Le parabole e ritratti di Toty Donno

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    Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza

    a cura di Toty Donno

    Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni. Però ciò che e` importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito e` la colla di qualsiasi tela di ragno.
    Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza. Dietro ogni successo c`e` un`altra delusione.
    Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
    Non vivere di foto ingiallite! Insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
    Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c`e` in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
    Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
    Quando non potrai camminare veloce, cammina.
    Quando non potrai camminare, usa il bastone.
    Però non trattenerti mai!!!
    (MADRE TERESA)

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    Giovanni il barbone

    a cura di Toty Donno

    In un centro di raccolta per barboni, un alcolizzato di nome Giovanni, considerato un ubriacone irrecuperabile, fu colpito dalla generosità dei volontari del centro e cambiò completamente. Divenne la persona più servizievole che i collaboratori e i frequentatori del centro avessero mai conosciuto.
    Giorno e notte, Giovanni si dava da fare instancabile.

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    Fiaba Cinese

    a cura di Toty Donno

    Un cavallino viveva nella stalla con la madre e non era mai uscito di casa, né si era mai allontanato dal suo fianco protettivo.
    Un giorno la madre gli disse:
    – “E’ ora che tu esca e che impari a fare piccole commissioni per me. Porta questo sacchetto di grano al mulino!”.
    Con il sacco sulla groppa, contento di rendersi utile, il puledro si mise a galoppare verso il mulino. Ma dopo un po’ incontrò sul suo cammino un fiume gonfio d’acqua che fluiva gorgogliando.
    – “Che cosa devo fare? Potrò attraversare?”
    Si fermò incerto sulla riva. Non sapeva a chi chiedere consiglio. Si guardò intorno e vide un vecchio bue che brucava lì accanto.
    Il cavallino si avvicinò e gli chiese:
    – “Zio, posso attraversare il fiume?”
    – “Certo, l’acqua non è profonda, mi arriva appena a ginocchio, vai tranquillo”.
    Il cavallino si mise a galoppare verso il fiume, ma quando stava proprio sulla riva in procinto di attraversare, uno scoiattolo gli si avvicinò saltellando e gli disse tutto agitato:
    – “Non passare, non passare! È pericoloso, rischi di annegare!”
    – “Ma il fiume è così profondo?” Chiese il cavallino confuso.
    – “Certo, un amico ieri è annegato” raccontò lo scoiattolo con voce mesta.

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    Cacciatori di scimmie

    a cura di Toty Donno

    Lo sapete che i cacciatori di scimmie hanno escogitato un metodo geniale e infallibile per catturarle?
    Quando hanno scoperto la zona della foresta in cui più spesso si radunano, affondano nel terreno dei vasi con il collo lungo e stretto. Con molta attenzione coprono di terra i vasi, lasciando libera solo l’apertura a pelo d’erba. Poi mettono nel vaso un manciata di riso e bacche, di cui le scimmie sono molto ghiotte.
    Quando i cacciatori si sono allontanati, le scimmie ritornano.

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    Dio ci guarda con l’occhio del falegname

    a cura di Toty Donno

    C’era una volta, tanto tempo fa,in un piccolo villaggio, la bottega di un falegname.
    Un giorno, durante l’assenza del padrone, tutti i suoi arnesi da lavoro tennero un gran consiglio. La seduta fu lunga e animata, talvolta anche veemente. Si trattava di escludere dalla onorata comunità
    degli utensili un certo numero di membri.
    Uno prese la parola:
    – “Dobbiamo espellere nostra sorella Lama dentata, perché morde e fa scricchiolare i denti. Ha il carattere più mordace della terra”.
    Un altro intervenne:

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    Cercare il profumo di Dio

    a cura di Toty Donno

    Gli indù raccontano una strana leggenda. La leggenda del capriolo delle montagne.
    Tanti anni fa, c’era un capriolo che sentiva continuamente nelle narici un fragrante profumo di muschio. Saliva le verdi pendici dei monti e sentiva quel profumo stupendo, penetrante, dolcissimo. Sfrecciava nella foresta, e quel profumo era nell’aria, tutt’intorno a lui.
    Il capriolo non riusciva a capire da dove provenisse quel profumo che tanto lo turbava. Era come il richiamo di un flauto a cui non si può resistere. Perciò il capriolo prese a correre di bosco in bosco alla ricerca della fonte di quello straordinario e conturbante profumo. Quella ricerca divenne la sua ossessione.
    Il povero animale non badava più né a mangiare, né a bere, né a dormire, né a nient’altro. Esso non sapeva donde venisse il richiamo del profumo, ma si sentiva costretto a inseguirlo attraverso burroni, foreste e colline, finché affamato, esausto, stanco morto, andò avanti a casaccio, scivolò da una roccia e cadde ferendosi mortalmente. Le sue ferite erano dolorose e profonde.
    Il capriolo si leccò il petto sanguinante e, in quel momento, scoprì la cosa più incredibile.
    Il profumo, quel profumo che lo aveva sconvolto, che gli regalava così tanta serenità e felicità, era proprio lì, attaccato al suo corpo, nella speciale «sacca» porta muschio che hanno tutti i caprioli della sua specie.
    Il povero animale respirò profondamente il profumo, ma era troppo tardi…

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    Amici

    a cura di Toty Donno

    Un giorno, ero un ragazzino delle superiori, vidi un ragazzo della mia classe che stava tornando a casa da scuola. Il suo nome era Kyle e sembrava stesse portando tutti i suoi libri.
    Dissi tra me e me: “Perché mai uno dovrebbe portarsi a casa tutti i libri di venerdì? Deve essere un ragazzo strano”.
    Io avevo il mio week end pianificato (feste e una partita di football con i miei amici), così ho scrollato le spalle e mi sono incamminato. Mentre stavo camminando vidi un gruppo di ragazzini che correvano incontro a Kyle. Gli corsero addosso facendo cadere tutti i suoi libri e lo spinsero facendolo cadere nel fango. I suoi occhiali volarono via, e li vidi cadere nell’erba un paio di metri più in là. Lui guardò in su e vidi una terribile tristezza nei suoi occhi.