Furibonda lotta di venti contrari
il mare sconvolto
spumeggia e freme
insiste con forza e fierezza
il vento flagella
quelle che erano le calme acque del porto
assalta i navigli
spingendoli a cozzare
fra loro
spezza…
disperde…
affonda…
i marinai corrono come mille formiche
cercando di salvare i loro legni
nulla può il misero uomo
grande e la forza contro qui lotta
e misero e lo spettacolo
di quel che rimane.
(17.3.1946 – 6.1.2024) La radio è la musica che abbiamo dentro di Franco Vetturini Carissimo Ezio,… Leggi di più
a cura Vincenzo Campese (*) (*) per conoscere gli altri suoi articoli digita sul motore di… Leggi di più
Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera (Legge 23 novembre 2012 n. 222… Leggi di più
a cura Marinaio di Spirito Santo (17.3.1955 – 13.11.2019) Addio Piero, anche se molti non… Leggi di più
Commenti
trattasi della meravigliosa Nave Alpino...vero?? Che ora riposa in pace! A lei.....: ONORI.....!!!!!!!
E' una immagine suggestiva che evoca cari ricordi in pochi (Marinai) e meraviglia mista a stupore in molti (visitatori). E poi i versi...parole come musica, quella del mare che ora accarezza qualche volta con dolcezza, altre volte con forza ma sempre con la passione che unisce la nave ed i suoi marinai al mare.
Sono parole e concetti, che si capiscono solo se si è navigato. Lui, il mare ti affascina e ti sfida, e a te tocca resistergli in entrambe i casi. Ma è bello, e anche se non navighi piu' ti rimane nelle vene....
Bellissima questa poesia...ciao e buona giornata
...così poetica, grazie.
Quanta verità in quelle parole...
Bellissimo, grazie Ezio. Ma questa prora è del Doria?
mi ricordo questa scena o una simile sull'alpine era sempre cosi ahhaha
Dedicata a Ezio: "Alti schizzi d'acqua salsa, marosi irosi sollevati dai rabbiosi duellanti nel mare mosso dai rabbuffi del vento infocato soffiato dalle froge delle bestie amare, colpi di stocco, spada e fin fioretto etiamque di martelloni..., martelli e martelletti martellanti e sciabolanti i denti canini di Cariddi e le grinfie di Scilla dei gatti, ma ecco che allor s'arrossano i flutti e spade prive d'elsa e smanicati martelli annegano nell'abisso profondo dello Stretto..." (da "Epos Siciliano")
Un saluto a tutti ...gli Alpini e un ringraziamento particolare al poeta Gaetano Mustica.
Per informazione l'autore era uno "z ignorante" come venivano definiti da alcuni nostri superiori a suo tempo i nostri cuochi. Lo conobbi nel lontano '83 e la sorte ha voluto che siamo diventati anche parenti (ma l'ho saputo solo parecchio tempo dopo).
Chi mi conosce bene sa che predico la "benedetta ignoranza" ...
Carmelo Scimone è nato praticamente a mare, figlio di pescatori quando può aiuta il padre. Oggi è uno dei più stimati e richiesti Chef di Taormina col pallino della scrittura ed io dico a quei beceri "illuminati di niente", che hanno e stanno cercando di affossare le tradizioni marinare, non avete capito un emerita minchia da quando avete tolto la coscrizione e soprattutto i Z ignoranti!