di Giacomo Fogliano, Giovanni Caruso, Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

…dobbiamo cambiare rotta, ora!

Grazie dei vostri meravigliosi interventi … rispondo a Giacomo Fogliano e più precisamente alla sua mail di seguito:

Giacomo Fogliano – 31 gennaio 2014 – 15:56
É bello comunicare a ruota libera, spaziare con il pensiero, prendere tempo, trasmettere sensazioni… sollevare lo sguardo staccandosi per un attimo dalla fredda consuetudine e confrontarsi con gli altri. Scambiarsi delle opinioni è una cosa importante, ma purtroppo questo non avviene molto spesso, e quando accade, lo facciamo sempre in maniera rapida e sintetica.
Viviamo tempi non facili è vero, bisogna necessariamente “cambiare rotta” per evitare appunto che la nave affondi…
C’è da dire che l’avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene… il presente ci sfugge, ma quante volte ci siamo ripetuti: “Il mio interesse è nel futuro, perché è lì che ho intenzione di spendere il resto della mia vita”. Perciò io dico che bisogna vivere per il presente, sognare per l’avvenire, imparare dal passato.
Buon weekend a tutto l’equipaggio
de “la Voce del marinaio”
Giacomo Fogliano

Giovanni Caruso1 febbraio 2014 – 10:42
Sono bellissime le tue parole, ma vorrei soffermarmi su una tua affermazione: “Il mio interesse è nel futuro, perché è lì che ho intenzione di spendere il resto della mia vita”.
Forse è una mia impressione ma credo che questo diverga leggermente da quello che hai detto in seguito e cioè: “Perciò io dico che bisogna vivere per il presente, sognare per l’avvenire, imparare dal passato”.
Quest’ultima è una affermazione teoricamente sacrosanta, ma la realtà ripropone proprio l’espressione precedente, ovvero, sappiamo che in teoria dovremmo vivere il presente, ma in realtà proiettiamo la nostra vita nel futuro, o la incateniamo al passato. Il problema fondamentale è che non consideriamo mai il presente. Il presente, ci fa paura proprio perché lo conosciamo bene. Sappiamo adesso delle condizioni disastrose in cui siamo e per fuggire ad esse, ci proiettiamo in un futuro migliore, o rimpiangiamo un passato diverso.
Secondo me dobbiamo avere il coraggio di dire: “adesso bisogna cambiare!”.
Ora, oggi, non tra qualche giorno, nemmeno tra qualche ora o secondo. Ora!
So che questo discorso sembrerà assurdo, perché praticamente “ora” non si può cambiare il mondo.
Ma tempo fa scrissi una riflessione nel quale affermavo che: “Il cambiamento ha inizio nel momento in cui lo concepiamo nella nostra coscienza”. Tutto il resto è solo la conseguenza che ci porterà all’attuazione pratica.
Se oggi viviamo pensando che il miglioramento può avvenire domani, la nostra coscienza rimanderà anch’essa la volontà di farlo.
Questo era l’obiettivo della mia nota: risvegliare le coscienze, e far dire ad esse “Dobbiamo cambiare ora!
Con affetto
Giovanni Caruso
P.S.
Vi lascio una mia canzone da marinaio
http://youtu.be/KM1YFqFP37w

La Giustizia Sociale
di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra – 1 febbraio 2014 ore 14.50

…o credi, o non credi, o ti giri dall’altra parte.

Che bello leggervi. Avevo realizzato un sogno che si è concretizzato quasi quattro anni fa quando ho creato questo blog col fermo intento di “dare la voce ai marinai reali e virtuali”.
In questo sogno ormai materializzato,  so che ci sono tanti uomini e donne che, come me sognano la Giustizia Sociale e quelli che la temono.
A questi uomini e a queste donne che temono la Giustizia Sociale chiedo di farsi vivi, di far sentire la loro voce, affinché sovrasti il boato del vuoto, domando di avere il coraggio di agire perché è solo quel coraggio che ci ridarà Voce, è solo il coraggio che ci renderà la dignità di essere Uomini e Donne degni di questo nome.
Non importa qual è la vostra fede politica, importa ciò in cui credete.
La Giustizia, come il dolore, non conosce distinzioni, ci accomuna tutti per ciò che siamo.
Per me, che sono credente, siamo figli dello stesso Padre.

O credi, o non credi, o ti giri dall’altra parte.
Siamo ancora lontani dall’incontro con Dio nei nostri cuori, perciò dobbiamo trascorrere più tempo con Lui, anche quando siamo davanti a un computer e in rete. Cerchiamo di dire sempre la verità e di spronarci ad essere disponibili alle sorelle e ai fratelli che tu ci fai dono di incontrare anche virtualmente su pagine come questa, senza farci vergognare della nostra fede, qualunque essa sia, per costruire insieme una storia che non si ripieghi su poveri interessi ma si apra a orizzonti ultraterreni. Io stesso prego affinché non procuri mai sofferenza ad alcuno, né con le parole, né con le azioni, né con l’esempio perché, la vicinanza solidale e silenziosa a ogni dolore, e il coraggio di denuncia di ogni ingiustizia, sia fonte di verità. Rinunciamo ad ogni forma di violenza, anche nei rapporti quotidiani con le persone, per costruire nel mondo la pace.

Ho un sogno di Giustizia Sociale.

Lo realizziamo insieme?

Come l’azzurro del mare di Martina Benedetti (tecnica pastelli)

Commenti

  • Non servono grandi cose in un'amicizia. A volte, anche esserci in silenzio può bastare. Grazie a tutti e un abbraccio

  • Grazie Ezio a te e ai tuoi amici, molte volte i silenzi esprimono più delle parole ma le parole se dette al posto giusto e al momento giusto sono pietre. Un abbraccio e complimenti.

  • Buon sabato ...anche se piove ,il sole possiamo trovarlo dentro di noi .......BUONA GIORNATA MARINAI!!!

  • Belle riflessioni umane, dalle quali ho ricevuto una spinta in più per continuare a credere e a lottare per un MONDO MIGLIORE!! Buona Giornata a Te Ezio e a Tutti gli Amici che ci leggono!!

  • cia0 a tutti. Vincenzo Lo Iacono la cosa che mi ha sorpreso e meravigliato (ma è lo stupore di un bambino credimi) è che i tre amici Giovanni Caruso, Giacomo Fogliano e l'artista Martina Benedetti sono giovani talentuosi che serenamente e pacatamente usano il web in maniera discreta, encomiabile e, soprattutto fanno riflettere le persone mature e navigate come noi. Meno male che questi tre emigranti di poppa non sono ancora andati via...

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