Un mare di amici
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Auguri di buon compleanno a Natasha Stefanenko
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Auguri di buon compleanno a Carolina Crescentini
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Catherine Spaak (Boulogne-Billancourt, 3.4.1945 – Roma, 17.4.2022)
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Raimondo Vianello (Roma, 7.5.1922 – 15.4.2010)
di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
(Roma, 7.5.1922 – 15.4.2010)
Raimondo Vianello verrà ricordato come uno dei padri fondatori del varietà televisivo italiano, accanto ai suoi grandi colleghi, come Mike Bongiorno, Enzo Tortora e Pippo Baudo; ed anche come uno dei protagonisti della Commedia all’italiana (insieme a Ugo Tognazzi, con cui ha spesso lavorato in coppia). Era nato a Roma il 7 maggio 1922.
Il padre, ammiraglio, lo voleva diplomatico e con quella prospettiva il giovane Raimondo si laureò in giurisprudenza.
Ma poi di quel prestigioso mestiere gli restarono solo il portamento signorile e i modi affabili.A seguito della sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana nel 1945 è detenuto nel campo di concentramento alleato di Coltano, assieme ad altri personaggi noti: il poeta americano Ezra Pound, gli attori Walter Chiari, Enrico Maria Salerno, l’olimpionico di marcia Giuseppe Dordoni, il giornalista Enrico Ameri, il regista Luciano Salce ed il politico Mirko Tremaglia.
Poco dopo insieme al fratello Roberto, è atleta e dirigente del Centro Nazionale Sportivo Fiamma. E’ allora che – quasi per caso – debutta in teatro.
Una generazione di marinai lo ricorda in un film del 1958 “Marinai donne e guai” , regia di Giorgio Simonelli, dove interpreta la parte del Comandante in seconda che cerca di tenere a freno l’equipaggio della sua nave. Nel film quattro marinai scavezzacollo vengono costretti a controllarsi l’un l’altro durante la franchigia a Barcellona per evitare di combinare guai. Uno, però riesce a dileguarsi, ma è vittima di una bella ragazza che gli ruba la divisa per darla al fratello contrabbandiere. Di qui nasce una serie di eventi, ma tutto termina con la solita scazzottata alla marinara grazie alla quale i nostri marinai riescono a sgominare la banda dei contrabbandieri. All’inizio ed alla fine del film le scene son girate sul Cacciatorpediniere San Giorgio. Questa nave è ormeggiate alla banchina Duca degli Abruzzi dell’arsenale di La Spezia avendo alla sua sinistra il D571 Centauro (poi F554) ed a dritta il Cacciatorpediniere ex USA D553 Artigliere.
Riposa in pace Comandante …”arremba San Zorzo!” -
Auguri di buon compleanno a Luca Barbarossa
di Luca Barbarossa
L’alba
A me basta un raggio di sole per alzarmi dal letto
cantare una canzone
A me basta un raggio di sole basta uno sguardo
perché nasca un amore
A me basta un raggio di sole per fare un arcobaleno
che arrivi al tuo cuore per non lasciarti più
Guarda c’è il sole svegliati anche tu…Aspettavamo il 2000
Testo e musica di Luca BarbarossaLa mia generazione è sopravvissuta perfino al tuca tuca e alla guerra fredda
alla moto senza casco all’avvento della disco all’arresto di Valpreda
eravamo convinti che Rivera fosse Dio
e che quello di Mina non fosse un addio
La mia generazione è sopravvissuta perfino a Nikka Costa e agli anni di piombo
ai decreti delegati ai servizi deviati ai sofficini e al pongo
eravamo studenti ci sentivamo operai
certi giorni di festa non finivano mai
Aspettavamo il 2000 perché tutto sarebbe cambiato
ma tu l’avevi previsto che il futuro sarebbe passato
lo immaginavi diverso questo mondo un po’ perso
che se provi a cambiarlo ti spara anche addosso
per ritornare lo stesso
sempre uguale a se stesso
La mia generazione è sopravvissuta
al ritorno nelle sale della commedia italiana
alla fuga dei cervelli alla P2 di Gelli
alla banca vaticana
siamo stati i cattivi negli anni Settanta
niente sconti di pena per chi non si accontenta
Aspettavamo il 2000 perché tutto sarebbe cambiato
ma tu l’avevi previsto che il futuro sarebbe passato
e sognavamo la luna ma qualcosa non ha funzionato
tu quanto avevi scommesso cosa hai perso e chi c’ha guadagnato
lo immaginavi diverso questo mondo un po’ perso
che se provi a cambiarlo ti spara anche addosso
per ritornare lo stesso
Aspettavamo il 2000 perché tutto sarebbe cambiato
ma tu l’avevi previsto che il futuro sarebbe passato
per ritornare lo stesso
sempre uguale a se stesso
sempre uguale a se stesso
sempre uguale a se stessoGuerra e pace – Nota di Luca Barbarossa
Il male trova sempre il modo di farsi sentire, è devastante e spesso ci dà la sensazione di prevalere sul bene.
L’amore è silenzioso, discreto, non fa notizia ma se facesse rumore ci renderemmo improvvisamente conto di quante cose positive succedono in ogni istante e sicuramente cambierebbe il nostro modo di vedere le cose. -
Gianni Rodari (Omegna, 23.10.1920 – Roma, 14.4.1980)
a cura Marinaio di Spirito Santo
(Omegna, 23.10.1920 – Roma, 14.4.1980)
Il pescatore
di Gianni Rodari
foto internet -
Auguri di buon compleanno a Guillermo Mariotto