Marinai

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    23.12.1940, viene affondata la regia nave Fratelli Cairoli

    a cura Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

    Questa unità navale era un cacciatorpediniere esploratore classe “Pilo”.

    Fu impostato il 24.9.1913, varato il 12.11.1914, entrato in servizio il 1° maggio 1915  con il nome di Francesco Nullo.
    Al termine del Primo Conflitto Mondiale l’8 dicembre 1919 era a Fiume dove si mise a disposizione di Gabriele D’Annunzio che aveva occupato la città. Fu radiato a causa dell’ammutinamento dell’equipaggio.
    Rientrò in servizio il 16.1.1921 per l’appunto con il nome di Fratelli Cairoli.
    Affondò a causa di mine (posata dal sommergibile HMS Rorqual) il 23.12.1940 a largo di Misurata mentre si trovava in navigazione da Tripoli a Bengasi.
    43 uomini dell’equipaggio furono tratti in salvo mentre 71 persero la vita, purtroppo Alfio risultò tra questi, disperso in mare.

    Alfio Mazzocchio
    di Giuseppe Mazzocchio

    (Casteltermini, 6.1.1917 – Mare, 23.12.1940)

    … riceviamo e con infinito orgoglio e commozione pubblichiamo.

    Buongiorno signor Mazzocchio,
    grazie per la testimonianza e per l’invio delle foto.

    Alfio Mazzocchio nato a Casteltermini il 6 gennaio 1917 è stato un Marinaio meccanico imbarcato sulla regia nave Fratelli Cairoli. Questa unità navale era un cacciatorpediniere esploratore classe “Pilo”.


    Per quanto concerne la sua richiesta si rivolga per foto e materiale storico (libri, ecc. ecc.):
     – Ufficio Storico della Marina che ha sede in Roma, presso il comprensorio militare della Caserma “Angelo Paolucci”, sito in Via Taormina n. 4. – Telefono/Fax: 06-3680-7220
    oppure all’indirizzo e-mail: ufficiostorico@marina.difesa.it
    L’Ufficio Storico, come tutti gli istituti dello Stato in possesso d’archivi, non effettua ricerche per conto terzi.
    L’Ufficio Storico, per la consultazione di tutta la documentazione, è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì previo appuntamento telefonico ai nr. 06/36807233 oppure 06/36807227 (per l’Archivio Storico) – 06/36807234 (per l’Archivio Fotografico).
    Per le informazioni relative al passato militare di una persona, le richieste vanno inoltrate alla:
    Direzione Generale del Personale Militare
    5° Reparto – 11ª Divisione – 2ªSezione (Ufficiali), tel. 06/517050173
    5° Reparto – 11ª Divisione – 4ªSezione (Sottufficiali e Truppa), tel. 06/517050187
    Gli uffici si trovano in Viale dell’Esercito, 186 – (00143) ROMA
    Un abbraccio grande come il mare della Misericordia.
    Ezio Vinciguerra.

    Gennaro Pagliuca
    di Nicola Pagliuca

    (Pozzuoli, 16.11.1916 – Mare, 23.12.1940)

    Nato a Pozzuoli il 16.11.1916 era un marinaio fuochista imbarcato sulla regia nave Fratelli Cairoli disperso nel Mare Mediterraneo il 23.12.1940.
    Questa unità navale era un cacciatorpediniere esploratore classe “Pilo”.
    Fu impostato il 24.9.1913, varato il 12.11.1914, entrato in servizio il 1° maggio 1915  con il nome di Francesco Nullo.
    Al termine del Primo Conflitto Mondiale l’8 dicembre 1919 era a Fiume dove si mise a disposizione di Gabriele D’Annunzio che aveva occupato la città. Fu radiato a causa dell’ammutinamento dell’equipaggio.
    Rientrò in servizio il 16.1.1921 per l’appunto con il nome di Fratelli Cairoli.
    Affondò a causa di mine (posata dal sommergibile HMS Rorqual) il 23.12.1940 a largo di Misurata mentre si trovava in navigazione da Tripoli a Bengasi.
    43 uomini dell’equipaggio furono tratti in salvo mentre 71 persero la vita, purtroppo Gennaro Pagliuca risultò tra questi, disperso in mare.

