a cura Antonio Cimmino e Pancrazio “Ezio” Vinciguerra



Il 3 febbraio 1949 la regia nave Giulio Cesare veniva consegnata alla Marina Sovietica, in ottemperanza alle clausole del trattato di pace, come risarcimento per danni di guerra. Il trattato prevedeva che le navi destinate alla cessione, fossero cedute in condizioni di operare e pertanto prima della cessione l’unità venne sottoposta ad alcuni lavori, effettuati nel cantiere navale di Palermo.

In particolare i sovietici, oltre alle navi Giulio Cesare e Cristoforo Colombo ottennero anche:
– l’incrociatore Emanuele Filiberto;
– i cacciatorpediniere Artigliere e Fuciliere;
– le torpediniere Animoso, Ardimentoso e Fortunale;
– i sommergibili Nichelio e Marea;
oltre al cacciatorpediniere Riboty, alcuni MAS e naviglio minore che non vennero mai ritirati a causa del pessimo stato di manutenzione. Per questa parte di naviglio i sovietici concordarono una compensazione economica.
La nave Giulio Cesare fu ridenomimata Novorossijsk.