, credo di interpretare la nostalgia e le sensazioni che ognuno di noi prova quando, a volte per caso a volte volutamente, si imbatte nell’armadio che conserva la nostra divisa o in un cassetto nel quale è conservato un distintivo, un berretto, due stellette, oppure la scarpe bianche che ci fanno venire in mente i modi più svariati e bizzarri per pulirle. Ricordate?
La mia divisa
si sente trascurata,
dentro un armadio
adesso a riposare.
Io me la guardo
e lei comincia a dire.
Io me l’ascolto
e lei mi tocca il cuore.
Ricordi?….berretto,
stellette ed eri fiero.
Ero con te
in ogni posto andavi.
Ero blu, ero bianca,
ero “di bordo”.
Ero il tuo orgoglio
quando mi indossavi.
Cara divisa,
non cambio la mia pelle.
Non sei mai stata
un semplice vestito.
Cucita addosso
ed anche dentro il cuore.
Tu lo sai bene
che non ti ho mai tradito!
38 commenti
EZIO VINCIGUERRA
Che cos’è la Marina Militare?
Stessi occhi, stesso sguardo, stesso mare.
Marinai di una volta (e Signore d’altri tempi), marinaio e Signore per sempre!
Maria Carla Torturu
Condivido 🙂
Marco Ximenes
Bellissima poesia che sintetizza quanto amore il Marinaio ha sempre riservato alla sua divisa che rispecchia il suo cuore e la sua pelle. Un forte plauso all’Autore.
Giuliano Collalti
dispiace per i colleghi delle Altre Armi, ma la Marina ….. è (era ?! ) “LA MARINA”!
LORENZO GASPARETTO
IO SONO ARRIVATO IN LUGLIO 72 ! CIAO ENZO
Giuseppe Argentieri
eri bellino da giovane,ciao
Enzo Arena
Perchè ora no?
Massimo Cascone
Comandante ho spulciato nelle sue foto e non posso non dirle che è identico a Nicolas Cage nel film “nato per vincere”!!davvero! consiglio di vederlo anche perchè parla di canottaggio!!
Giuseppe Borzì
sei sempre una reclutaaaaaaa. ciao
Attilio Villani
grande!!!!!
Angelo Pala
a momenti ti arruolavo io, perchè nel 75 ero a Maridepocar Taranto come vice comandante di compagnia,
Giuseppe Esposito
mizzica che recluta….
Italo Monsellato
Che bellu guaglione !!!!!
Enzo Arena
Unica foto senza barba e con i capelli lunghi (solo in alto) per nasconderli sotto il berretto.
Piero Giunchiglia
…se non fosse per la barba non sei cambiato…..!!!!!
Giuseppe Lo Presti
Splendida poesia, condivido quanto detto da Marco, rispecchia veramente l’orgoglio della persona che ha indossato una divisa, orgoglio che purtroppo (a mio avviso) sta sempre più sminuendo. Dico a mio avviso perchè purtroppo basta guardarsi attorno, vedere come viene indossata e da ciò si evidenzia il poco rispetto che si ha…
Giuseppe Lo Presti
Dimenticavo: i miei complimenti al simpaticissimo autore.
Marino Miccoli
Congratulazioni e grazie al signor Arena per questa bella e al contempo significativa poesia. L’orgoglio per la divisa indossata marcia di pari passo con la passione per il servizio prestato.
Marco Mattei
Caro Ezio, personalmente conservo l’intero corredo e non me ne separerò mai.
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Marco Mattei e come si può non conservare un così bel ricordo?
Ti/vi abbraccio. BZ
Solo Maggio
fra qualche giorno metterò anche la mia foto, sono invidioso.
Maria Carla Torturu
sarebbe l’ora 😉
Carlo Luigi Crea
Ciao Ezio Pancrazio Vinciguerra,ero Orgoglioso di indossare la nostra Divisa della marina militare e quando facciamo i Raduni e’ sempre una commozione indescrivibile.
Marco Mattei
E’ parte di me, e impossibile separarsene. Per per la Marina Militare è parte della mia famiglia. Amo questo corpo, come amo la sua divisa.
Franco Schinardi
Condivido in pieno le parole di Giuseppe, anch’io ero fiero di indossarla. Solo a Roma la si metteva una volta al mese per ragioni condivisibili.
Franco Schinardi
Bravo Enzo, hai centrato l’obiettivo, sento le tue stesse sensazioni
EZIO VINCIGUERRA
nel ringraziare Enzo Arena per la sua preziosa ed inesauribile amicizia dai commenti letti non posso che confermare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, Marinai di una volta, marinai per sempre.
Giuliano Bonaldi
Grazie Ezio,
adesso io vivo ad abano terme e lavoro come operatore ortofrutticolo con un banco in prato della valle a padova qui ho ritrovato vecchi commilitoni inbarcati sull ardito flavio gallo e mantoan antonello tutti e due anni 75 =80 per il disco0rso di dimenticare e molto difficile perché 5 anni di ardito mi si sono impressi nel cuore sono contento quando vecchi arditi mi contattano perché mi riportano a quegli anni meravigliosi, quando guardo i filmati della mia nave che anche se non c’è più esiste nei miei ricordi e che nei momenti uggiosi mi ritonifica e mi fa sentire ancora giovine. w l’ardito w tutti gli arditini un abbraccio, ciao e grazie ancora
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Giuliano ,
marinai di una volta, marinai per sempre e, a dirla tutta con sincerità, Flavio e gli altri amici Zampaglione in testa ed arditini tutti avete fatto qualcosa che ha smosso le acque in un ambiente A.N.M.I. ormai stanco per l’avanzare dell’età.
Spero di essere presente al 6° raduno ed abbracciarvi personalmente.
Nihil obest
Giuliano Bonaldi
spero di esserci ,
Bruno V. Bardelli
bravo Enzo! Hai scritto quello che noi davvero sentiamo. Bravissimo
Ornella Aimone
Molto bella e veritiera…voi, ovviamente, parlate della divisa da marinaio, ma sono convinta che sia uguale anche per le altre divise: dentro rimangono il cuore e tanti ricordi.
Giuliano Collalti
…se non si è scelta come ….”attrezzo da Lavoro” … (… magari poi ce’ se ne’ innammora).
EZIO VINCIGUERRA
già carissimo Giuliano Collalti hai sintetizzato la differenza esponenziale tra la generazione dei marinai col chip e i marinai di una volta…ma anche fra due modi di vivere la vita e, nel contempo mi hai fatto scrivere:
https://www.lavocedelmarinaio.com/2013/01/porgi-laltra-guancia/
Giuliano Collalti
sei in Gamba e lo Sai; e fortunatamente hai la sana modestia dei forti per non approfittarTene. dico sempre che il Cane Chiwawa come Ci vede abbaia sempre e fà casino per paura; il Mastino Napoletano (che sà di…. sapere…) quando Ci guarda ….non fa una piega….
Enea Remo
bhè, che dire , siamo stati fortunati , ho ce la siamo cercata anche non capendo all’inizio cosa ci stava capitando…………..meglio così
Enrico Salvatori
E’ una bellissima e commovente poesia che dimostra quanto siamo attaccati alla divisa, ma soprattutto a quello che rappresnta.
Bravissimo.
Salvatore Spoto
Anche io conservo la mia ultima divisa nell’armadio. E’ sempre li, come un tempo ormai lontano, pronta per essere indossata. Spesso mi piace guardarla, aiuta la mente a tornare al passata, e sento il profumo del mare ed il canto delle onde che accarezzano la nave.