     

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    23.12.1916, entra in servizio il regio sommergibile H2

    a cura Antonio Cimmino, Carlo Di Nitto e altri

    banca-della-memoria-www-lavocedelmarinaio-com

    Il regio sommergibile “H. 2”, classe “H.” o “Holland”, dislocava 360/474 tonnellate (emersione/immersione). Era stato impostato il 31 maggio 1916 presso i Cantieri “Electric Boat Company” di Montreal (Canada). Fu varato il 18 ottobre 1916  e contestualmente consegnato, a Montreal, alla Regia Marina Italiana. Entrò in servizio attivo il 23 dicembre 1916.
    Come tutti i sommergibili della classe “H.”, si rivelò un eccellente battello. Nei primi mesi del 1917, dopo il completamento, partì dal porto canadese di Halifax e, dopo aver attraversato l’Atlantico, giunse a Messina. Destinato a Brindisi, nel corso della Prima Guerra Mondiale, operò intensamente nel Basso Adriatico.


    Al termine del conflitto, fu destinato a La Spezia, dove svolse prevalentemente compiti addestrativi anche per gli allievi dell’Accademia Navale e cambiando più volte base.
    Il 22 dicembre 1928 nel porto di Napoli, ormeggiato al Molo San Vincenzo, un’esplosione nel locale batterie causò la perdita di tre membri dell’equipaggio.
    Durante la Guerra di Spagna fu attivo nel Canale di Sicilia. Dopo lo scoppio del Secondo Conflitto Mondiale svolse numerose missioni dal mar Ligure al Basso Tirreno e di addestramento per la scuola idrofonisti di La Spezia.
    Alla proclamazione dell’armistizio, si trovava ad Ajaccio; dopo qualche giorno si trasferì a Palermo e poi a Malta. Nel periodo della cobelligeranza svolse attività addestrativa per le unità antisommergibili alleate.
    Ormai obsoleto, nel novembre 1945 fu messo in riserva e, nel marzo 1946, fu posto in disarmo a Taranto. Radiato il 1º febbraio 1948, fu successivamente demolito.
    ONORE AI CADUTI!

    A Francesco Paolo Di Somma, Stefano Farina e Donato Ceci.

    2capo-francesco-paolo-di-somma-sommegibile-h2-www-lavocedelmarinaio-comFrancesco Paolo di Somma, marinaio di Castellammare di Stabia (Napoli), morì assieme ai colleghi Donato Ceci e Stefano Farina mentre tentavano di spegnere un incendio sviluppatosi in apparato motore del regio sommergibile H.2 ormeggiato nella base navale di Napoli. Era il 22 dicembre 1928…per non dimenticare, mai.

    1. NON SIAMO IN POSSESSO DI FOTO E NOTIZIE DEI MARINAI DONATO CECI E STEFANO FARINA. AIUTATECI A NON DIMENTICARLI.

    sommergibile-h2-www-lavocedelmarinaio-com

    2. NON SIAMO IN POSSESSO DI FOTO E NOTIZIE DEI MARINAI DONATO CECI E STEFANO FARINA. AIUTATECI A NON DIMENTICARLI.

    Buongiorno,
    sono il nipote di Stefano Farina, Capo Torpediniere perito nell’incendio ed esplosione del Sommergibile H2.
    Ringrazio del ricordo di quell’infausto evento per il quale tre giovani vite furono spezzate nel tentativo di salvare l’unità.
    Comunque, per dover di cronaca, evidenzio che si trattava del Dicembre 1928 e non del 1920.
    Distinti saluti
    Stefano Farina
    mar 6 nov, 18:36
    Stefano Farina

    Buonasera signor Vinciguerra,
    grazie per il bel lavoro che fa ricordando il passato di tanti uomini d’onore e valore.
    Mio padre Achille era il figlio di Stefano (mio nonno) ed insieme al fratello Giuseppe sono rimasti orfani di Padre, rispettivamente a 7 e 5 anni.
    Le invierò una foto del nonno e anche un documento molto caro … Il telegramma dello Stato Maggiore alla famiglia per le condoglianze ufficiali.
    Mio Papà Achille ha avuto anche lui una storia di Marina difficile perché era allievo ufficiale quando la scuola per motivi di guerra e bombardamenti di Livorno era stata trasferita sull’isola di Brioni (*).
    Qui furono catturati dai Tedeschi e deportati in Austria.
    Le invio i documenti appena possibile.
    Un caro saluto
    Stefano Farina
    6.11.2018

