5.11.1976, lavori di grande manutenzione al ponte girevole di Taranto

di Egidio Alberti

Correva anno 1976 e mi piace condividere con gli amici come fu risolto il problema dei lavori da eseguire con urgenza al Ponte Girevole, durata circa una settimana…

Fui incaricato di notificare al Sindaco di Taranto, Onorevole Cannata (R.I.P), la necessità di eseguire dei lavori di grande manutenzione al Ponte Girevole, lavori che avrebbero comportato l’interruzione del traffico cittadino per diversi giorni (il nuovo Ponte di Punta Penne era in costruzione e sarebbe stato aperto al traffico non prima del mese di luglio 1987).

Il Sindaco, dopo aver letto il messaggio, mi guardò negli occhi e disse di riferire al mio Ammiraglio che sarebbe andato sul ponte con la fascia tricolore per sigillarlo con dei lucchetti per impedirne l’ apertura e l’inizio dei lavori.

Tornato all’ammiragliato, suggerii all’ammiraglio BINI (MARIDIPART TARANTO) di realizzare un ponte galleggiante di emergenza manovrabile per consentire il passaggio delle navi, delle persone e piccoli automezzi (ambulanze, auto delle Forze dell’Ordine) da tenere operativo per la durata dei lavori (da fare possibilmente nelle ore notturne). Per fare ciò avremmo utilizzato i “passetti” da sbarco delle navi anfibie Grado e Caorle, opportunamente modificati ed adattati allo scopo dal personale del locale arsenale marittimo.

L’idea fu accolta; i pontoni furono trasferiti a Taranto e gli arsenalizi, facendo un miracolo, in pochi giorni eseguirono i lavori necessari, e cioè:
– sistemazione di una idonea illuminazione;
– separazione della pista pedonale da quella carrabile;
– costruzione di idonei raccordi per il collegamento a terra.
Fu impressionante la prima attivazione, alle 5 del mattino (non ricordo la data), sulla discesa Vasto, si era formata una fila di un migliaia di persone che dovevano transitare sull’altro lato del canale.

Oggi sono convinto di essere grato, con le preghiere, ai miei Santi protettori perché l’intera operazione si svolse nel migliore dei modi: lavori e transito delle persone senza alcun incidente.
Un altro bel ricordo della mia permanenza al MARIDIPART, come Sottocapo di Stato Maggiore alle Operazioni, fu la realizzazione di soppalchi, tra loro comunicanti, realizzati nei tre Uffici Opratici. Soppalchi che mi consentirono di attivare in loco la Centrale Operativa per le emergenze e per le esercitazioni N.A.T.O. (le famose QUICK TRAIN ) senza muovermi dall’ufficio per andare a San Giorgio Jonico o nei locali del Castello Aragonese dove erano sistemate le Centrali del tempo di guerra.

Ricordo però la data di fine lavori, era il 5 novembre 1976.

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