di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
La regia nave Cesare Rossarol, il 16.11.1918, al termine della guerra, lasciò Pola alle 11.40 del mattino per trasportare a Fiume un ufficiale jugoslavo che avrebbe dovuto convincere le formazioni irregolari serbo-croate a non osteggiare l’occupazione italiana della città.
Alle 12.45 dello stesso giorno, poco dopo avere doppiato Punta Patera (a poca distanza dalla baia di Lisignano, all’estremità meridionale dell’Istria), mentre gran parte dell’equipaggio pranzava, l’unità urtò una mina a centro nave e si spezzò in due: la poppa affondò quasi subito a perpendicolo sulla superficie del mare, la prua, spinta dall’abbrivio, proseguì per alcune centinaia di metri, affondando quindi a sua volta in men che si dica.
Il motto della nave, “Ai vostri pezzi, amici”, si riferisce alle parole di Cesare Rossarol, ferito per la difesa di Venezia il 27 giugno 1949, che incitava gli artiglieri a continuare a combattere e a non occuparsi di lui…
Perirono nel disastro 100 uomini (7 ufficiali e 93 tra sottufficiali e comuni) tra di loro il Comandante, Capitano di vascello Ludovico de Filippi, che aveva ceduto il proprio salvagente ad un marinaio che ne era sprovvisto.
Solo pochi uomini dell’equipaggio sopravvissero.
Caratteristiche tecniche
Classe: Poerio.
Tipo: Esploratore leggero.
Costruttori: Ansaldo (Sestri Ponente)
Impostato: 30.6.1913.
Varato: 15.8.1914.
Entrato in servizio: 1.8.1915
Dislocamento: 891 t. (normale) – 1.270 (a pieno carico).
Lunghezza: 83,1m. (fuori tutto 85m.).
Larghezza: 8m.
Apparato motore: 3 caldaie – 2 turbine a vapore.
Potenza: 24.000 HP – 2 eliche.
Velocità: 32 nodi.
Autonomia: 2.400 miglia a 13 nodi.
Armamento: 6 pezzi da 102/35mm – 2 pezzi da 40/39 mm. – 4 tubi siluri da 450 mm.
Equipaggio: 129.
Capitano di vascello Ludovico de Filippi
Si evidenzia che le regie navi della Marina “San Marco” e “Roma”, furono destinate a servire come navi appoggio per esperimenti d’aviazione in mare.
Fu il primo Capo del Servizio aviatorio della Regia Marina.
Morì il 16 novembre 1918 per l’affondamento della Regia nave Cesare Rossarol.
Fu insignito della Croce di Cavaliere della Corona d’Italia e decorato con la Medaglia d’Argento al Valore Militare con la seguente motivazione:
“Comandante del Regio esploratore Cesare Rossarol dimostrava bella serenità di animo nell’incoraggiare l’equipaggio della nave che stava affondando. Mirabile esempio di sublime sacrificio, cedeva il suo salvagente ad un marinaio che non sapeva nuotare e nell’atto generoso perdeva la vita”.
Per saperne di più, si consiglia la lettura di EROI E PIONIERI DELL’ALA (Enea Grassi). Dizionario Biografico dell’Aeronautica Italiana – Milano Arti Grafiche Fratelli Magnani – 1934.
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Commenti
Ciao Ezio, belissima immagine storia, ciao una felice giornata, buon ferragosto