Un mare di amici

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    7.1.2005, per non dimenticare Rossana Maiorca e il suo papà

    di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

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    Rossana Maiorca la Sirena di Sicilia

    Una statua in bronzo che rappresenta una sirena, vera anima delle profondità e simbolo dell’unione tra uomo e mare, per ricordare una donna che degli abissi aveva fatto la sua seconda casa. Questo l’omaggio che l’associazione Delphinus, con il sostegno dall’Area Marina Protetta del Plemmirio, ha tributato all’ex campionessa mondiale di apnea Rossana Maiorca, scomparsa prematuramente qualche anno fa. Una statua che rappresenta lo spirito di Rossana, il suo grande amore per il mare e per le sue profondità. Ed è proprio sugli splendidi fondali dell’AMP del Plemmirio, dove Rossana ha imparato ad amare il mare, seguendo le orme di suo padre, il grande Enzo Maiorca.
    Rossana Maiorca è salpata da Catania, per la sua ultima immersione, il 7.1.2005, insieme al suo papà sono immersi nel profondo blu dei mari dell’Altissimo coccolati dagli angeli delfini.

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    Enzo Maiorca
    enzo-maiorca-www-lavocedelmarinaio-comNasce a Siracusa il 21 giugno del 1931 a Siracusa; ha imparato a nuotare a quattro anni e presto ha cominciato ad andare sott’acqua, anche se, secondo una sua stessa confessione, da piccolo aveva una gran paura del mare. Iniziò l’attività agonistica nell’estate del 1956 dopo aver ricevuto da un amico la notizia che un nuovo record di apnea (-41m) era stato realizzato.
    La vita di Enzo è costellata di records, quello suo è -101 m., battuto dal -105 m. di Mayol. La sfida tra Maiorca e Jacques Mayol ha ispirato “Il grande blu” (Le Grand Bleu), film di Luc Bedsson del 1988, uscito in Italia solo nel 2002. Nella sua carriera Maiorca ha avuto alcuni rivali storici: il più grande è stato il brasiliano Amerigo Santarelli (ritiratosi nel 1963), poi Teteke Williams, Robert Croft e naturalmente l’acerrimo nemico di sempre Jacque Mayol. In televisione ha collaborato dal maggio 2000 al 2002 con Linea Blu, programma della RAI condotto da Donatella Bianchi, insieme a Umberto Pelizzari. Come scrittore è autore di alcuni libri:
    A capofitto nel turchino: vita e imprese di un primatista mondiale. Milano, ed. Mursia, 1977.
    Sotto il segno di Tanit. Milano, Rizzoli, 1980.
    Scuola di apnea – Immergiamoci con il più grande subacqueo di tutti i tempi, fotografie e consulenza tecnica di Guido Picchetti. Roma, ed. La Cuba, 1982.
    Il Mare con la M maiuscola. Lights,2001.
    Per la sua esaltante attività sportiva Maiorca ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti: nel 1964 la Medaglia d’Oro al valore atletico del Presidente della Repubblica, e poi il Tridente d’Oro di Ustica; il Premio letterario del C.O.N.I. e la Stella d’Oro al merito sportivo sempre del C.O.N.I. Sposato con Maria, oltre alla famiglia e allo sport, Maiorca ama la campagna, gli animali e la lettura, oltre alla mitologia classica e all’archeologia fenicio-punica. Inoltre, è stato deputato per il partito di Alleanza Nazionale con cui ha cercato di difendere con costante impegno le ragioni per una salvaguardia profonda ed efficace del patrimonio marino e naturalistico.
    enzo-maiorca-www-lavocedelmarinaio-comIl 1° settembre 2004 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica la Medaglia d’Oro al Merito di Marina con la seguente motivazione:
    “Figura di spicco nello sport subacqueo, il Senatore Enzo Maiorca nel corso della sua brillante carriera agonistica ha conseguito risultati eccezionali e preziosi riconoscimenti sia in patria sia all’estero. Indissolubilmente legato al mare, che ama e rispetta, ha dominato la scena mondiale dell’immersione in apnea per un trentennio, prodigandosi, inoltre, con passione e determinazione per la salvaguardia del patrimonio naturalistico marino. Limpido esempio di amore per il mare, inteso come ragione di vita, ha contribuito, con la sua opera e la sua esaltante attività sportiva, ad accrescere il prestigio e lustro della marineria italiana in tutto il mondo.”
    Enzo Maiorca è salpato da Siracusa, per la sua ultima immersione, il 13.11.2016.