    Buonasera Ezio,
    come promesso:

    1. 1 – Immagine di mio Nonno Stefano Farina in uniforme
    2. 2 – Foto di gruppo dell’equipaggio del sommergibile H2 (non so purtroppo l’anno di riferimento ) – mio nonno e il secondo da sinistra nella seconda fila dal basso seduti.
    3. 3 – Telegramma di condoglianze dal Comando in Capo del Dipartimento Marittimo – datato 25 Dicembre 1928, possiamo immaginare che Natale abbiano passato in casa mia Nonna, mio Papà e mio Zio (rispettivamente di 5 e 2 anni ( 1923 mio Papà \ 1926 mio Zio ).

    Non amo condividere effetti personali della famiglia ma, a 90 anni da questo evento, trovo doveroso un omaggio al mio nonno, tra l’altro la storia degli eventi è particolarmente drammatica.
    Sono cresciuto con il dolore che ogni anno, durante le feste di Natale,  si rinnovava per mia Nonna.
    Quel 22 Dicembre nonno Stefano era già in congedo per il Natale presso gli uffici del porto. Il sommergibile era ormeggiato al molo Beverello e ci fu prima un incendio e Lui ebbe l’istinto di correre li per aiutare i commilitoni a bordo. Poco dopo l’esplosione nella sala batterie…
    Le auguro una buona serata ed un buon weekend.
    10.11.2018
    Saluti Stefano Farina

    3. NON SIAMO IN POSSESSO DI FOTO E NOTIZIE DEI MARINAI DONATO CECI. AIUTATECI A NON DIMENTICARLO E A FRALI RICONGIUNGERE VIRTUALMENTE CON PAOLO DI SOMMA E STEFANO FARINA.

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    23.12.1917, impostazione della regia nave Enrico Cosenz

    di Carlo Di Nitto

    Il regio cacciatorpediniere “Enrico Cosenz”, classe “La Masa”, ex nave Agostino Bertani, dislocava a pieno carico 875 tonnellate. Fu impostato il 23 dicembre 1917 e varato il 6 giugno 1919 nei Cantieri Odero di Sestri Ponente ed era entrato immediatamente in servizio il 13 giugno successivo.
    Il “Cosenz”, originariamente portava il nome di “Agostino Bertani” (sigla BR). Nel 1919, appena entrato in attività,  venne impiegato nelle acque del golfo del Quarnaro all’epoca dell’impresa fiumana di Gabriele d’Annunzio. Schieratosi con i Legionari fiumani del movimento dannunziano, si trasferì da Trieste a Fiume.
    Alla soluzione della crisi fiumana (gennaio 1921) l’unità rientrò a Pola e cambiò il nome in “Enrico Cosenz” assumendo la sigla CS.
    Nel 1929 venne declassato a Torpediniera.
    Durante il periodo bellico 1940-43 svolse una notevole attività di scorta al traffico, dapprima verso l’Africa settentrionale poi nel basso e medio Tirreno, disimpegnando negli ultimi tempi anche servizio di protezione al traffico tra l’Italia ed i mari Adriatico ed Egeo.

    Il 25 settembre 1943 fu gravemente danneggiato per collisione con il piroscafo Ulisse che doveva scortare in Italia. Entrò nel vicino porticciolo croato di Lagosta per effettuare riparazioni alla falla che si era aperta nel locale macchine. Durante la permanenza a Lagosta subì diversi attacchi aerei da parte tedesca e fu colpito e ulteriormente danneggiato. Le bombe provocarono gravi incendi non domabili con i mezzi di bordo. Sbarcato quindi l’equipaggio, venne autoaffondato il 27 settembre 1943 nel centro del porto per evitarne la cattura da parte delle truppe germaniche. Nell’evento subì alcune perdite fra i componenti dell’equipaggio.
    Aveva svolto 165 missioni di scorta di cui 14 di ricerca e caccia antisommergibili e 4 di posa mine, oltre a 41 missioni di vario genere, percorrendo otre 65.000 miglia e stabilendo un primato fra le siluranti.
    Il suo motto fu “QUIS CONTRA NOS?” (Chi contro di noi?)
    Onore ai Caduti!

