di Amerigo Iannacone
Nei testi inclusi in questo libro, c’è forse un senso di perdita di qualcosa che il tempo ha portato via, ma non c’è il rimpianto per il passato. C’è piuttosto il ricordo commosso di una certa vita e di alcuni personaggi “Le carzolaru”, “Lu ferraru”, “Lu canestraru”, la fornaia, il banditore, per i quali queste poesie diventano un attestato di benemerenza.
Il testo scorre gradevolmente musicale e conserva – e a volte resuscita – suoni e cadenze del dialetto di Pietraforte e lo consegna, con la pubblicazione, alle nuove generazioni.
Il volumetto è l’affettuoso dono di un figlio alla terra che oltre ad avergli dato i natali, consentì ai suoi anni giovanili di conoscere un mondo a dimensione d’uomo, popolato da gente semplice, laboriosa e solidale. Le pagine ricostruiscono in vernacolo reatino la civiltà contadina di un tempo rappresentata nelle annuali ritualità campestri: la semina, la mietitura, la trebbiatura, la vendemmia etc., e l’artigianato, povero ma creativo (calzolai, fabbri, maniscalchi), che senza inimmaginabili – all’epoca – fini di lucro realizzava l’essenziale per il quotidiano bisogno delle genti.
Il senso del tempo che passa è evidente, sottende quasi tutta la silloge, che è costruita proprio sul rapporto prima-oggi (doloroso anche se non privo di ironia).
“Ritorno a Peraforte” è un esempio di questo rapporto vissuto in prima persona e testimoniato senza pudore: “più passa tempo e più me faccio vecchiu / e più revaio arreto co la mente… dolce paese meu retrovatu / ognunu qui da te troa se stessu… e allora vaffanculu lu progressu”.
Per ulteriori informazioni:
Edizioni Eva
Via Annunziata Lunga, 29
86079 Venafro (IS)
Tel. e Fax. 0865.90.99.50
www.edizionieva.com
edizionieva@libero.it
edizionieva@edizionieva.com
www.amerigoiannacone.wordpress.com
a cura Pancrazio “Ezio” Vinciguerra Comandante di torpediniera di scorta ad un gruppo di motovelieri… Leggi di più
di Antonio Cimmino Sul retro della foto in calce all’articolo c’è scritto: Pranzo offerto dal… Leggi di più
di Carlo Di Nitto Il regio cacciatorpediniere Fuciliere (1°), classe “Soldato”, dislocava 415 tonnellate a… Leggi di più
di Carlo Di Nitto Il regio cacciatorpediniere Palestro, classe omonima, dislocava 1180 tonnellate a pieno… Leggi di più
a cura Giuseppe Lo Presti (*) (16.10.1956 – 26.1.2016) … ricevetti e con dolore immenso… Leggi di più
di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra (S. Nicandro Garganico, 21.1.1923 – Roma, 26.1.2012) Severino Fallucchi il Marinaio… Leggi di più
Commenti
Un testo senza dubbio interessante che si sofferma sulle immagini di una terra "d'altri tempi" ove la semplicità e la schiettezza della gente si mischiano a
meravigliosi paesaggi della natura.
L'autore si sofferma sulla terra con versi in piacevole
vernacolo....