(Rosa D’Agostino)
L’alba di un nuovo giorno,
dopo una notte insonne,
ad inseguire le stelle,
ad ascoltar rumori,
la luce entra nella stanza.
Con fare incerto,
raccolgo il fiato,
ingoio il vento
e il mio cuor lo chiudo
come riccio.
Sto a ricontare i passi,
avanti e indietro,
gli occhiali neri coprono i miei occhi
il trucco è disfatto,
il rimmel brucia gli occhi.
Forse,
dietro i vetri sei
che mi osservi,
immagino a capo chino,
sui miei fogli
a leggere
assorto,
ma tu non vedi,
non ti accorgi,
che delle mie lacrime
il foglio si è rotto.
Leggi il mio scritto,
poi torni al tuo mondo
di me…
Sei lontano
un miglio.
Su quella porta ho sostato,
su quella strada è inciso il mio passo,
sosta
solo per un attimo,
sosta
un solo istante.
Sentirai di me…
solo l’odor di una candela spenta.
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