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    Vincenzo Di Russo (Gaeta, 22.12.1919 – Mare, 1.12.1941)

    a cura Carlo Di Nitto

    banca-della-memoria-www-lavocedelmarinaio-com(Gaeta, 22.12.1919 – Mare, 1.12.1941)

    Marinaio Motorista Vincenzo Di Russo, Croce di Guerra al Valor Militare, disperso nell’affondamento del regio cacciatorpediniere Da Mosto.
    Mar Mediterraneo, a nord-nordovest di Tripoli – 01 dicembre 1941.
    (foto p.g.c. della Famiglia)

    vincenzo-di-russo-f-p-g-c-famiglia-a-carlo-di-nitto-www-lavocedelmarinaio-comVincenzo Di Russo (Gaeta, 22 dicembre 1919 – Mare, 1° dicembre 1941)

    Il marinaio motorista Vincenzo Di Russo, di Cosmo e di Capobianco Giovannina, risultò disperso il 1° dicembre 1941 nell’affondamento del regio cacciatorpediniere “Alvise Da Mosto”, avvenuto a circa 75 miglia a NNW di Tripoli.
    L’unità scortava la motocisterna “Iridio Mantovani” che, attaccata da aerei nemici, era rimasta immobilizzata.
    Il “Da Mosto” tentò inutilmente il rimorchio ma la cisterna affondò.
    Mentre si tentava il recupero dei naufraghi, sopraggiunsero diverse, superiori unità nemiche contro le quali il “Da Mosto” sviluppò una vivace azione di fuoco. Purtroppo colpito a poppa, nella Santabarbara, affondò rapidamente alle ore 18,15 circa.
    Vincenzo Di Russo era nato a Gaeta il 22/01/1919.
    (foto p.g.c. della Famiglia)

    Fu insignito di Croce di Guerra al Valor Militare.
    Mar Mediterraneo, a NNW di Tripoli – 01 dicembre 1941.
    (foto p.g.c. della Famiglia).

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    22.12.1928, l’incendio a bordo regio sommergibile H2

    a cura Antonio Cimmino, Carlo Di Nitto e altri

    banca-della-memoria-www-lavocedelmarinaio-com

    Il regio sommergibile “H. 2”, classe “H.” o “Holland”, dislocava 360/474 tonnellate (emersione/immersione). Era stato impostato il 31 maggio 1916 presso i Cantieri “Electric Boat Company” di Montreal (Canada). Fu varato il 18 ottobre 1916  e contestualmente consegnato, a Montreal, alla Regia Marina Italiana. Entrò in servizio attivo il 23 dicembre 1916.
    Come tutti i sommergibili della classe “H.”, si rivelò un eccellente battello. Nei primi mesi del 1917, dopo il completamento, partì dal porto canadese di Halifax e, dopo aver attraversato l’Atlantico, giunse a Messina. Destinato a Brindisi, nel corso della Prima Guerra Mondiale, operò intensamente nel Basso Adriatico.


    Al termine del conflitto, fu destinato a La Spezia, dove svolse prevalentemente compiti addestrativi anche per gli allievi dell’Accademia Navale e cambiando più volte base.
    Il 22 dicembre 1928 nel porto di Napoli, ormeggiato al Molo San Vincenzo, un’esplosione nel locale batterie causò la perdita di tre membri dell’equipaggio.
    Durante la Guerra di Spagna fu attivo nel Canale di Sicilia. Dopo lo scoppio del Secondo Conflitto Mondiale svolse numerose missioni dal mar Ligure al Basso Tirreno e di addestramento per la scuola idrofonisti di La Spezia.
    Alla proclamazione dell’armistizio, si trovava ad Ajaccio; dopo qualche giorno si trasferì a Palermo e poi a Malta. Nel periodo della cobelligeranza svolse attività addestrativa per le unità antisommergibili alleate.
    Ormai obsoleto, nel novembre 1945 fu messo in riserva e, nel marzo 1946, fu posto in disarmo a Taranto. Radiato il 1º febbraio 1948, fu successivamente demolito.
    ONORE AI CADUTI!