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    Auguri di buon compleanno ad Adriano Celentano “Re degli Ignoranti”

    di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra, Angelo Fontana e Edgardo Casali

    Anche nei malvagi c’è il frammento di Dio. Se l’uomo percepisse questo Mistero non farebbe mai del male all’altro uomo sapendo di colpire con lui anche Dio. Ma il Creatore non ama questa escamotage: non si deve amare l’uomo per Dio, ma lo si deve amare per l’amore, e allora si compirà la volontà di chi ci vive nello spirito e attende fino all’ultimo istante della vita attraverso il nostro libero arbitrio di scegliere l’amore. Ma i malvagi non sanno cantare perché?

    “Canta chi ha l’animo sereno, chi vuole unire lo spirito alla realtà che ama, chi vuole cantare la propria gioia e serenità, un malvagio/a non lo farebbe mai. Sta sempre a ordire in silenzio e nell’ombra e non canta mai!”.

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    Lettera ad Adriano Celentano
    di Angelo Fontana e Edgardo Casali

    …riceviamo e pubblichiamo nell’augurio che il sogno si materializzi.

    Buongiorno Signor Ezio,
    per conoscenza le inviamo la richiesta che faremo ad Adriano Celentano per rifare la fotografia con lui 42 anni fa…

    Caro Adriano,
    Siamo Angelo Fontana di Monte Marenzo (Lecco, quasi vicini di casa)

    Angelo Fontana in una foto receente (foto p.g.c. a www.lavocedelmarinaio.com)

    Edgardo Casali di Cesenatico.

    Edgardo Casali in una foto recente (foto p.g.c. a www.alvocedelmarinaio)

    Qui tu sei con noi due 42 anni fa a Venezia, dove facevamo il militare, tu eri alla Mostra del Cinema.

    Angelo Fontana, Adriano Celentano, Edgardo Casali (foto p.g.c. un paeseper starbene a www.lavocedelmarinaio.com)

    Hai indossato (all’incontrario) il nostro berretto da marinaio. Noi abbiamo fatto la nostra vita di operaio e di autotrasportatore e ci siamo persi di vista (a te, ogni tanto, ti guardavamo con molto piacere in televisione). Ci siamo ritrovati dopo 42 anni per una coincidenza che potresti leggere su questo sito:
    http://www.unpaeseperstarbene.it/2014/abbiamo-rintracciato-anche-edgardo-adesso-cerchiamo-celentano/
    Ora vorremmo rifare la stessa foto con te, andare a bere un caffè dove vuoi e quando puoi (il cappellino te lo possiamo prestare…).
    Mi trovi a questo indirizzo mail: angelofontana50@gmail.com, telefono e fax 0341/603215 cell.334 362 3624 A presto.
    Ciao Angelo e Edgardo

    Dello stesso argomento sul sito:
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2014/01/il-marinaio-adriano-celentano/

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    Pino Daniele (Napoli, 19.3.1955 – Roma, 4.1.2015), di te ci resterà il mare

    (Napoli, 19.3.1955 – Roma, 4.1.2015)

    Ciao Pino di te mi resterà il mare di questa immagine, perché chi “tene ‘o mare” si accorge di tutto quello che succede e cammina con la bocca salata, “o ’ sape ca è fesso e cuntento perché chi tene ‘o mare porta na Croce e nun tiene niente”…

    pino daniele

    .. Napoli è na camminata, ind’è viche… nziem all’ate”.
    Grazie Antonio Cimmino, se ti dico che ti voglio bene, mi credi?

    (Pino Daniele)

    Voglio ‘o mare,
    ‘e quatto ‘a notte miezzo ‘o pane
    e si cadesse ‘o munne sano,
    je nun me sposto
    e resto ‘a sotto a mo’ guardà.
    Voglio ‘o mare,
    cù ‘e mmura antiche e cchiù carnale
    a vita ‘o ssaje ce pò fa male
    e per sognare poi qualcosa arriverà.
    Tanto nun passa nisciuno
    e nisciuno ce pò guardà
    te voglio bene
    e ghià stasera ‘o ssaje
    nun tengo genio ‘e pazzià
    e ‘o suonno se ne và.
    Voglio ‘o mare
    pè chi fa bene e chi fà male
    pè chi si cerca e va luntano
    e per sognare poi qualcosa arriverà.
    Tanto nun passa nisciuno
    e nisciuno ce pò guardà
    te voglio bene
    e ghià stasera ‘o ssaje
    nun tengo genio ‘e pazzià
    e ‘o suonno se ne và.