Le principali differenze tra le navi scuola Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci

di Roberta – ammiraglia88
http://www.ammiraglia88.it
http://www.mondovespucci.com

…riceviamo e pubblichiamo.

Caro Ezio,
recentemente si è parlato delle due storiche navi scuola della nostra Marina Militare. Spesso vengono definite “gemelle”, ma in realtà non lo sono. Ho trovato alcune belle foto storiche delle due navi scuola ormeggiate a Venezia nel 1940. Le immagini provengono dal sito http://www.acs.beniculturali.it
Nel condividerle con te e con tutti gli amici de “la voce del marinaio”, aggiungo alcune notizie interessanti in merito.

I due velieri vennero impostati e costruiti nel Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia (Napoli). Il progetto di entrambi, ad una prima occhiata molto simili e per questo spesso li si considera erroneamente gemelli, fu affidato al Tenente Colonnello del Genio Navale Francesco Rotundi. L’idea da cui partì era quella dei vascelli di fine Settecento/Ottocento: le fasce colorate bianche e nere dello scafo ricordano infatti le murate con i portelli dietro i quali erano posizionati i cannoni.
Effettuarono assieme le Campagne di Istruzione per ben nove volte. Solcarono i mari volgendosi sia nel Mar Mediterraneo, sia nel Nord Europa, che nell’Oceano Atlantico, fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Erano destinati già in origine a navi Scuola. Si voleva infatti far acquisire la più vasta conoscenza ai futuri Ufficiali, navigando con l’uso della strumentazione manuale. Per fare ciò bisognava necessariamente salire a bordo di una nave a vela come lo erano queste.
La nave Amerigo Vespucci è stata varata il 22 febbraio 1931 ed è entrata in servizio in luglio.
Il primo motto “Per la Patria e per il Re” è stato sostituito con “Saldi nella furia dei venti e degli eventi”, ed ora è: “Non chi comincia ma quel che persevera”. Viene utilizzata, ancora adesso, come nave scuola per gli Allievi Ufficiali iscritti al primo anno dell’Accademia Navale. A fianco di questo ruolo primario ha quello di rappresentanza soprattutto all’estero.
E’ una nave a vela armata con due piccoli cannoni da 60 mm. per le salve di saluto. Ha tre alberi con vele quadre (trinchetto, maestra e mezzana) e il bompresso. L’equipaggio fisso è di 278 marinai (da qualche anno anche donne), di cui 16 ufficiali, a cui si aggiungono circa 140 allievi. La polena raffigura il condottiero Amerigo Vespucci. La velocità massima è di 10 nodi. A bordo ci sono 11 imbarcazioni per l’addestramento e i servizi portuali (a motore, a remi e a vela). Ha due sovrastrutture principali elevate sul ponte di coperta:  il castello a prora e il cassero a poppa. Come negli antichi velieri, che ci porta alla mente, il legno è sovrano: teak, mogano, legno santo, frassino, rovere e noce.
Dati tecnici: dimensioni m 82,38 x 15,56 x 6,65; lunghezza massima al bompresso: 100,5 m. . Superficie velica di circa 3.000 mq, composta da 24 vele di canapa (tela olona) con 30 Km di cavo vegetale per le manovre correnti.
La polena raffigura il condottiero Amerigo Vespucci ed è realizzata in bronzo dorato.

Il Cristoforo Colombo fu varato il 4 aprile 1928. Il suo primo nome fu “Patria”, venne però cambiato quando era ancora in costruzione. Entrò in servizio il 1° luglio 1928 e svolse la sua attività fino al 1943. Ha il primato di essere stata la 100° costruzione dell’allora Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1948, in base alle clausole navali del Trattato di pace firmato a Parigi, il Colombo dovette essere ceduto all’ex Unione Sovietica. Gli venne cambiato nome, Dunay (Danubio). Dall’ 8 gennaio 1959 passò all’Istituto Nautico di Odessa, che finalmente lo utilizzò come nave scuola militare. Navigò per cinque mesi lungo la costa sovietica del Mar Nero. Nel 1961 i lavori di manutenzione necessari non furono eseguiti perché ritenuti troppo onerosi. La marina sovietica decise di porlo in disarmo e il 19 ottobre 1963 venne radiato. Fu successivamente demolito nel cantiere di Glavvtorcement delle isole Turukhannye a Leningrado.
Le più evidenti differenze tra le due navi scuola erano nel bompresso, con diversa inclinazione, il diverso attacco delle sartie (a filo della murata per il Vespucci ed esterno per il Colombo) e l’assenza delle imbarcazioni maggiori (al centro nave) e del relativo albero di carico.
Un’altra delle differenze tra i due velieri è negli alberi; il Colombo li aveva più bassi.
Il Colombo aveva due occhi di Cubia per mascone per filare le ancore, il Vespucci ne ha uno solo.
Il fumaiolo del Colombo era più basso di quello dell’altro veliero ed era quasi invisibile.
Si dice che la baleniera del Colombo sia stata tolta, prima della cessione alla ex Russia, e sia stata posizionata sul Vespucci.
La polena del Cristoforo Colombo è custodita al museo navale di La Spezia, perché fu sbarcata prima che la nave partisse per Odessa nel 1949. Il grande navigatore è rappresentato con il braccio destro teso nell’atto di indicare il nuovo mondo.

Foto: Colombo a Venezia nel 1940 – tratte dal sito: http://www.acs.beniculturali.it

Commenti

  • Un abbraccio a Roberta Ammiraglia e agli amici marinai che sono stati imbarcati su questa nave.

  • Congratulazioni a Roberta, la nostra Marinaia del Vespucci per questo interessante articolo. Mi ha fatto ricordare il signor LORENZO DONADEO, classe 1920, che era imbarcato con la qualifica di Famiglio proprio sul magnifico CRISTOFORO COLOMBO. Rammento che ne decantava la grande bellezza ed evidenziava nella diversa inclinazione del bompresso tra le principali differenze col Vespucci. Al compianto signor Lorenzo e a tutti coloro che furono e oggi sono imbarcati sulle nostre navi scuola vola il nostro pensiero!

  • Ah (sospiro) che bei velieri, che belle navi ... e complimenti a tutti i marinai che ne hanno avuto (ed hanno ancora, per il Vespucci) cura!
    Grazie!

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