di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
Il Marinaio era malato di cancro, contratto presumibilmente a causa del contatto con l’uranio impoverito nel 2006.
Congedato nel 2011 con una pensione di 769 euro al mese, si era incatenato davanti l’ufficio di rappresentanza della Regione Siciliana a Catania, lasciando inascoltato il suo messaggio:
“Come posso vivere? 350 euro li verso alla mia ex moglie per il mantenimento delle nostre tre figlie e altri 350 li pago di affitto. Bisogna fare qualcosa per evitare che i miei compagni del Battaglione San Marco, che erano con me e sono stati a contatto con l’uranio impoverito, muoiano nel silenzio dello Stato che ci ha abbandonato“.
Di seguito il suo testamento:
”Non posso scegliere come vivere, però posso scegliere come morire, per questo ho deciso di non sottopormi più a chemioterapia”.
E’ attivo su facebook un gruppo per ricordare la sua memoria
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https://www.facebook.com/groups/421421037917152/?fref=ts
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a cura Vincenzo Campese (*) (*) per conoscere gli altri suoi articoli digita sul motore di… Leggi di più
a cura A.N.M.I. Stabia (Castellammare di Stabia, 18.11.1883 – Pizzo Calabro, 25.1.1963) Leggi di più
Commenti
R.I.P
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R. I.P.
r i p marinaio
R.I.P,
Riposa in pace
R.I.P. Salvo.
R.I.P.
R.I.P.
r.i.p.
R.I.P.