    A Francesco Paolo Di Somma, Stefano Farina e Donato Ceci.

    2capo-francesco-paolo-di-somma-sommegibile-h2-www-lavocedelmarinaio-comFrancesco Paolo di Somma, marinaio di Castellammare di Stabia (Napoli), morì assieme ai colleghi Donato Ceci e Stefano Farina mentre tentavano di spegnere un incendio sviluppatosi in apparato motore del regio sommergibile H.2 ormeggiato nella base navale di Napoli. Era il 22 dicembre 1928…per non dimenticare, mai.

    1. NON SIAMO IN POSSESSO DI FOTO E NOTIZIE DEI MARINAI DONATO CECI E STEFANO FARINA. AIUTATECI A NON DIMENTICARLI.

    sommergibile-h2-www-lavocedelmarinaio-com

    2. NON SIAMO IN POSSESSO DI FOTO E NOTIZIE DEI MARINAI DONATO CECI E STEFANO FARINA. AIUTATECI A NON DIMENTICARLI.

    Buongiorno,
    sono il nipote di Stefano Farina, Capo Torpediniere perito nell’incendio ed esplosione del Sommergibile H2.
    Ringrazio del ricordo di quell’infausto evento per il quale tre giovani vite furono spezzate nel tentativo di salvare l’unità.
    Comunque, per dover di cronaca, evidenzio che si trattava del Dicembre 1928 e non del 1920.
    Distinti saluti
    Stefano Farina
    mar 6 nov, 18:36
    Stefano Farina

    Buonasera signor Vinciguerra,
    grazie per il bel lavoro che fa ricordando il passato di tanti uomini d’onore e valore.
    Mio padre Achille era il figlio di Stefano (mio nonno) ed insieme al fratello Giuseppe sono rimasti orfani di Padre, rispettivamente a 7 e 5 anni.
    Le invierò una foto del nonno e anche un documento molto caro … Il telegramma dello Stato Maggiore alla famiglia per le condoglianze ufficiali.
    Mio Papà Achille ha avuto anche lui una storia di Marina difficile perché era allievo ufficiale quando la scuola per motivi di guerra e bombardamenti di Livorno era stata trasferita sull’isola di Brioni (*).
    Qui furono catturati dai Tedeschi e deportati in Austria.
    Le invio i documenti appena possibile.
    Un caro saluto
    Stefano Farina
    6.11.2018

    Buonasera Ezio,
    come promesso:

    1. 1 – Immagine di mio Nonno Stefano Farina in uniforme
    2. 2 – Foto di gruppo dell’equipaggio del sommergibile H2 (non so purtroppo l’anno di riferimento ) – mio nonno e il secondo da sinistra nella seconda fila dal basso seduti.
    3. 3 – Telegramma di condoglianze dal Comando in Capo del Dipartimento Marittimo – datato 25 Dicembre 1928, possiamo immaginare che Natale abbiano passato in casa mia Nonna, mio Papà e mio Zio (rispettivamente di 5 e 2 anni ( 1923 mio Papà \ 1926 mio Zio ).

    Non amo condividere effetti personali della famiglia ma, a 90 anni da questo evento, trovo doveroso un omaggio al mio nonno, tra l’altro la storia degli eventi è particolarmente drammatica.
    Sono cresciuto con il dolore che ogni anno, durante le feste di Natale,  si rinnovava per mia Nonna.
    Quel 22 Dicembre nonno Stefano era già in congedo per il Natale presso gli uffici del porto. Il sommergibile era ormeggiato al molo Beverello e ci fu prima un incendio e Lui ebbe l’istinto di correre li per aiutare i commilitoni a bordo. Poco dopo l’esplosione nella sala batterie…
    Le auguro una buona serata ed un buon weekend.
    10.11.2018
    Saluti Stefano Farina

    3. NON SIAMO IN POSSESSO DI FOTO E NOTIZIE DEI MARINAI DONATO CECI. AIUTATECI A NON DIMENTICARLO E A FRALI RICONGIUNGERE VIRTUALMENTE CON PAOLO DI SOMMA E STEFANO FARINA.