… sulla Costituzione – Milano 1955
“In questa Costituzione di cui sentirete fare il commento nelle prossime conferenze, c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie: son tutti sfociati qui negli articoli.
E a sapere intendere dietro questi articoli, ci si sentono delle voci lontane.
Quando io leggo: nell’articolo 2 “L’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà, politica, economica e sociale” o quando leggo nell’articolo 11 “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli”, “la patria italiana in mezzo alle altre patrie” ma questo è Mazzini! Questa è la voce di Mazzini!
O quando io leggo nell’articolo 8: “Tutte le confessioni religiose, sono ugualmente libere davanti alla legge” ma questo è Cavour!
O quando io leggo nell’articolo 5 ”La Repubblica, una ed indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali” ma questo è Cattaneo!
O quando nell’articolo 52 io leggo, a proposito delle forze armate “L’ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica”, l’esercito di popolo, e questo è Garibaldi!
O quando leggo all’articolo 27 “Non è ammessa la pena di morte” ma questo, o studenti milanesi, è Beccaria!
Grandi voci lontane, grandi nomi lontani. Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti. Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa Costituzione. Dietro ogni articolo di questa Costituzione o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta. Quindi quando vi ho detto che questa è una Carta morta: no, non è una Carta morta.
Questo è un testamento, un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione.”
a cura Antonio Pisanelli (*) (Padova, 18.4.1876 – La Spezia, 21.12.1935) Giovanni Battista Scapin, talvolta… Leggi di più
a cura Antonio Pisanelli (*) - S.O.S. RICHIESTA DI NOTIZIE E FOTO - (Pisa, 5.11.1900… Leggi di più
a cura Antonio Pisanelli (*) (Cuneo, 17.11.1900 – Livorno, 18.11978) Nacque a Cuneo il 17… Leggi di più
a cura Antonio Pisanelli (*) - S.O.S. RICHIESTA DI NOTIZIE E FOTO - (Noto (SR),… Leggi di più
a cura Antonio Pisanelli (*) (Sant'Elpidio a Mare (AP), 17.6.1903 – Mare, 17.1.1943) Nacque a… Leggi di più
a cura Antonio Pisanelli (*) (Vicenza, 22.8.1902 – Mare, 10.1.1941) Nacque a Vicenza il 22… Leggi di più
Commenti
Purtroppo si parla troppo a vanvera della nostra carta costituzionale, senza sapere o cercare di conoscere i sacrifici ed il sangue versato per poterla scrivere questa nostra Costituzione!
una bandiera una patria !
Ciao Joseph e ciao Francesco ... chissà se Calamandrei riesce a riposare in pace.
NEL 70 mo ANNIVERSARIO DELLA REPUBLICA ITALIANA, INVIO CARI SALUTI A TUTTISSIMI VOI E SONO ORGOGLIOSO DI AVERE AVUTO I NATALI IN UN ITALIA LIBERA E DEMOCRATICA!
buona Festa della Repubblica a tutti Marinai !
BUON 2 GIUGNO A TUTTI.MI RACCOMANDO LA DIVISA BIANCA CHE SIA IMPECCABILE COME SEMPRE.
Oggi cambio uniforme,vestiti tutti da gelatai,mi raccomando
Buona giornata e un sereno 2 Giugno. 70°Della Repubblica
condivido
Tutti i politici vorrebbero appropriarsi di questa festa e i vari governi peccato loro vanno via e la festa rimane E' la festa della repubblica contro la monarchia il primo voto delle donne e grande festa delle forze armate democratiche io mi ci riconosco